24.3.07

Lo sgombero non ci ferma, le iniziative continuano

Oggi > dalle 21.00 TABI (Bruxelles) dj set sul piazzale Ex Zuffo (o dentro?)

Lunedì 26 > ore 21.00 in piazza d'Arogno (in caso di pioggia sotto la Regione)
Incontro sull'America Latina verso il Global Meeting
>> ore 17.30 incursione in città per allestire il luogo della conferenza

11 commenti:

Unknown ha detto...

vi mando un abbraccio da tutta la VeneziaGiulia, trieste, monfalcone gorizia, forza muli! fate un fischio e veniamo su!
Ciars e tutti gli altri

Anonimo ha detto...

grandi continuate a lottare

Anonimo ha detto...

Il Laboratorio Sociale MillePiani di Caserta esprime tutta la massima solidarietà militante per questo ennesimo sgombero di uno spazio autogestito.
Il CSA Bruno è vittima, come noi e come tanti altri spazi sociali, di una repressione cieca e fascista che continua a fermare la lotta di chi cerca di creare un mondo migliore.
Furti, molotv e sgomberi non potranno però fermarci!!
Gli spazi sociali non si toccano!!
Il CSA Bruno continua a vivere nei suoi sogni e nelle azioni dei nostri fratelli!!...

Difendiamo gli spazi Sociali
Diffondiamo AuTogesTione...

Laboratorio Sociale MillePiani
SPA spazio pubblico autogestito
Caserta - Via San Gennaro
Ex Caserma Sacchi
http://www.laboratoriomillepiani.tk
millepiani@virglio.it

Anonimo ha detto...

Dal quotidiano "Trentino" del 23 marzo

LA LETTERA
«Un’illegalità devastante?»

TRENTO. Giorgio Maestri, Emanuela Tambosi, Ornella Solinas, Anna Maria Belluccio, Maurizio Barrella, Antonio Marchi, Saverio Decarli, Elisabetta Moser e Maira Decemmio sono le firme in calce ad una lettera spedita a Pacher. «Siamo un gruppo di persone diverse fra loro ma con almeno un tratto comune: il rispetto per la legalità. Detto questo, vorremmo porle delle domande. E’ proprio certo che l’uso del pugno di ferro sia l’unico modo per risolvere un “problema” e non la causa di altri problemi più grandi? Intorno al Bruno si è creato un movimento più largo: è proprio un’illegalità così devastante per la collettività?»

CENTRO SOCIALE BRUNO ha detto...

Riporto questa lettera dal giornale Trentino:

Caro Pacher, dia una sede
agli «Amici del Legno»

Caro Alberto Pacher, Sindaco di Trento, abbiamo seguito con molto interesse i suoi reiterati richiami alla legalità e al rispetto delle regole rivolti ai componenti del Centro sociale “Bruno”: parole interessanti e, come tanti princìpi, sostanzialmente condivisibili; peccato siano rivolti solo ad una parte e l’altra, l’Amministrazione comunale di cui Lei è il massimo rappresentante, sia implicitamente sollevata da ogni responsabilità. Quando sono emerse pubblicamente le richieste di una sede da parte dei giovani del Centro sociale “Bruno” non abbiamo potuto non associare la loro situazione a quella del Circolo “Tonini - Amici del legno” una associazione culturale che, dopo una pluriventennale attività, da sette anni mendica una sede. Sarà per la loro età media, sensibilmente più elevata rispetto ai “Bruno”, ma i soci del “Tonini” si sono comportati seguendo passo passo tutti i dettami della legalità, esattamente come Lei, signor Sindaco, auspica. Richieste, incontri, richieste, incontri con quasi tutti i componenti della giunta: grandi gesti di solidarietà e di riconoscimento per l’attività culturale svolta dal Circolo ma... gli “Amici del legno” sono ancora senza sede e i locali da cui il Comune, nel 2000, li ha sfrattati sono rimasti da allora sempre inutilizzati. Grande è stato il muro di gomma che l’amministrazione comunale, a partire da Lei, signor Sindaco, ha saputo costruire con un”sapiente” gioco di promesse, rinvii, soluzioni imminenti. Con i ragazzi del “Bruno” si sta proiettando un film già visto e, francamente, non particolarmente edificante. Ci chiediamo se sono queste le regole del gioco che i giovani debbono imparare e i modelli di comportamento che i cittadini dovrebbero imitare. La legalità deve agire a senso unico? O anche gli amministratori hanno delle regole da rispettare? Ah ma per Voi le regole sono inevitabilmente molto più elastiche perché dettate da vincoli di bilancio, equilibri politici etc. Un po’ difficili da capire però se la sede da cui ti cacciano rimane, pur agibile, del tutto inutilizzata o addirittura, per impedirne qualsiasi possibile uso, murata. Non Le pare, signor Sindaco?

Gianfranco Della Rossa Saveria Hippoliti Franco Tamanini Stefano Zanella TRENTO

Anonimo ha detto...

noi ne stiamo discutendo qui..
date un occhiata

http://www.studentitrento.it/forum/showthread.php?t=1103&page=5

Anonimo ha detto...

ragazzi siete grandi!! andate avanti e combattete per ciò che vi spetta.. il centro sociale deve essere intoccabile!! gli sporchi nullafacenti non siete voi ma coloro che come il signor giuliana sanno solo alludere e giudicare senza mai alzarsi e combattere per cio in cui si crede forse perchè molti come lui non sanno cosa significhi lottare e sudare per cambiare cio che non piace!! la poltrona su cui siedono probabilmente è troppo comoda per loro e alzarsi risulterà difficile, saranno nati stanchi, peggio per loro!! non smettete mai di sognare e continuate a volare sempre in alto come state facendo!!!! sono con voi!!

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

Ragazzi del Bruno, sono una mamma. Una mamma che si è armata di coraggio ed è venuta a vedere cosa succede in questo famigerato centro sociale. Quello che ho visto mi ha lasciata stupita. Non ho trovato gente che vuole solo bere e fumare ma invece ragazzi e ragazze che hanno delle idee, a volte confuse, a volte in via di definizione, e vogliono discuterle, portarle avanti, esplorarle.
Ero indecisa se lasciare libertà di frequentare il centro Bruno a mia figlia però quello che ho visto mi ha rincuorato. Meglio che mia figlia si ponga delle domande e faccia dei ragionamenti con voi piuttosto che stia a casa a guardare le trasmissioni televisive di Maria De Filippi!
La persona da sgomberare, anche se io sono contraria agli sgomberi, dovrebbe essere la De Filippi che sta riempiendo le teste dei nostri figli di spazzatura e pubblicità!
Ben venga invece il confronto e la discussione aperte delle idee. Ben venga il centro sociale Bruno!

Adele Coser, una mamma
(chiaramente questo non è il mio vero nome)

Anonimo ha detto...

L'orso Bruno, che ha scorrazzato libero e felice per oltre un anno tra Italia, Austria e Germania prima di essere ucciso da cacciatori d'oltralpe, è stato nuovamente abbattuto in questi giorni a Trento.
E quel che peggio proprio nel giorno che segna l'inizio della primavera. Una primavera che a Trento era iniziata già a partire dall'autunno scorso, quando dopo un lungo perigrinare, l'Orso Bruno aveva trovato casa nell'omonimo Centro Sociale, dove, tra concerti, dibattiti, azioni e sommovimenti sociali di ogni tipo, si era finalmente sentito a suo agio. Non provavano lo stesso sentimento i signorotti della città, in testa il sindaco, che, nella solita maniera repressiva non trovavano di meglio che sgomberare l'unico luogo vivo di una città morta. Una città, Trento, che si prepara ad accogliere le giornate dell'Economia, nel nome dell'ideologia dominante tesa a giustificare la precarietà, lo sfruttamento, l'annullamento dei cervelli e dei corpi di tutti noi. Dicono che lo scoiattolo è il simbolo di queste giornate e forse per evitare che il Bruno facesse troppa paura al simpatico, ma piccolo, animaletto, si è pensato bene in modo preventivo di abbattere di nuovol'orso.
Ma noi sappiamo che l'orso Bruno non può essere abbattuto, così come sappiamo che la cospirazione precaria non può essere fermata.

Solidarietà ai compagni di Trento.
MayDay, MayDay.

Anonimo ha detto...

SOLIDARIETA' AI COMPAGNI DI TRENTO

I compagni del c.s.o.a. Bruno li conosciamo bene, conosciamo la loro storia, un percorso che li ha visti in prima linea in tante delle lotte che abbiamo condiviso negli anni.
Li abbiamo avuti al nostro fianco a Verona ogni qual volta ci siamo trovati in piazza a pretendere produrre difendere bisogni, diritti, desideri, soprattutto le troppe volte che ci siamo trovati a dover difendere la stessa esistenza degli spazi che abbiamo liberato.
Sotto sgombero da anni, ci troviamo oggi, precari e minacciati dal teatrino delle prossime amministrative, dalla colpevole e ipocrita miopia della "sinistra", dal becero populismo fascista e leghista che ci ha dedicato il secondo posto nella lista delle realtà da "cancellare"...prima il campo Rom naturalmente...
Quello che non capiscono e non conoscono gli sceriffi di destra di centro e di sinistra, è che il percorso che facciamo da anni, la storia che vi ha portati a "liberare" Bruno non è figlia del caso, non è un incidente di percorso... è solo una delle tante cose che vi spettano e che vi prenderete.
Per questo e per ogni altra iniziativa al vostro fianco.
Solidarietà ai/alle compagn@ del c.s.o.a. Bruno

I fratelli e le sorelle del c.s.o.a. La chimica, macchina immaginativa non omologata.
Verona-BorgoCiodo
www.ecn.org/porkospino