28.2.11

No alle schedature. La libertà è tutto!

- galleria fotografica dell'iniziativa

Questa sera gli attivisti del centro sociale Bruno si sono presentati all'ingresso del consiglio circoscrizionale centro storico e di Piedicastello, a Trento, per contestare l'ennesima proposta-buffonata del PDL.

I consiglieri favorevoli alla schedatura preventiva dei frequentatori del Cso Bruno sono stati accolti, in un clima carnevalesco, con coriandoli e schiuma.

Di seguito il testo del documento consegnato ai consiglieri circoscrizionali che sono stati invitati a respingere le voglie repressive della becera minoranza. All'iniziativa hanno voluto dare il proprio appoggio anche il collettivo universitario, la Filcams Cgil, Rifondazione e Sel.

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La proposta dei consiglieri circoscrizionali del PDL e della Lega di schedare tutti coloro che frequentano il centro sociale Bruno ha il sapore del passato che a tutti i costi deve essere riesumato e nuovamente applicato.

Quando sentiamo usare la parola schedatura è doveroso ricordare che la storia del secolo scorso è colma di persone, fiere delle loro idee, della loro insopprimibile voglia di libertà, che sono finite nelle famigerate liste di proscrizione. A queste prime avvisaglie di limitazione della propria libertà poi si aggiunsero i pestaggi, le deportazioni al confino, le internazioni, fino all'eliminazione dei dissidenti che si opponevano ai regimi.

Non ci stupisce però leggere che la cultura politica di questi consiglieri si rifà alle peggiori dittature del novecento, perché, ai giorni nostri, questo tipo di messaggio viene lanciato dai capi degli stessi partiti (garantisti di fronte alla magistratura solo con Berlusconi e simili, mai con gli altri) pronti a inventare il nemico di turno che subisce le forme più moderne di controllo, quali schedature delle impronte, deportazioni, respingimenti in mare aperto, incarcerazioni.

In questi anni, anche grazie alla propaganda dei media controllati dal PDL, nel tritacarne rancoroso sono finiti i rom colpevoli di chiedere la carità e per questo da schedare e punire con l'espulsione collettiva, i migranti attaccati a più riprese perché accusati di rubare il lavoro, la casa… (e segue una lista infinita..) che se non sono sfruttabili per i lavori più umili vanno messi nei CIE (Centri di Identificazione ed Espulsione) o deportati nel deserto libico, e coloro che manifestano il proprio pensiero contro le politiche che stanno sfasciando questo paese sono punibili con l'arresto preventivo.

Ora il nuovo pericolo, la nuova paura da brandire come una sciabola per racimolare qualche voto, sono i profughi pronti ad arrivare dalla porta sud del Mediterraneo dopo che il tiranno Gheddafi - uno dei tanti amanti della parola schedatura e amico di Berlusconi - sta scatenando una guerra civile per rimanere al potere di fronte alla richiesta di libertà e democrazia del popolo libico.

Per tornare al nostro quartiere, i locali "populisti delle libertà" - assomigliano più che altro a un Partito Del Linciaggio - ripescando le parole dal vocabolario delle dittature e delle tirannie, o non sanno esprimersi in italiano oppure attraverso questo tipo di slogan auspicano al ritorno di periodi che la memoria delle persone non ha dimenticato.

E nel contempo, tra le righe, danno il lasciapassare ai giovani neofascisti per colpire il centro sociale.

Di fronte a queste gravi provocazioni non possiamo stare zitti perché è da quasi 10 anni che i nostri spazi sociali ravvivano questo quartiere: luoghi di socialità e di libertà attraversati da migliaia di persone di ogni generazione.

Luoghi prima chiusi e ora aperti, densi di relazioni e progettualità: assieme ai migranti per difendere i diritti di tutti per una vita degna, con le mamme, i contadini, gli ambientalisti per cercare di salvaguardare il proprio territorio dalle nocività delle grandi opere e dell'inceneritore, dove assieme a molti immaginare un altro modello di sviluppo e un'uscita dalla crisi che rimetta al centro la ridistribuzione della ricchezza e la democrazia dei beni comuni.

Se per tutto questo siamo passibili delle vostre schedature, allora non ci facciamo certo intimidire perché abbiamo imparato dalla storia che la libertà è tutto.

Anzi, proprio per farvi vedere che non abbiamo appreso dal vostro vocabolario, nei prossimi giorni discuteremo nell'incontro di "Uniti contro la crisi" come cacciare questo indegno presidente del consiglio manifestando nuovamente a Roma.

27.2.11

Manifestazione in solidarietà con il popolo libico

Verso il Primo Marzo


Iniziativa in solidarietà con la popolazione libica questo pomeriggio in piazza Pasi a Trento. "Gheddafi criminale, basta alla complicità italiana" lo striscione che dal presidio è stato portato in testa al corteo che, attraversando il centro storico, è arrivato fino al Commissariato del Governo.

Lungo il percorso sosta simbolica davanti allo sportello Unicredit per evidenziare quali sono i rapporti economici che legano le banche e le aziende italiane con il satrapo libico.

Nei numerosi interventi si è ribadita la vicinanza alle rivoluzioni che le popolazioni in tutto il nord Africa stanno, con coraggio, portando avanti negli ultimi mesi. Rivoluzioni che ci parlano di un cambiamento reale e di libertà, e proprio per questo fanno paura. Quella libica, l'ultima in ordine di tempo, sta venendo repressa nel sangue dalla ferocia della tirannia di Gheddafi rafforzata negli anni dalle politiche complessive dell'UE e in particolare dell'Italia.

Infatti il governo Berlusconi, in continuità con la sua storia coloniale, sostiene il regime per difendere i profitti petroliferi dell'Eni e quelli di aziende come Impregilo, Finmeccanica e Unicredit (e molte altre) - colpevolmente conniventi con il dittatore libico - ma anche i vergognosi trattati contro i diritti di migranti e rifugiati. Da anni infatti i governi italiani hanno fatto della Libia la propria frontiera meridionale, finanziando la costruzione di autentici lager nel deserto per imprigionare i profughi africani. E di fronte a questi precisi legami è importante continuare le mobilitazioni di protesta affinché il governo cancelli gli accordi del 2008 tra Italia e Libia costruiti sulla pelle di migranti e rifugiati africani, e sia garantito il diritto all'accoglienza di tutti i profughi che arrivano in queste settimane in Italia.

Come necessario è continuare un'ampia campagna di boicottaggio attivo di quelle aziende che fanno affari con il governo libico perchè l'Italia passi dall'essere complice con i dittatori all'essere complice con le popolazioni in rivolta.

- Leggi il volantino distribuito



24.2.11

Mercoledì 2 marzo ore 21: Mauro Ferrarese live all'Enolibreria da Jurka

Mercoledì 2 marzo ore 21.00 @ Enolibreria da Jurka

Mauro Ferrarese live
Blues
man

www.myspace.com/mauroferrarese

19.oo apertura Enolibreria >> aperitivo a km0 con prodotti genuini clandestini della nostra T/terra, vini da leggere & libri da gustare


Mauro Ferrarese
Nasce musicalmente e come artista di strada durante un periodo passato a New Orleans, per le strade della città sul Mississippi "sente" il blues e la musica popolare d'oltreoceano non solo come una passione ma come una vera professione.
Il suo repertorio segue le impronte dei grandi padri del blues rurale nato tra gli anni '20 e i '40, delta e Texas Blues, Ragtime, Gospel allargando ulteriormente il campo musicale alle conzoni di W. Guthrie, H. Williams, J. Rodgers ed ai tradizionali dell'epoca. Partecipa ad alcuni Blues festival nazionali (Pistoia, Macallè) , ma è un musicista "on the road" in senso stretto, come lui stesso sottolinea "la strada e il migliore palcoscenico per un uomo di blues" pertanto non manca mai ad appuntamenti con vari busker festival: Bergolo, Ferrara, Schio, Lugano e Galvay.
La sua voce, il dobro (chitarra con il corroin in metallo) e il piede o il tamburello ricalcano in modo personale il copione scritto ormai quasi un secolo fa dai maestri di questo genere.
tratto da www.bluesandblues.it

23.2.11

GHEDDAFI CRIMINALE, BASTA ALLA COMPLICITA' ITALIANA


Sabato 26 febbraio ore 17 piazza Pasi, Trento

Presidio e manifestazione verso il commissariato del governo

Da giorni il regime di Gheddafi difende il suo potere massacrando la popolazione libica che rivendica invece libertà e cambiamenti radicali! Sull'onda della rivoluzione araba anche la Libia si è sollevata e la violentissima repressione del regime, che è giunto a bombardare i manifestanti civili con migliaia di morti e feriti, ha ricevuto fin dalla prima ora il sostegno criminale del governo italiano.
Per conservare la propria autocrazia Gheddafi è disposto anche a cercare di frantumare il paese, trascinandolo in una guerra sanguinosa e tragica.
L'Italia, in continuità con la sua storia di potenza coloniale, sostiene il regime per difendere i profitti petroliferi dell'Eni e quelli di aziende come Impregilo, Finmeccanica e Unicredit - colpevolmente silenti di fronte al satrapo libico - ma anche i vergognosi trattati contro i diritti di migranti e rifugiati. Da anni infatti i governi italiani hanno fatto della Libia la propria frontiera meridionale, finanziando la costruzione di autentici lager nel deserto per imprigionare i profughi africani.
Tutti noi perciò dobbiamo assumerci le nostre responsabilità manifestando:

- Contro la repressione violenta della popolazione libica in rivolta, attuata dal regime di Gheddafi con il chiaro sostegno del governo Berlusconi.

- Per la cancellazione degli accordi del 2008 tra Italia e Libia costruiti sulla pelle di migranti e rifugiati africani.

- Per il diritto all'accoglienza di tutti i profughi che arrivano in queste settimane dalla sponda Sud del Mediterraneo.

- Per un nuovo Mediterraneo, demilitarizzato e liberato, costruito sul riconoscimento dei diritti di tutti e sulla reciprocità tra i popoli.

- Per il boicottaggio attivo di quelle aziende che fanno affari con il dittatore libico.

www.globalproject.info

20.2.11

Mercoledì 23 febbraio: Presentazione del romanzo "Vedere" di Mattia Zadra + dj set


Mercoledì 23 febbraio ore 20.30 @ Enolibreria da Jurka

Presentazione del romanzo "Vedere" di Mattia Zadra, Cicorivolta edizioni.

19.oo apertura Enolibreria >> aperitivo a km0 con prodotti genuini clandestini della nostra T/terra, vini da leggere & libri da gustare


a seguire dj set di OrganiccB
(Kephas style)

Vedere" è un romanzo scritto da Mattia Zadra pubblicato dalla casa editrice di Massa Carrara Cicorivolta edizioni. Il libro vede la luce nel luglio 2010. Il romanzo tratta la storia di Kyle Simmons, impiegato depresso e disilluso dopo che in seguito ad un avvenimento accaduto un anno prima la sua fidanzata si ritrova ad essere in coma. La sua vita sembra essere piatta e senza un motivo di esistere, ma uno strano incontro le farà prendere un'altra piega. Cupo, meditativo, a tratti psicotico, ma arricchito da momenti di romanticismo nostalgico e mai banale.
"Vedere" è l'opera prima del giovane scrittore Mattia Zadra, studente trentino classe 1991.
Le sue principali fonti d'ispirazione sono state le opere di Chuck Palahniuk, Irvine Welsh e Charles Bukowski. Per saperne di più cliccate il link seguente che porta alla scheda del libro con due capitoli in anteprima:
www.cicorivoltaedizioni.com/cicorivoltaedizioni_VEDERE.htm

“Questo libro è nato per gioco.
Già altre volte avevo tentato di scrivere qualcosa,
ma fallendo sempre miserabilmente.
Questa volta però ho voluto crederci,
ho voluto raccontare una storia nella quale credevo e credo ancora.
All'interno ci ho messo un po' di realtà ed un po' di fantasia, ma soprattutto molto di me.
Ispirato dal Maestro, Chuck Palahniuk, ho potuto realizzare questo romanzo, a tratti psicotico e cupo e ad altri solare e romantico, ma pur sempre con un retrogusto amaro e nostalgico.
Ora sta a voi leggerlo.
Spero soltanto di emozionarvi almeno la metà di quanto non abbia provato io nello scriverlo”.
(M.Z.)

19.2.11

Sabato 19 febbraio: Hip Hop contro la crisi!


TAVOLA ROTONDA + HIP HOP LIVE @ CSO BRUNO

Ore 18.00 >> incontro con gli artisti per affrontare il tema dell'hip hop e della sua diffusione
ingresso libero



Ore 21.30 Showcase con:


Massima Tackenza (Padova)
www.myspace.com/massimatackenza
-
Four cats & Mc Roda
(Reggio Emilia: Lab. hip-hop H2yo)
www.myspace.com/h2yo
-
Crossway squad
(Alessandria: lab hip-hop from CSOA Crocevia)
www.pwrz.org/page.php?25
-
Giga
(Trento massive)

apertura ore 21.00 - inizio concerti ore 21.30
ingresso a sottoscrizione 3 euro

Crediamo che il centro sociale debba essere un luogo in cui le relazioni siano le più variegate possibili, in cui il confronto sia libero e aperto a tutt*.
Appunto, uno spazio sociale, in cui contaminarsi e farsi contaminare da esperienze di vario genere e provenienza.
In un momento di crisi globale e strutturale è sempre più necessario avere relazioni con chi ,a modo proprio, parla e descrive il mondo in maniera differente, magari in rima accompagnata da una base strumentale, proprio come fanno o provano a fare i gruppi amanti del rap e l'hip-hop.
L'hip-hop è da sempre uno stile musicale volto alla condivisione, alla contaminazione, spesso fuori dalle logiche del copyright e del mercato mainstream. E' un genere musicale, appunto, che parte dal basso e che cerca di farsi spazio in un mondo nel quale l'unico interesse per la musica è oramai quello economico.
Pensiamo che il centro sociale Bruno possa essere un luogo in cui dar spazio a questi gruppi che con un microfono raccontino e critichino le nefandezze di questo sistema che preferisce tagliare i fondi alla cultura (quando non la ingabbia o la censura) e salvare le banche degli speculatori.
Un gruppo trentino, i Mind Fu, in una loro canzone, dicono "voglio che si salvi la musica almeno quella, che si smetta di scambiare il palco per una passerella... vorrei che mi capiste tutti anche se parlo slang...";
il centro sociale può essere e deve essere uno spazio appunto in cui si salvi la "musica almeno quella..".

Proprio per questo SABATO 19 alle ore 18:00, al Centro sociale Bruno, abbiamo deciso di promuovere una tavola rotonda in cui invitiamo tutti gli interessati a confrontarsi su questi temi, nella quale saranno presenti altre realtà sociali provenienti da varie città, nelle quali già sono presenti dei laboratori o percorsi culturali sul genere hip-hop.

a seguire la sera dalle ore 22 inizio concerti, apertura ore 21:

- Massima Tackenza crew (Padova)
- Four Cats (reggio emilia: Lab hip-hop H2yo)
- Mc' Roda ( Reggio Emilia: Lab hip-hop H2yo)
- CrossWay Squad (Alessandria: lab hip-hop from CSOA Crocevia)
- Gigaman Maxi bong classic (Trento: Trento massive)

16.2.11

Sabato 26 febbraio Bruno dancehall: Madkid & Tarant Attack


Sabato 26 febbraio ore 22.00

Tarant Attack - resident sound

MADKID
myspace.com/paolinoakamadkid

apertura ore 20.30 - sottoscrizione 3 euro



Paolino aka MADKID
,“The Juggling Maestro”, è indubbiamente tra i djs italiani più apprezzati ed originali.
Nato a Taranto, attualmente vive a Bologna, dove oltre a suonare, organizza eventi di notorietà extra-urbana nei locali più noti della città. Si occupa da anni dell’ importazione e distribuzione di dischi presso il Trixshop di Bologna, stabilendo un filo diretto con la Jamaica. Dal 1999 per due anni ha fatto parte del Kaly weed suond, per poi decidere di camminare per le strade della musica da solo.
Per anni ha condotto un programma su Radio k centrale, nota emittente indipendente della città.
Nel 2003 ha formato con Dj Indi e Macro Marco la “juggling Akademy”, un progetto basato sul mixaggio, la qualità e l’originalità stilistica della musica suonata. Tale progetto ha di fatto radicalmente cambiato la scena italiana, influenzando nella tecnica e nell’arte della selezione le successive generazioni di Djs.
Madkid ha all’attivo due noti mixtape: “Back in the Days” e “My Way”, che riscuotono vasto successo tra il pubblico e gli “addetti ai lavori”. Il suo stile, inconfondibile e versatile che spazia tra Reggae, Soul e Rap, lo porta a suonare per ben 12 mesi all’anno da Milano a Ragusa, partecipando ai principali eventi della scena e collaborando con noti artisti nostrani ed esteri.
Quando suona, è impossibile non lasciarsi trasportare dalla velocità del mixaggio, seguire la scia della selezione, eclettica e talvolta insolita, che ti travolge in un percorso da lui scelto per portarti in un viaggio di suoni, vibrazioni e racconti.
Una sua session ti lascia sulla pelle sensazioni di colore e fantasia per perderti e, sull’ultima tune, poi ritrovarti con qualcosa in più.

Mercoledì 16 febbraio: "Appunti per la rivoluzione" di Beppe Casales

Mercoledì 16 febbraio @ Enolibreria da Jurka

Reading teatrale "Appunti per la rivoluzione"

di e con Beppe Casales

musiche originali di Sergio Marchesini

La rivoluzione è nell’aria ed è sempre più imminente. Le anime perse non aspettano più. Assecondano la notte. Si tolgono di dosso i panni della normalità. Diventano quello che sono: volgari, scorretti, sinceri e ribelli. Capiscono che l’unica cosa che stanno davvero aspettando è la prossima rivoluzione. Vogliono parlare con gli spiriti dei grandi rivoluzionari della storia, portare al presente chi ha cercato di cambiare tutto nel passato, per capire cosa c’è bisogno da fare adesso. Dove ci hanno portato le rivoluzioni del passato? Cosa sta per succedere? Chi ci può indicare la strada? Se gli venisse data la possibilità di parlarci, cosa ci direbbero? Qual’è la prossima rivoluzione?

19.oo apertura Enolibreria >> aperitivo a km0 con prodotti genuini clandestini della nostra T/terra, vini da leggere & libri da gustare

21.00 inizio spettacolo, ingresso libero

Beppe Casales
Inizia a fare teatro a Padova nel ’96. Lavora con vari registi tra cui Toni Servillo nella produzione “Il lavoro rende liberi” (con Anna Bonaiuto e Michela Cescon), con Rocco Di Santi (Caserta), Alberta Toninato (Venezia), Vanda Moretti (Venezia), Wes Howard (Tolosa). Scrive e interpreta monologhi di teatro civile come “Einstein aveva ragione” e“Salud”.
beppecasales.blogspot.com

13.2.11

SE NON ORA QUANDO ??!! SEMPRE!

No a Berlusconi, No a Marchionne... non siamo in vendita!
L'attualità della politica italiana e del dibattito della comunicazione ci offre uno spettacolo inguardabile. Un modello che si basa su potere-corruzione-corpi delle donne, sbattuto in faccia a chi vive in una situazione di precarietà strangolato dalla crisi. Tutto questo è inaccettabile e suscita rabbia, indignazione.

Contemporaneamente “chi si oppone” sembra usare solo categorie che propongono una presunta “morale generale”: la contrapposizione tra le Ruby di turno e l'immagine delle donne “per bene, che si sacrificano”. Ancora una volta ci viene proposto un anti-berlusconismo che non si accompagna a parole, temi e prospettive che siano capaci di guardare ad un cambiamento reale di una situazione oramai divenuta inaccettabile. Ecco che al dibattito politico profondo si sostituiscono le “sante alleanze”, in nome della salvezza nazionale.

A questa piazza vorremmo proporre alcune fondamentali domande.
Il rifiuto di Berlusconi, che mette insieme da Fini a Casini, dalla Chiesa a Bersani e le corrispettive figure femminili può essere l'alternativa “in difesa delle donne”? E che alternativa può essere quella che tifa Marchionne come modello di nuova modernità, quando invece, quel vecchio sistema, non fa altro che utilizzare la crisi per (ri)portare a milioni di donne e uomini, nei luoghi di lavoro, forme di neo schiavismo?

Se la crisi globale in cui viviamo ha spazzato via le certezze delle ideologie passate, degli “ismi” di tutti i tipi, anche il “femminismo” proposto da alcune come ideologia totalizzante, che già contiene in sé la risposta ad ogni domanda, può essere strumento utile per agire il cambiamento? Non è forse invece che già nella realtà dei movimenti dell'oggi si muove una prassi ed un'elaborazione per costruire nuovi conflitti che si basano sulla libertà, l'indipendenza, l'autodeterminazione dei corpi, dei desideri, dei bisogni per la costruzione di un comune nuovo, ricco e vivo?

Noi proviamo a cercare delle risposte partendo dalle nostre piazze e da quelle euro-mediterranee, da quello che dall’autunno dello scorso anno è successo in Italia con la lotta degli universitari contro la privatizzazione dell’università e dei saperi, con le molteplici resistenze al modello Marchionne, con la battaglia di opinione vinta dal movimento per l’acqua bene comune che dovrà propugnare lo sforzo per vincere quella referendaria.

Quello che sta succedendo dall'Egitto alla Tunisia, a osservarlo bene, ci dice, forse, che il cambiamento reale si conquista e nessuno te lo regala. Ce lo stanno dicendo quelle donne, che con la loro centralità, insieme anche agli uomini, di ogni età, stanno ora in Piazza Tahir e in tanti altri luoghi, e accompagnano la “lotta al tiranno” alla libertà e alla conquista di una vita degna.
In un nesso inscindibile tra tumulto e democrazia.

UNITE E UNITI CONTRO LA CRISI
www.centrosocialebruno.blogspot.com
www.filcams.wordpress.com

Approfondimenti dalle piazze sul 13 febbraio:
www.globalproject.info

11.2.11

Effetto Godard: Cinemafututra dal 4 al 25 febbraio


Effetto Godard

Tutti i venerdì ore 21.00

- comunicato stampa


dal 4 al 25 febbraio 2011, ingresso libero

info: cinemafutura@gmail.com

I film nascono quando non li vediamo. Sono l'invisibile. Sono quello che non si vede. E il film deve mostrare l'incredibile, che è proprio quello che non si vede

Mi piace servirmi di una storia come sfondo di tappezzeria sul quale ricamo le mie idee.

In una storia c’è sempre un inizio, un centro e una fine ma non necessariamente in quest’ordine

G. L. Godard

- VENERDI’ 4 FEBBRAIO

Une histoire d'eau di Jean-Luc Godard e François Truffaut |Francia, 1961, 12'

Fuoco! di Gian Vittorio Baldi | Italia, 1968, b/n 87'

Un uomo spara sulla statua della Madonna durante la processione del 15 agosto. Si rinchiude nella sua casa assieme alla moglie, alla figlia e alla suocera e continua a sparare…Riscoperto a Venezia 2008 nella sezione “Questi fantasmi”


- VENERDI’ 11 FEBBRAIO

Documentario di Rogério Sganzerla |Brasile, 1966, 11'

L'amore è più freddo della morte Liebe ist kälter als der Tod di R. Werner Fassbinder Germania, 1969, 88'

Franz convive con Johanna, ma è attratto fisicamente da Bruno che lo spia per conto del racket. Lei informa la polizia di un loro piano per una rapina e Bruno dà ordine di ucciderla…Primo lungometraggio del grande Fassbinder


-VENERDI’ 18 FEBBRAIO

Il piccolo caos Das kleine Chaos di Rainer Werner Fassbinder | Germania, 1966, 9'

Il vergine Le départ di Jerzy Skolimowski |Belgio, 1967, 93'

Un garzone parrucchiere riesce a procurarsi una Porsche per partecipare a una gara, vendendo i capelli di una ragazza innamorata di lui: ma la mattina della gara si sveglia troppo tardi…

Orso D’oro a Berlino. (Non fate caso all’orrendo titolo della distribuzione italiana)


- VENERDI’25 FEBBRAIO

Erotyk di Jerzy Skolimowski | Polonia, 1960, 3'
Pieniadze albo zycie di Jerzy Skolimowski Polonia, 1961, 4'

O bandido da luz vermelha di Rogério Sganzerla | Brasile, 1968, 92'

Jorge, un emarginato di San Paolo del Brasile, sfida la polizia e diventa famoso come "il bandito della luce rossa".

10.2.11

Effetto Godard: comunicato stampa


Effetto Godard
Tutti i venerdì dal 4 al 25 febbraio 2011 - ore 21.00 - ingresso libero
CINEMAFUTURA - Centro Sociale Bruno - Trento – Via Dogana, 1

Vedi il programma

C’è il cinema. Poi c’è: il cinema prima di Godard e il cinema dopo Godard.
La prossima rassegna di cinemafutura propone un ciclo di film in cui vive l’eco innovatore di Jean-Luc Godard (classe 1930), fondatore con F. Truffaut della Nouvelle Vague, la nuova ondata di cineasti francesi che all’inizio defli anni ’60 hanno sfidato l’allora cinema tradizionale di R.Clair, M. Carné, H. G. Clouzot ecc. (come il Neorealismo aveva sfidato negli anni 40 Mattoli, Camerini, ecc), imponendosi sulla scena internazionale con Fino all'ultimo respiro (A bout de souffle), di Jean-Luc Godard, Orso d'Oro per la regia al Festival di Berlino 1960.

Influenzato dai maestri americani (H. Hawks, A.Hitchcock, O. Welles, N. Ray e D. Sirk), Godard ha introdotto innovazioni radicali nei meccanismi della narrazione cinematografica, sconvolgendo le regole esistenti della fotografia e del montaggio, lavorando con budget bassissimi, in pochi giorni di lavorazione e girando spesso tra la gente comune.
Il programma che cinemafutura offre al suo appassionato pubblico e alla scena culturale cittadina si compone di alcune perle davvero rare e preziose.
Tutti i film sono in versione originale con i sottotitoli in italiano. (Cinemafutura è ormai l’unico spazio di cinema a Trento a garantire sempre la proiezione in lingua originale)

Si comincia venerdì 4 febbraio con Fuoco! di Gian Vittorio Baldi, 1968, primo film italiano in 16mm ad avere una distribuzione e ad andare a un festival internazionale come quello di Venezia. Uno dei capolavori dimenticati del cinema italiano, riscoperto a Venezia 2008.
Gian Vittorio Baldi (1930), considerato uno dei migliori documentaristi italiani, è stato, prima che regista, organizzatore e direttore dell'Istituto Italiano del Documentario (I.D.I), docente di storia del cinema all’Università di Bologna, e soprattutto, un produttore visionario capace di produrre capolavori come Trio di Gianfranco Mingozzi (1967), Cronaca di Anna Magdalena Bach di Danièle Huillet e Jean-Marie Straub (1968), Diario di una schizofrenica di Nelo Risi (1968,) che cinemafutura ha proiettato nel ciclo “oltre il 68’, Porcile di Pier Paolo Pasolini (1969), Vento dell'est di Jean-Luc Godard (1969) e Quattro notti di un sognatore di Robert Bresson (1971).
Secondo appuntamento, venerdì 11 febbraio, L'amore è più freddo della morte Liebe ist kälter als der Tod di Rainer Werner Fassbinder, 1969, primo lungometraggio del grande regista tedesco, sconosciuto perfino ai cinefili.
Nella terza serata, venerdì 18 febbraio vedremo Il vergine Le départ di Jerzy Skolimowski, del 1967. Orso d’oro a Berlino, praticamente mai mostrato in Italia se non a Fuori orario e al festival di Torino.
Per la prima volta lo mostriamo con i sottotitoli in italiano creati da Cinemafutura, apposta per l'occasione. Il film è fondamentale per capire la poetica del regista polacco, 72 anni, che è stato uno dei giovani della Nouvelle Vague ed è tuttora in attività: ha trionfato a Venezia 2010 con Essential Killing (Gran premio speciale della giuria e Coppa Volpi al protagonista V. Gallo)
Infine, venerdì 25 febbraio, Il bandito della luce rossa O Bandido da luz vermelha di Rogério Sganzerla, 1969. Un film scioccante, intriso di godardismo, ma senza mai scadere nell’imitazione sterile. Un film imprescindibile, mai uscito in Italia e anche in questo caso l'edizione che mostreremo avrà i sottotitoli tradotti da Cinemafutura.
R. Sganzerla è uno degli esponenti più importanti del Cinema Novo brasiliano (la nouvelle vague del Brasile). Ha molti debiti con il cinema europeo e in particolare quello francese (ancora più in particolare con il Godard di Alphaville)..
Ogni serata verrà aperta dalla proiezione di cortometraggi.
Nell’ordine: Une histoire d'eau di Jean-Luc Godard e François Truffaut; Documentario di R. Sganzerla; Das kleine Chaos di R.W. Fassbinder; Erotyk e Pieniadze albo zycie di J. Skolimowski.
Anche i due cortometraggi giovanili di Skolimowski non sono mai stati mostrati in Italia.

info e contatti:
cinemafutura@gmail.com
pagina facebook “cinemafutura CentroSocialeBrunoTrento”

9.2.11

Mercoledì 9 febbraio: Bob Corn (Re) & Wooden Collective (Borgo) all'Enolibreria da Jurka

Mercoledì 9 febbraio @ Enolibreria da Jurka

Live nu-folk

Bob Corn (Re) + Wooden Collective (Borgo)



19.oo apertura Enolibreria >> aperitivo a km0 con prodotti genuini clandestini della nostra T/terra, vini da leggere & libri da gustare

20.30 inizio live

Bob Corn è il progetto folk di Tiziano Sgarbi, che con la sua chitarra fonde vecchia musica americana e grande capacità lirica ed espressiva.
Da più di 10 anni sulla scena e sulla strada, organizzatore di live, driver per bands, un’etichetta discografica (Fooltribe), supporter della scena indie italiana e internazionale ed infine la sua natura e necessità: BOB CORN. Parole semplici e una semplic...e chitarra acustica. Une definizione? SAD PUNK. Alcune coordinate? Leonard Cohen, Belle and Sebastian e Fabrizio De Andrè. Un importante tassello della musica in Italia…

Nei suoi dischi le numerose collaborazioni (provenienti da Elektrolochmann, Larry Yes, Callers, Three In One Gentleman Suit, Comaneci, Milaus, Musica da Cucina e Sex OffenderS Seek SalvatiOn), e le altrettanto numerose etichette indipendenti che hanno contribuito a pubblicare la versione in vinile misurano con una certa precisione la temperatura al rispetto di cui gode lo Sgarbi nel (ormai non tanto) piccolo circuito del nu-folk made in Italy. Al momento è in tour per promuovere il nuovissimo CD dal titolo "The Watermelon Dream" uscito il 20 gennaio.
www.fooltribe.com
www.fooltribe.com/bobcorn/index.htm


Il Wooden Collective è carne e legno, sudore e vernice, suono e immagine. Il Wooden Collective è una persona sola ma possono essere anche 2 o 3, è una sagoma di compensato abbozzata ma possono essere anche 2 o 3; è prima di tutto acusticanza, sicuramente grezza, decisamente appassionata. Non è rock...ma non fa nemmeno schifo.
www.myspace.com/woodencollective




Info:
wearetrouble.wordpress.com

5.2.11

Sabato 5 febbraio: Bruno light, live 4 Stools e dj set


Una serata leggera dove ascoltare una band a km0 e vivere una socialità altra.


4 Stools in concerto, a seguire dj set

Apertura 20.30 - Inizio live ore 22.00
Ingresso libero

Il progetto 4 Stools nasce nell’autunno del 2009, per volontà di Marco Andrea Micheli (voce), Matteo Facchini (batteria) e Matteo de Asmundis, in seguito allo scioglimento, dopo due anni di attività con numerosi concerti nella provincia di Trento, del complesso Steek Hutzy. Ad essi si aggiunge Vanni Clerici (chitarra), e la neonata band si prefigge lo scopo di differenziare la sua proposta musicale rispetto all’esperienza preced...ente, tramite sonorità più dure e dirette, senza troppi fronzoli. ll gruppo ispirandosi a grandi del rock e del blues come Willson Pickett, Rolling Stones e ZZ Top, inizia nel mese di dicembre la sua attività dal vivo, con un repertorio di cover e una sempre più preponderante componente di pezzi propri. Ad Aprile 2010 registrano una demo di 4 brani inediti con Marco Ober. Grazie a questo cd i 4 Stools hanno avuto accesso alla finale di Concentratissimo Rock 2010. Tra gli eventi va segnalata l'apertura del concerto dei The Bastard Sons of Dioniso all'Ice Rink di Pinè, oltre alla partecipazione a contrest quali Rocktime, Faremusica, Concentratissimo Rock.. Nell'ottobre 2010 la band partecipa come ospite alla trasmissione radiofonica "NBC in Rock" e si aggiudica il premio speciale della giuria del Cover Oltre Festival,consegnato dalla rivista "Rock Hard". A partire dal mese di novembre è iniziata una seria collaborazione con un dj di indiscussa esperienza per proporre all'interno della nostra regione e non solo eventi mensili in cui possano trovare spazio sia live-set che dj-set. Nel mese di Marzo 2011 uscirà a livello nazionale il nostro pezzo di punta: “Foolin' Around” all'interno di una compilation promossa da “This is core Music” sublabel di Wynona Record. I progetti futuri prevedono innanzitutto un numero sempre maggiore di concerti Live e la registrazione del primo disco ufficiale della Band.

Marco Micheli - voce
Matteo Facchini - drum
Vanni Clerici - guitar
Matteo de Asmundis - bass

3.2.11

Trento - In solidarietà con la rivoluzione egiziana


Anche Trento è solidale con l'Egitto in rivoluzione. Centro sociale, studenti e studentesse hanno voluto esprimere la propria solidarietà al popolo egiziano calando uno striscione dalla torre del Duomo di Trento.

SOSTENIAMO LA RIVOLUZIONE EGIZIANA

MERCOLEDI’ 02 FEBBRAIO

GIORNATA DI MOBILITAZIONE

In Egitto una nuova generazione sta rivendicando diritti e democrazia, contro chi vuole negargli con politiche repressive e di regime un futuro degno.

Giovani, donne, uomini, hanno deciso di alzare la testa, scendendo in piazza, sfidando il coprifuoco.

Stiamo assistendo a qualcosa di nuovo, ad un protagonismo sociale radicale che rifiuta di pagare il prezzo della crisi e non vuole più vivere nella miseria, ma invece vuole riappropriarsi del futuro e liberarsi da governanti corrotti e tiranni.

Una rivoluzione in atto quella in Egitto che prende piede dopo i tumulti e le rivolte in Tunisia e in Algeria, ma che guarda a tutto lo spazio europeo e immediatamente globale.

Una rivoluzione che molto più di quanto possiamo immaginare parla lo stesso linguaggio dei nostri territori, utilizza gli stessi strumenti afferma eguali rivendicazioni.

Sosteniamo chi scende in piazza, non lasciamoli soli!

Al fianco degli uomini e delle donne, dei giovani che si ribellano, contro i governi e gli eserciti che reprimono, uccidono ed arrestano,

Comunichiamo la nostra solidarietà, esprimiamo il nostro sostegno ad un cambiamento possibile.

Centri Sociali del Nordest

Centro sociale Bruno

www.globalproject.info

2.2.11

Mercoledì 2 febbraio: Presentazione musicata del fumetto GIETZ. Con Merlin, Cappelletti e Zecchinelli

Mercoledì 2 febbraio @ Enolibreria da Jurka

Presentazione musicata di GIETZ! fumetto di Hannes Pasqualini e Andrea Campanella

sarà presente il disegnatore Hannes Pasqualini

La serata sarà accompagnata dal Live dei musicisti Enrico Merlin, Mattia Cappelletti e Roberto Zecchinelli.

19.oo apertura Enolibreria >> aperitivo a km0 con prodotti genuini clandestini della nostra T/terra, vini da leggere & libri da gustare

20.30 inizio presentazione & live

GIETZ!

Giètz!, graphic novel dell'artista bolzanino Hannes Pasqualini e del ligure Andrea Campanella racconta la nascita e l'ascesa del jazz nel nostro paese attraverso le vicende del trombettista Nicola Bertini consegnandoci un riuscitissimo ritratto di un’epoca sociale e musicale anche attraverso un'accurata ricostruzione storica e geografica.
La storia è ambientata a La Spezia nel 1944, durante i bombardamenti. Nicola è un giovane ventenne con la passione per la musica e suona nella banda del paese. Quando arrivano le truppe americane in città viene notato intento a suonare da un soldato di colore che col suo gruppo sfila nella città; Nico verrà preso per mettere su un'orchestrina che suona musica italiana e americana, verrà folgorato dalle nuove sonorità che il contatto con il mondo americano gli permette e deciderà di diventare un vero trombettista "gietz".
La storia narra non solo la passione del giovane Nico ma anche la sua formazione e il peso che su essa ha avuto la musica, vero collante sociale, ieri come oggi, tra genti diverse.

Bio

Hannes Pasqualini lavora a Bolzano. È illustratore e designer della comunicazione. Suoi sono i fumetti apparsi su riviste come “Resistenze”, “Futuro Anteriore” e “Mono”. Ha fondato con altri collaboratori il gruppo Monipodio e definisce i propri lavori “fumetti parassiti” in quanto traggono iconografia e meccanismi espressivi da altri linguaggi, “Dog Show” e “Lux Aeterna” appartengono
a questa categoria. Nel 2009 ha vinto il concorso “Blog&Nuvole” con lo scrittore Cubber.
www.papernoise.net/


Enrico Merlin è chitarrista elettrico ed acustico, banjoista e storico della Musica Afro-Americana e del Rock. Come storico è riconosciuto quale uno dei più importanti esperti di Miles Davis.
Come musicista la sua principale caratteristica consiste nell'unire sonorità acustiche ed elettriche ad elettronica e computer in una musica priva di confini dove l'improvvisazione è l'elemento predominante. Scrive musica per il cinema e il teatro.
Ha all'attivo diverse realizzazioni discografiche ed ha partecipato a molti Festival internazionali. E' membro delle seguenti formazioni: Tiger Dixie Band (che si dedica al recupero e all'evoluzione del Jazz tradizionale), CRM114, Trio con Daniele D'Agaro (vincitore del Top Jazz 2007) e Mauro
Ottolini e del progetto "Frida" guidato da Helga Plankensteiner.
www.myspace.com/enricomerlin


Mattia Cappelletti inizia gli studi classici di flauto con il maestro Emilio Galante e prosegue poi da autodidatta lo studio del flauto jazz e del sax con un'intenzione più improvvisativa. Negli anni suona in diverse formazioni trentine e non e si esibisce in numerosi concerti.
Da 15 anni studia il djeridoo con cui si esibito insieme al musicita Phil Drummy nell'edizione 2007 dei Suoni delle Dolomiti. E' musicista dell'Orchextraterrestre.
www.orchextraterrestre.it/mattia.htm


Roberto Zecchinelli. Trentino, allievo di Furio di Castri, laureato in musica Jazz al conservatorio di Bologna con il massimo dei voti e la lode, fa parte della ristretta cerchia dei bassisti jazz italiani orgogliosamente legati allo strumento elettrico. Fra gli altri ha suonato con Stefano Battaglia, “Blue” Lou Marini, Maria Schneider, Francesco Bearzatti, Gianluca Petrella e molti altri. Per il collettivo Cinemafutura del Cs Bruno ha musicato assieme al The Slapstick Quartet il film muto dal vivo "La palla n. 13" di Buster Keaton.
www.myspace.com/robertozecchinelli


Giètz! book trailer from Hanzo on Vimeo.








Blues Solo

RobertoZecchinelli | Myspace Music Videos

1.2.11

Uniti contro l'inceneritore, uniti per le alternative possibili


Assemblea pubblica a Trento mercoledì 2 febbraioore 20.30 sala della circoscrizione S.Giuseppe – S.Chiara in via Perini

UNITI CONTRO L'INCENERITORE

UNITI PER LE ALTERNATIVE POSSIBILI


Da molti anni vari gruppi, associazioni e comitati lottano in Trentino per una gestione dei rifiuti che non preveda il loro incenerimento, ma che si basi effettivamente sul Riduci-Riusa-Ricicla.

Le alternative concrete esistono e in più occasioni sono state poste all’attenzione della politica: nonostante questo e nonostante a fine dicembre il bando per l'assegnazione della gestione dell'inceneritore sia andato deserto, l'amministrazione provinciale insiste per una “falsa soluzione” che sappiamo essere insalubre, insostenibile, insensata e contraria alla volontà di cittadini e cittadine, che lo hanno dimostrato a più riprese e numerosi/e manifestando il 30 ottobre 2010.

Ora, di fronte all’impasse del bando nullo, la provincia e il comune di Trento, invece che riflettere e cambiare rotta aprendo alle proposte del movimento, stanno allarmando i cittadini parlando di discariche prossime ad esaurimento e di scenari simili alle ben note cronache italiane, ed a completamento dell’analisi vogliono proseguire sulla strada dell’incenerimento a tutti i costi, optando per l'aumento dei quantitativi di rifiuto da bruciare che rendono più appetibile al mondo del profitto la costruzione del “mostro”.

Dal nostro punto vista la notizia del fallimento del bando è innanzitutto una vittoria di quanti dopo molti anni di mobilitazione, in varie forme e in differenti occasioni, partendo da una netta contrarietà all’incenerimento dei rifiuti, hanno puntato il faro sull’operato della politica imponendo di fatto regole restrittive che hanno sensibilmente ridotto i margini del profitto – unico vero scopo degli imprenditori, sia politici che non, interessati a bruciare i rifiuti.

Ma non solo, la qualità e l’ampiezza del fronte “no inceneritore” – dai contadini ai medici fino ad arrivare alle mamme - è riuscito a creare questo momento di stallo, che può essere visto come un'opportunità per i movimenti per fare un ulteriore passo in avanti nell'opposizione al progetto e nella proposta di una strada differente.

Questa opportunità, però, deve poter essere raccolta e ulteriormente allargata, perché la sfida che abbiamo di fronte possiamo vincerla solo mettendo da parte le piccole divisioni tra realtà che in diversi modi si sono opposte fino ad ora al progetto.

Convinti che solo uniti possiamo immaginare e concretizzare un nuovo percorso politico inclusivo di opposizione e proposta che sappia parlare del futuro nostro e del nostro territorio, invitiamo tutte le realtà attive a discuterne assieme mercoledì 2 febbraio alle ore 20.30 a Trento presso la sala in via Perini 2/1.

Promuovono (in aggiornamento)

Associazione Ya Basta - Associazione Yaku - Centro sociale Bruno – Codacons - Coordinamento Trentino Pulito – Legambiente - Mamme Bionike - Trento Anomala …

Approfondimenti: