Negli ultimi giorni, anche a seguito della proposta di dieci personalità della città di Trento di porsi come garanti, il CSA Bruno ha riscontrato nelle parole dell’amministrazione comunale, nella figura del Sindaco Pacher, un’apertura nei confronti della prospettiva di una legalizzazione del Centro Sociale all’interno della palazzina Ex-Zuffo.
Dall’incontro avuto con i garanti traspare la possibilità della concessione in comodato gratuito dello spazio che da quasi tre mesi vede susseguirsi le iniziative, sociali, politiche e culturali, del Centro Sociale Autogestito Bruno. A questa soluzione, dice sempre l’amministrazione, si può arrivare dopo temporaneo rilascio della struttura.
L’assemblea del CSA Bruno che si è riunita ieri sera, e che oggi pomeriggio alle 17.00 proseguirà nella discussione, non può che vedere positivamente un’apertura di questo tipo da parte di un’amministrazione che raramente ha riconosciuto l’importanza del protagonismo sociale di quella parte di cittadinanza attiva che il 10 ottobre ha deciso di entrate nello stabile abbandonato dell’Ex-Zuffo.
D’altra parte a fronte di questa apertura la stessa assemblea sente la necessità, anche in seguito ad esperienze passate infruttuose (come nel caso della Palazzina Liberty), di chiedere alcune garanzie tecniche supplementari che permettano di riporre una piena fiducia nelle parole del Sindaco Pacher.
Di questi aspetti che possano portare ad avere la certezza della legalizzazione del CSA Bruno e di tutto ciò che al suo interno è stato costruito e si costruirà l’assemblea continuerà a parlare oggi pomeriggio.
Cronistoria attraverso la rassegna stampa dell’ultima concitata settimana:
30.12.’06: Da «Bruno» sì alla trattativa con il Comune
29.12.’06: Sgomberate subito la palazzina ex Zuffo, poi trattiamo
28.12.’06: Ex Zuffo in prestito ai Disobbedienti
27.12.’06: Cacciate no global e nomadi
24.12.’06: Approvato un ordine del giorno per lo sgombero di un centro sociale. E di un campo nomadi
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