Da alcuni giorni nel piazzale Ex-Zuffo è nato il C.S.A. Bruno, un nuovo percorso di autogestione per la città di Trento e per il Trentino. Non possiamo che vedere con felicità che una parte della città decida di riqualificare uno spazio da anni in disuso. E vediamo con ancora più piacere come in questo spazio, che i ragazzi stanno provvedendo autonomamente a ristrutturare, si vogliano riportare all’attenzione di tutti le questioni più critiche che ogni giorni incontriamo nella nostra città: la creazione di nuovi spazi di socialità. la situazioni dei senza dimora e dei migranti, le questioni legate alla precarietà, la contrarietà alle devastazioni ambientali.
Sentendoci vicini agli occupanti del neonato C.S.A. Bruno esprimiamo loro la nostra piena solidarietà, auspicandoci che la politica svolga in pieno il proprio compito non finendo per delegare alle forze dell’ordine la decisione sulla prosecuzione di questa importante esperienza. Catalogare il tutto come una questione di ordine pubblico sarebbe un gravissimo errore; si rischierebbe in questo modo di disperdere un bacino di idee ed energie ed un eventuale sgombero dello stabile segnerebbe il fallimento della proposta di politiche partecipative dell’amministrazione comunale.
Il tavolo Stop Precarietà
Sentendoci vicini agli occupanti del neonato C.S.A. Bruno esprimiamo loro la nostra piena solidarietà, auspicandoci che la politica svolga in pieno il proprio compito non finendo per delegare alle forze dell’ordine la decisione sulla prosecuzione di questa importante esperienza. Catalogare il tutto come una questione di ordine pubblico sarebbe un gravissimo errore; si rischierebbe in questo modo di disperdere un bacino di idee ed energie ed un eventuale sgombero dello stabile segnerebbe il fallimento della proposta di politiche partecipative dell’amministrazione comunale.
Il tavolo Stop Precarietà
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