18.10.06

dal Trentino del 18.10.'06: Nessuna denuncia ma mediazione.

TRENTO. Un’assemblea alla quale hanno partecipato un centinaio di persone ha salutato la prima settimana di occupazione all’ex Zuffo dove martedì scorso è nato il centro sociale autogestito. Un’assemblea nella quale è stato deciso quello che era stato annunciato: si resta nello stabile e in caso di sgombero, sono tutti pronti a rientrare. Dall’altra il Comune continua a prendere tempo. Non è stata ancora depositata la denuncia che avrebbe come effetto quello di portare le forze dell’ordine ad organizzarsi per far uscire gli occupanti dall’edificio abbandonato. Non è stata presentata e, come si spiega in Comune, non ci sarebbe intenzione di farlo. A meno in tempi brevi.
La strada che palazzo Thun ha deciso di percorrere è quella della mediazione, del dialogo con chi ha occupato per cercare una soluzione che possa, in qualche modo, andare bene ad entrambe le parti. Un atteggiamento che all’ex Zuffo piace ma chiariscono: «La mediazione deve essere fatta con noi dentro l’edificio. Per due volte siano usciti da stabili che avevamo occupato (lo stesso ex Zuffo e poi la palazzina Liberty) con la promessa che si sarebbe trattato e si sarebbe cercato uno spazio alternativo e per due volte siamo stati traditi. Questa volta non deve succedere». E ribadiscono: «se ci sgomberano, siamo pronti a tornare ad occupare».
Intanto la vita al csa Bruno (così chiamato in ricordo del figlio di Jurka ucciso in Baviera) va avanti. Ci sono dei problemi logistici legati al fatto che l’edificio non è servito né dall’acqua né dall’elettricità. La Trenta, la società che eroga i servizi, è pronta a fare gli allacci ma per questo serve il via libera (chiesto a gran voce dagli occupanti) da parte del Comune. Intanto ci si arrangia come si può. C’è una stufa che scalda e si stanno tamponando le finestre - prive di vetri - per cercare di tenere fuori il più possibile il freddo. Praticamente ristrutturate le sue stanze al piano terra (una è grigia, l’altra rossa) e sono iniziati i lavori in una parte del piano superiore. Per gli arredi, gli occupanti si sono rivolti indirettamente al Comune. Lunedì pomeriggio, infatti, hanno partecipato all’asta dei beni dismessi acquistando una ventina di sedie per le assemblee e delle poltrone che potranno ospitare i relatori. Il prossimo appuntamento è per stasera con «LegalizeNight».

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