10.3.11

Sabato 12 Marzo: Tutt* in piazza in difesa dell'istruzione pubblica!


ore 15.30 piazza Pasi

Partito come un appello promosso da Repubblica dopo le vergognose esternazioni di un premier che parla di istruzione pubblica dicendo che “ Libertà vuol dire avere la possibilità di educare i propri figli liberamente, e liberamente vuol dire non essere costretti a mandarli in una scuola di Stato, dove ci sono degli insegnanti che vogliono inculcare principi che sono il contrario di quelli inculcati dalle famiglie”,la mobilitazione di sabato 12 è diventato un appello a tutti cittadini che vogliono difendere i principi e i valori della Costituzione.

Studenti, docenti e ricercatori hanno deciso di mobilitarsi e ritornare nelle piazze di tutta Italia per ribadire che l'istruzione pubblica è fondamentale per lo sviluppo del paese e deve garantire il diritto allo studio a tutti e tutte.

Anche “nell'isola felice trentina” abbiamo deciso di colorare le piazze attraversando questa giornata con uno spirito che veda la partecipazione di tutti quei settori che vivono quotidianamente le scuole e le università, sempre più attaccate dai tagli all'istruzione.

Crediamo sia fondamentale ribadire ancora una volta, per dare anche un contenuto aggiuntivo all'appello lanciato da Repubblica, che i soldi investiti nell'istruzione vengono spesi in maniera totalmente errata, dato che annualmente aumentano i finanziamenti a scuole private e paritarie: dobbiamo essere chiari e decisi nel dire che le scuole private non devono avere alcun contributo pubblico!

In Trentino vengono destinati più di 500mila euro unicamente per gli arredi delle scuole private pareggiate.

Crediamo che non si possa stare in silenzio mentre la provincia di Trento stanzia 380 milioni di euro per le opere d'edilizia nelle scuole superiori, mentre nello stesso momento contrae del 2% le risorse pubbliche mettendo a rischio 68 posti di lavoro nelle scuole elementari, sostenendo quindi le solite lobbies dei costruttori e prospettando per la scuola un futuro fatto d'incertezze e precarietà.

Crediamo che non si possa stare in silenzio mentre la provincia di Trento in modo assolutamente antidemocratico procede alla “provincializzazione” dell'Ateneo trentino; una delega che prevede un accentramento di potere in mano alla politica trentina che esclude quei soggetti che vivono quotidianamente l'università.

Di fronte agli attacchi all'istruzione pubblica fatti dai vari Berlusconi, Gelmini, Dellai, Dalmaso (e avremmo molti altri nomi d'aggiungere...) facciamo appello per scendere in piazza sabato a tutti gli insegnanti, dalle scuole materne ai ricercatori, che sono stufi di essere sbeffeggiati; a tutti gli studenti ai quali il diritto allo studio e al lavoro è negato in modo sempre più esplicito, oltre al profilarsi di un futuro incerto e precario; a tutti quei genitori che pretendono una scuola di qualità, pubblica, laica e democratica, accessibile a tutti e tutte; e infine a tutti quei movimenti che lottano per la difesa dei beni comuni perchè i principi delle privatizzazioni sono gli stessi sia che si parli di formazione che di acqua.

assemblea mondo della formazione

coordinamento dei collettivi studenteschi

equilibrio precario

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