Conferenza stampa attiva verso il 14 dicembre. Striscioni e volantinaggio contro la crisi, uniti per il nostro futuro!
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Come in altre città italiane hanno scelto la sede dell'INPS per lanciare la manifestazione del 14 dicembre a Roma per ribadire che questo governo non avrà la loro fiducia, e che questa crisi non deve essere pagata dai precari e dalle precarie che quotidianamente già subiscono tagli, licenziamenti, soprusi e riduzione dei diritti; l'INPS perché quello che le nuove generazioni stanno vivendo è un vero “furto del futuro” e perchè le stesse pensioni non solo tra pochi anni non saranno più garantite, ma sono fonte di speculazione quando vengono affidate a fondi privati scomparendo poi nei mercati finanziari.
Dal presidio comunicativo davanti all'unica entrata dell'edificio è stato spiegato che è necessario che la crisi venga pagata da coloro che l'hanno prodotta e da subito invertire la rotta garantendo maggiori diritti, occupazione, reddito, casa e beni comuni. Gli unici tagli possibili sono quelli agli stipendi di manager come Marchionne, alle speculazioni delle rendite, ai fondi salva banche, alle spese militari e quelle per le grandi opere.
Da Trento, dalla Facoltà occupata di Sociologia e dal centro sociale Bruno, l'invito è quello a "invadere Roma per non chiudere i conti solo con Berlusconi, ma anche con questo tipo di politica: una sfiducia dal basso che riguarda il DDL Gelmini e i ricatti di Marchionne, la privatizzazione dell'acqua e la devastazione ambientale dei territori. Mobilitiamoci tutti, uniti per il nostro futuro, uniti perchè in crisi vada il governo e le sue politiche!"
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