16.12.10

Roma: Noi la fiducia non ve l'abbiamo data!

Roma - Nel vivo del tempo che viene

Alcune riflessioni per leggere la realtà

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Stiamo tornando adesso in corteo alla Sapienza dopo una giornata straordinaria per dato di partecipazione ma anche per il livello di radicalità espressa dai tanti cortei che hanno attraversato la città.

C'è stato un tentativo molto preciso di tutti i manifestanti, in termini unitari, dagli studenti ai precari agli operai ai centri sociali, tutti si sono mossi in una direzione precisa: arrivare sotto Montecitorio, arrivare sotto il Senato per poter esprimere il proprio dissenso e per poter sfiduciare dal basso il governo.

Questa la dimensione unitaria che è stata praticata in molte vie della città di Roma quando ci si è trovati nei pressi dell' enorme zona rossa costruita dalle Forze dell'Ordine. Questo tipo di dinamica è poi stata affrontata dalla polizia con lacrimogeni e cariche; dopodichè si è raggiunta Piazza del Popolo e da li ci sono stati altri tentativi da parte dei manifestanti di raggiungere Montecitorio - in una situazione in cui già Berlusconi aveva conquistato per 3 voti la fiducia - e ci sono state cariche molto pesanti. In piazza c'è stata a una resistenza agita in termini di massa collettiva rispetto alle cariche che imperversavano e che hanno poi raggiunto Piazza del Popolo.

A questo punto ci siamo rimessi in corteo, per quanto spaccato in due spezzoni fra P.le del Popolo e P.le Flaminio, lungo Muro Torto e adesso stiamo raggiungendo la "Sapienza". Il dato politico mi sembra questo: giornata quantitativamente incredibile, Roma attraversata da centinaia di migliaia di studenti, precari, operai, comitati, terremotati dell' Aquila.

Una giornata composita, incredibile per potenza, per forza, per indignazione. [continua...]

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