Dopo 4 giorni di presidio ininterroto davanti al cantiere, dove i lavoratori hanno visto la solidarietà e l'appoggio di numerosi cittadini e realtà politiche e sindacali (dalle tre sigle confederali di categoria, al Cso Bruno, all'assessore comunale al lavoro fino al parroco del paese), la situazione si è sbloccata e la ditta Arnoldi di Denno ha deciso di pagare gli stipendi arretrati.
I lavoratori in queste giornate hanno più volte detto di essere pronti a inscenare forme eclatanti di protesta, come occupare la stazione e incatenarsi ai binari del treno oppure a salire sulla gru del cantiere. La trasversale solidarietà, la determinazione dei migranti, ma anche la mediazione della politica provinciale con il padrone, non hanno reso necessarie queste forme di mobilitazione.
La lotta, come insegnano le molteplici vertenze in atto in tutta Italia, alla fine paga sempre.