Riuscita la manifestazione del movimento contro l'inceneritore. Ora spazio alle alternative.
Questa mattina la città di Trento ha detto che le alternative all'inceneritore esistono, con un partecipato corteo promosso dal Coordinamento Trentino Pulito.
Circa 1500 persone hanno manifestato per le vie del centro con allegra determinazione, ribadendo l'inutilità e la nocività di un costoso progetto, quello dell'inceneritore, che l’amministrazione provinciale e comunale vogliono realizzare a Ischia Podetti, nella parte nord della città, dimostrando poca lungimiranza e poca attenzione alla salute e alle richieste dei cittadini.
Alle 10.50 il corteo è partito con in testa lo striscione del Coordinamento e a seguire il colorato trattore, carico di bambini, delle Mamme Bionike, un gruppo che si schiera a favore di un'alternativa all'inceneritore soprattutto per salvaguardare la salute dei propri figli. Successivamente il furgone dello spezzone di movimento “Verso Cancun” che grazie al sound system e al microfono aperto ha dato voce a decine di interventi durante tutto il percorso e fino all'arrivo in Piazza Dante, sotto il Palazzo della Regione.
Ma la particolarità della giornata sono stati sicuramente i 120 trattori (molti dei quali con bandiere della Coldiretti) che, dai comuni limitrofi, hanno raggiunto Trento e hanno sfilato in corteo insieme ai manifestanti: infatti oggi, cittadini comuni, mamme e bambini, attivisti, ambientalisti e contadini, hanno camminato uniti contro l’inceneritore per le strade della città, e al grido di “Riduco, Riuso e Riciclo” hanno chiesto di prendere in considerazione le possibili alternative alla costruzione dell'impianto.
I numerosi striscioni presenti sottolineavano, dati scientifici alla mano, i rischi alla salute che comporterebbe un impianto del genere, proponendo invece altri sistemi meno inquinanti, e portando come esempio la città di San Francisco e il suo obiettivo "rifiuti zero", ma anche, per rimanere nelle vicinanze, il Centro Riciclo di Vedelago (Treviso), che gestisce un impianto di smaltimento e stoccaggio dei rifiuti e l’esperienza concreta di Ponte delle Alpi dove il porta a porta con tariffa puntuale ha portato a una differenziata del 90%.
L'alternativa esiste, i cittadini la richiedono, ma evidentemente è resa invisibile dagli interessi economici delle lobby economiche - come la multiutility Dolomiti Energia Spa- che hanno tutto l’interesse a bruciare i rifiuti per aumentare i loro profitti a discapito dell'ambiente, della salute, dei beni comuni.
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