Apertura Centro Sociale ore 20.30. Inizio concerto ore 22.15 Contributo alla serata 4 euro, chi entra prima delle 21.30 paga la metà
Dopo tanti anni di attività, centinaia di concerti e collaborazioni illustri, arriva il primo vero grande album di El V and The GardenHouse: Anima Revuelta! Questo disco presenta el reggae mezclado, uno stile musicale completamente nuovo per l’Italia, che miscela con grande maestria reggae, dancehall, hip hop e reggaeton, usando la lingua italiana e quella spagnola con grande equilibrio, creando un nuovo linguaggio. Un album dal respiro internazionale, di grande impatto,dove il groove potente e’ cavalcato dalle travolgenti rime di el v, alle quali si uniscono due straordinarie voci femminili. Brani trascinanti e coinvolgenti si alternano a canzoni dal contenuto profondo. Grande musica senza confini per far muovere i piedi, ma anche il cervello!
La musica tzigana nasce negli accampamenti e esprime la melodia dell’aria aperta. Intorno al fuoco si raccontano storie colme di mistero, che appassionano. Il bisogno di dar loro una colonna musicale risulta ovvio, naturale per delle persone che vivono la musica come un’emozione costante del loro essere romanès. Tutto il creato è musica, e musica è il viatico per amalgamare i popoli. Così vivono la musica Popo e Manuel: come una parte indissolubile del loro essere uomini. Il bisogno di imparare a suonare la chitarra per Manuel e il violino per Popo, si incontra proprio con lo stile della vita gitana, una vita all’aria aperta e senza paura della pioggia, intorno al fuoco dell’accampamento, insieme a tutti gli altri. Vagane Sinti, il nome del gruppo, vuol dire Vecchi Sinti e raccoglie tutta la voglia del duo di creare un connubio musicale fra la musica tzigana degli uomini del passato e quella più moderna che esprime ritmi più attuali. Nel loro peregrinare da un parco all’altro con gli strumenti in mano, i due sinti incuriosiscono e si circondano durante le loro canzoni di molti personaggi: dai bimbi che giocano e urlano e si strattonano, alle badanti chiacchierone che stazionano a grappolo sulle panchine, agli anziani che riempiono il loro tempo con interminabili passeggiate un po’ ovunque, alle mamme distratte nei loro discorsi dai figli dispettosi, ai giovani attratti come per i topolini della favola del Flauto magico da una melodia particolare. Ed è proprio al parco che i due cominciarono a suonare e fu come un vero concerto alla Scala: la gente correva a frotte per ascoltare quel piacevole suono che i tre producevano, applausi scroscianti e complimenti da ogni età della gente del parco… e qualcuno lasciò anche cinque euro. Ancora oggi, al parco Milano di Rovereto, c’è gente che aspetta la replica di quello spettacolo e ne parla come fosse stato ieri. Ancora oggi, naturalmente, il duo fa le prove all’aperto cambiando parco e pubblico tutte le volte, creando sempre molto stupore e piacere.
Manuel, Manuel Innocenti è chitarrista Popo, Francesco Karis è voce, chitarrista e violinista Il repertorio spazia dalle tradizionali canzoni tzigane – charda – alla gipsy jazz e swing, con qualche brano di musica anni 70.
Alesandro Grazian Acustico / Alternativo / Indie da Padova Vedi il Myspace
Norticanta Indie / Rock / Psichedelica da Trento Vedi il Myspace
a seguire Dj set
Apertura Centro Sociale ore 20.30. Inizio concerto ore 22.15 Contributo alla serata 2 euro, chi entra prima delle 21.30 paga la metà
Alessandro Grazian nasce a Padova 6 lustri fa e si avvicina alla musica nei primi anni '90. Dopo esperienze in svariate formazioni musicali, nel 1998 inizia ad investire le proprie energie in un progetto solista, scrivendo in solitudine parole e musiche per le proprie canzoni. Da solo con la propria chitarra acustica partecipa a numerosi concorsi musicali ottenendo buoni riconoscimenti e distinguendosi per verve interpretativa e particolarità della scrittura. Dopo una lunga e solitaria gavetta, nel 2004 coinvolge nel proprio progetto alcuni musicisti, creando così le condizioni per la realizzazione del suo primo disco di canzoni, intitolato "Caduto" (2005). Il disco viene accolto positivamente e Alessandro comincia un intenso tour di oltre una quarantina di date in giro per l'Italia. Alessandro Grazian ha ricevuto numerosi riconoscimenti musicali: l'ultimo il 5 maggio 2006 vincendo il premio per la migliore interpretazione musicale al Mantova Musica Festival. In parallelo all'attività di chansonnier si occupa di musica per il teatro (oltre 50 repliche come musicista di scena nello spettacolo "Nati sotto contraria stella" nel 2006-07) e di arti figurative. www.alessandrograzian.it
Norticanta, gruppo rock che attualmente si compone di quattro elementi, si forma nell'ottobre del 2004. La linea musicale che dà direzione all'attività del gruppo si muove nel rock internazionale ed italiano, in quella realtà musicale che si potrebbe definire alternativa, non necessariamente legata ad un momento o ad una tendenza musicale estemporanea. Diventano così artisti di riferimento per il repertorio di Norticanta gruppi come Smashing Pumpkins, Afterhours, C.S.I., Marlene Kuntz. Dopo il lavoro in sala prove, mirato alla preparazione di un repertorio di cover, il gruppo ha iniziato a suonare dal vivo, durante l'anno 2005, prendendo parte ad eventi organizzati in città e nelle vicinanze di Trento. Nell’agosto 2007 Norticanta vince il concorso “Concentratissimo Rock” nella sezione cover. Da fine 2005 Norticanta, raggiunto il giusto affiatamento del gruppo, si è dedicato alla realizzazione di brani originali, alcuni dei quali fanno parte del primo demo ufficiale del gruppo realizzato tra luglio e agosto 2007. Le canzoni, tutte in italiano, spaziano dal rock con lontani sfondi psichedelici alle ballate-rock, ricercando in molti casi la sperimentazione delle più disparate sonorità. A settembre 2008 Norticanta viene selezionato e partecipa a Music Village a Simeri (CZ), importante evento che mette a contatto artisti emergenti con operatori ed esperti del settore musicale.
Luoghi di confine o in capo al mondo. Occasioni mancate. Voci e silenzi lontani, ma sempre presenti, in storie in cui si mescolano spesso “realtà” e “finzione”: questo il cinema di Corso Salani, unico nel panorama del cinema italiano.
Io non faccio distinzione tra realtà e finzione. Per me contano le immagini che suscitano interesse in me e spero anche negli altri L’occasione di filmare è per me occasione per nascondermi nel luogo dove giro il film, per nascondermi dietro al personaggio.
Lavorare con uno o due collaboratori ti permette di entrare senza disturbare, di cogliere la vita quando accade. Diventa naturale entrare in scena. Solo in Occidente ho lavorato con una troupe di venti persone, che infatti erano distaccate, mentre tu metti tutto te stesso. Lavorare con pochissimi collaboratori fa sì che anche loro partecipino al film con la tua stessa intensità. Ho bisogno di avere un controllo assoluto perché il film è parte di me. Così se le cose non vanno me la prendo con me stesso.
* *(da un intervista di Stefania Bonelli e Chiara Lenzi www.schermaglie.it)
giovedì 11 dicembre: serata cinema
** ore 21.00: Occidente – Italia, 2000 – 95’
storia di Malvina, giovane rumena, che all'indomani della rivoluzione rumena dell’1989 si rifugia in Italia, in quel Nord-Est che assomiglia sempre più a una Romania post-dittatura svenduta agli americani
** ore 22.30: Gli occhi stanchi – Italia, 1996 –95’
Ewa ritorna in Polonia dopo otto anni trascorsi in Occidente e si racconta ai suoi compagni di viaggio
venerdì 12 dicembre: incontro con il regista e serata cinema
** ore 21.00: Imatra – Italia, 2007 – 60’
Blanca si rifugiata ad Imatra, cittadina finlandese al confine con la Russia, ma l’uomo da cui fugge la raggiunge.. insolita commedia tra maestosi panorami e grotteschi monumenti. Terzo lavoro della serie “Confini d’Europa”
** a seguire: Cinemafutura intervista Corso Salani
Eugen si Ramona – Italia, 1989
testimonianze sulla rivoluzione rumena del 1989: la distruzione provocata dagli scontri armati, la volontà di conquistare la libertà dal regime dittatoriale e il desiderio di una progressiva normalità
Corso Salani
Regista e attore.
Nasce nel 1961 a Firenze, dove si è diplomato presso l’Istituto di Scienze Cinematografiche.
Dal 1985 vive a Roma.
Esordisce nella regia nel 1984 con “'Zelda”, girato in Super8 nell'isola di Capraia.
Aiuto regista di Carlo Mazzacurati per “Notte italiana” (1987), realizza nel 1989 il primo lungometraggio Voci d'Europa, tre episodi autoprodotti, premiati al Festival Riminicinema.
Viaggiatore instancabile, alterna l’attività di attore e quella di regista.
Dopo il documentario sulla rivoluzione rumena Eugen si Ramona (1989), firma i lungometraggi Gli ultimi giorni (1991), Gli occhi stanchi (1995), il pluripremiato Cono Sur (1998), Occidente (2000), Palabras (2003), Il peggio di noi (2006), e la fortunata serie di 6 film - documentari Confini d’Europa (2006-2007), tra cui ricordiamo Imatra.
Tra le sue interpretazioni: i due film di Marco Risi '”Muro di gomma” (1991) e “Nel continente nero” (1992), il bellissimo “La fine è nota” (1993) di Cristina Comencini, “Il vento di sera” di Andrea Adriatico.
Nel giugno 2008 ha anche esordito come narratore, pubblicando il racconto Pochi metri d’occidente per Donzelli editore.
Le sinossi dei film
giovedì 11 dicembre
Occidente Italia, 2000 – 95’ Occidente è un film inconsueto nel panorama cinematografico italiano contemporaneo. Duro, intransigente, impietoso, fatto in assoluta povertà di mezzi, racconta la storia di Malvina, giovane rumena, che all'indomani della rivoluzione rumena dell’1989 si rifugia in Italia, in quel Nord-Est che assomiglia sempre più a una Romania post-dittatura svenduta agli americani.
È questa una delle intuizioni coraggiose di Corso Salani, che riesce a trasmettere l'angoscia di una estraneità non riconciliabile. Non a caso la vicenda che muove il film - anzi sarebbe meglio dire che lo immobilizza - ha come set i luoghi limitrofi alla base militare di Aviano, tra soldati americani, immigrati dell'est e popolazione autoctona, in una carrellata di situazioni che restituiscono un'atmosfera pietrificata.
«Occidente è legato al 1989, l’anno della rivoluzione rumena. Nasce da un documentario da me girato in Romania, dedicato ai giovani che, fucile in mano, cercavano di assicurarsi un futuro migliore. Poi le cose per i rumeni non sono state facili; qualcuno di loro ha fatto il grande salto ed è arrivato nell’Europa occidentale. Anche Malvina, la protagonista del nostro film. L’osservazione della sua vita fa da filo conduttore a un discorso più ampio su come le persone affidano le proprie speranze al futuro e su come poi vengono disilluse dal presente, da qualunque presente. Su come diventi necessario, per andare avanti, aggrapparsi al passato, ingigantendone il valore, mitizzandolo fino a farlo diventare l’unico motivo, l’unica giustificazione per esistere» (Corso Salani)
Presentato al “Torino Film Festival 2000”, Premio per l’interpretazione ad Aagnieszka Cczekanska (la protagonista) al festiva “Annecy cinema italien”, 2001.
Gli occhi stanchi– Italia, 1996 –95’ Dopo otto anni trascorsi in Europa occidentale (Cipro, Düsseldorf, Fiumicino, Viareggio, Roma), Ewa torna nel suo paese, in Polonia). Durante il viaggio in pulmino con un trio di cineasti (regista, operatore, fonico) racconta le sue tristi peripezie nel mondo della prostituzione, della schiavitù, dell'esilio. Girato in video e in presa diretta e poi gonfiato a 35 mm, è un personalissimo e originale film di strada la cui apparente spontaneità dei mezzi non nasconde la sapiente costruzione narrativa e la raffinata scansione stilistica: luce diurna all'inizio e alla fine del viaggio, mentre la confessione di Ewa (A. Czekanska è un'allieva dell'Accademia Drammatica di Varsavia) è immersa in una dominante, quasi astratta oscurità. Ma chi è il vero narratore: la ragazza o Salani che interviene, traducendo le sue parole?
venerdì 12 dicembre
Imatra – Italia, 2007 – 60’ Imatra è una cittadina finlandese collocata giusto alla frontiera con la Russia, nella Carelia meridionale, una città la cui unica attrattiva di rilievo – alcune cascate di straordinaria bellezza – è stata nascosta pur di produrre energia elettrica in quantità. Una città che non ha mai avuto un piano regolatore e la cui economia è decollata solo grazie al flusso ininterrotto di cittadini russi che si recano lì per gli acquisti più diversi. Di per sé Imatra può apparire come un mero “shock absorber” tra la ricchezza un po’ satolla e il benessere lievemente annoiato dei paesi scandinavi e gli stenti e le sperequazioni sociali di quel che resta dell’Unione Sovietica.
E’ in questo luogo che Blanca si è ritirata alla ricerca di un po’ di quiete, dopo una storia d’amore tormentata. Ma il suo ex la raggiunge, per girare un documentario: tra panorami maestosi di neve e di laghi e lente riprese d’interni di fabbrica, tra interviste incrociate a politici locali russi e finlandesi ed improbabili slogan su austere cittadine baciate dal successo, si dipana un dialogo intimo, delicato, a tratti ironico, a tratti commovente.
Presentato in vari festival, è stato premiato al Festival di Locarno 2007
Eugen si Ramona – Italia, 1989 testimonianze sulla rivoluzione rumena del 1989: la distruzione provocata dagli scontri armati, la volontà di conquistare la libertà dal regime dittatoriale e il desiderio di una progressiva normalità.
spettacolo itinerante tratto da La Porta Aperta – Piccola Tragedia Familiare
con:
Maria Elena Latini
Adele Pardi
Maura Pettorruso
Paolo Maria Pilosio
regia: Carmen Giordano
La madre fugge in Spagna con Federico, un uomo molto simile a Zorro.
Il padre, in preda alla disperazione, si arruola nell’esercito. Ora è un eroe di guerra, ma è morto.
Luc eredita una valigia piena di abiti spagnoli: sua madre ha intuito che ha un talento nascosto.
Catherine eredita la casa e i tre fratelli senza che sappia cucinare, né cucire.
Martine eredita una buona dose di rabbia e il sogno di diventare militare come suo padre.
I fratelli maggiori raccontano a Isabelle che sua madre è morta in Spagna.
Una porta chiude fuori il paese e dentro la famiglia Tanguy.
E quando si apre la porta?
COMINCIA IL VIAGGIO
Pensiamo alla famiglia come un luogo da cui fuggire è necessario per non restare figli, ma diventare persone.
Luc, Catherine, Martine e Isabelle sono quattro fratelli che vivono da soli in una grande casa.
Ridono, si disperano, fanno tardi la sera, litigano, hanno paura.
Lottano per non restare intrappolati nel ruolo che una madre assente e un paese maldicente hanno deciso per loro.
E’ un viaggio.
Le tappe vengono scandite da spazi e situazioni differenti.
Vogliamo che il pubblico non si limiti a guardarli, ma li accompagni nel difficile percorso dall’ingresso all’uscita di casa.
E una volta fuori?
Una volta fuori bisogna festeggiare..
Dj Set!
Apertura Centro Sociale ore 20.30. Inizio concerto ore 22.15 Contributo alla serata 3 euro, chi entra prima delle 21.30 paga la metà Info: csobrunomusica@gmail.com
DOPPLeR - Stoner-Rock / Lyon Francia www.myspace.com/personnenedanse Doppler bands up in 1998 in a basement in Solaize, in the southern suburbs of Lyon. The line up is Yann Coste on drums, Xavier Amado on bass and Yoann Brière on guitar. On top of the clever labelling 'intellectual hard rock' that has recently been invented for them, the band operates in a style that is commonly known as 'noise rock', oftenly followed by adjectives such as hypnotic, complex, furious, intense, frenetic, primitive, tortured, savage, stunning, distructured or chaotic (this is a non exhaustive list). All those terms match only one side of the trio, the dark and violent one. But the band can sometimes be more warm, gentle and in general more various... Note that none of the following terms has ever been used to qualify the music of Doppler : happy, joyful, funny or suitable for the whole family. This might come from the fact that all the bands grew up in Lyon, a city that has known in the past acts such as Condense, Deity guns and Bastard among others and which is now still known for it's numerous new bands such as Ned, Bananas at the audience, kabuki buddah and Overmars...(non exhaustive list...). This tradition has not only something to do with music, the will of independence is also something very important, which doesn't make them politised or involved but makes them willing to be free to walk their own ways!! The game of dropping influential names is not easy either, one could say Laddio Bollocko, Ulan Bator, Shellac or Chokebore but this wouldn't be enough for generally the band takes as influence everything they hear. From their first collaboration with SK records in 1999 (EP 51) to the release of a split EP with Marvin (Douze salopards vol.2, SK records 2005). The band was also responsible for a split EP with NED (der hase ist grün, 2001), a first EP (Star sexual fantasy, SK 2001) and a first album -si nihil aliud -(that is now repressed for SK records). More than a 100 shows sharing the stage with names such as Medications, Sleeping People, Black Heart Procession, Unsane, Melt banana, Sleeppers, Arab on radar, Double Nelson, Cheval de frise, Young Gods, Shipping News.... Doppler have recently recorded their second album "Songs to defy", at the Black Box studio with Peter Deimel. It will be out on september 18th, on SKrecords and the band will be on the road in France and in Europe, from october to december 2008. Absinth Effect - indie da Trento www.myspace.com/absintheffect
Gli Absinth Effect nascono nel 2004. L'alt-rock band trentina inizia a comporre brani originali sin dal principio. Durante i tre anni successivi si esibiscono in diverse località della regione suonando con i gruppi underground più conosciuti della zona. Nel 2005 la band entra in studio per la prima volta. L'occasione è la registrazione della loro prima canzone "No Chance For Us", con la supervisione di Federico Bergamo. Questa traccia è inclusa nella compilation "Spazio Rock" che annovera anche altre band del Trentino. Nel 2006 gli Absinth Effect lavorano con il giovane regista e fotografo Simone Cargnoni per la registrazione del video di "Pride Deliverer" e con Denis Martintoni, a dirigere la band durante la registrazione del loro primo demo di sette tracce. Il risultato di queste collaborazioni è la prima pubblicazione degli Absinth Effect: "Something I Learned". "Something I Learned" comprende una traccia video, una traccia multimediale con immagini ed altro materiale riguardante la band ed i testi delle canzoni. Il demo riceve recensioni positive da varie fanzine e riviste (metal party, noizeitalia, rockit, ecc) che definiscono il genere dei cinque come un miscuglio di Rock Psichedelico, Hard Rock, Stoner, Emo e Grunge. I gruppi che gli addetti ai lavori tendono ad accostare di più agli Absinth sono Muse, Incubus, At The Drive In e System of a Down. Il 2007 è l'anno in cui l'attività live degli Absinth Effect si fa più intensa. In maggio suonano all'edizione 2007 del Festival di Mesiano prima di Ueickap e Livello Zero. Il 22 giugno si conclude il minitour promozionale di Something I Learned, con la data al Sunvalley in Rock Festival 2007 prima degli SKW. In aprile 2008 la canzone "No Chance For Us" viene selezionata tra 150 per l'Upload Festival 2008 di Bolzano assieme ad altri 19 artisti. Il 2 maggio 2008 si esibiscono alle "Notti di Maggio 2008" di Coredo con Ultima e Meganoidi. In giugno 2008 MTV Italia sceglie "No Chance For Us" per la trasmissione "MTV Operazione Soundwave" presentata da Carolina Di Domenico. Gli Absinth suonano live il pezzo di fronte ad una giuria composta da Kris & Kris (MTV, Radio 105), Paolo Giordano e Roberto Gentileschi (Sugar Records) che giudica positivamente l'esibizione. La puntata va in onda su MTV il 12 di luglio 2008. Un'intervista a riguardo è pubblicata su http://coca-cola.it/soundwave08/. Su www.mtv.it/soundwave è possibile votare una foto degli Absinth.
I Next Point sono una Rock Band della provincia di Trento, (I). La band è composta dal leader Andy alla voce e alla chitarra, Guido al basso, Skalèt alla batteria e Boni ai cori e alla chitarra, tutti originari di Transacqua (Primiero)... La band nasce nel 2004 quando Boni si aggrega al trio "Second Coming" formato dagli altri tre componenti nell'attuale gruppo. Dopo numerosi concerti live nel panorama primierotto, la band decide di incidere il primo cd demo autoprodotto contenente sei canzoni di propria produzione "Maxima30", che esce nel maggio 2006. Con il successo ottenuto da questa prima produzione, la band si esibisce in molteplici concerti e concorsi musicali fuori casa, tra cui la Fiera Internazionale della Musica ad Azzano Decimo, Levico Summer Festival, Warning Day a Riva del Garda, ecc.. e continua ad attirare i propri fans e a produrre nuova musica. Infatti nell'estate 2008 esce il loro primo album "Destroy The Media Social Mask" contenente nove nuove canzoni. La band basa il proprio lavoro artistico su contaminazioni provenienti da gruppi indie, rock e punk quali Smashing Pumpkins, Millencolin, Foo Fighters, Beatsteaks, International Noise Cospiracy, Backyard Babies, ecc. caratterizzato da un sound aggressivo e graffiante, affiancato da un repertorio acustico esclusivo come intro dei live e per il quale esiste attualmente un progetto discografico futuro.
presentazionedel progetto di fumetto alternativo“Quando tutto diventò blu”
Sarà presente l’autore Alessandro Baronciani.
Illustratore e fumettista, lavora a Milano e a Pesaro. Ha iniziato più di cinque anni fa disegnando e spedendo storie a fumetti tramite posta alle persone che si abbonavano. Un piccolo esperimento mai visto prima nel campo dell’editoria. Suona la chitarra e canta negli Altro, collabora con il mensile Rumore
a seguire presentazione dell'etichetta indipendente "Wallace Records"
La Wallace Records di Mirko Spino, da Trezzano Rosa (Mi), dal 1999 sforna i dischi più coraggiosi dello Stivale. 10 candeline e Cento-dieci uscite. Buon Compleanno!
Othello di Orson Welles - USA, Francia, Gran Bretagna, 1952 – b/n - 92’ Otello uccide per gelosia la moglie Desdemona e si dà la morte. La più geniale e moderna trasposizione del dramma di Shakespeare
giovedì 20 novembre ore 21.00
Riccardo III - un uomo, un re (Looking for Richard) di Al Pacino - USA ,1996 - 109’ Prove per un film da Riccardo III, opera giovanile di Shakespeare
giovedì 27 novembre ore 21.00
Macbeth di Roman Polanski - Gran Bretagna, 1971 - 140’ Macbeth e sua moglie ritratti come piccolo borghesi assetati di potere nella Scozia dell’anno Mille
giovedì 4 dicembre ore 21.00
Amleto si mette in affari (Hamlet Liikemaailmassa) di Aki Kaurismäki - Finlandia, 1987 – b/n - 86’ Liberissima versione anticapitalista della tragedia di Shakespeare al ritmo spiccio di un B movie
Apertura Centro Sociale ore 20.30. Inizio concerto ore 22.15 Contributo alla serata 3 euro, chi entra prima delle 21.30 paga la metà Valina - Big beat / Melodico popolare dall'Austria www.myspace.com/valinamusic
I VALINA da Linz, Austria, hanno lanciato il loro terzo album nella primavera 2008. Hanno registrato i nuovi brani con STEVE ALBINI all'Electrical Audio di Chicago. I VALINA hanno sviluppato la loro particolare unicità nel combinare passaggi musicali di stupefacente bellezza, accompagnati da esplosioni intense di suoni distorti di chitarra. Il modo in cui i VALINA creano un equilibrio tra armonia e disarmonia, suono e silenzio è del tutto innovativo, nonchè chiaro e preciso. I testi significativi sugli aspetti del tempo fanno riflettere e canticchiare al contempo. Alcuni dei loro amici di Chicago (COUGARS) si sono uniti a loro aggiungento roboanti parti di sax. E l'incredibile nuovo batterista vi spazzerà via. Essendo conosciuti come un tourparty entusiasta (hanno girato tutta l'Europa e gli Stati Uniti più di una volta, così come la Russia), anche il nuovo album sarà accompagnato da un tour piuttosto importante. In poche parole: tre valevoli musicisti seguono la loro strada e le loro idee musicali e politiche incuranti delle discussioni riguardanti i download, la crisi del business musicale, i vertici emo, le strategie di marketing e, soprattutto, sanno come scrivere un pezzo rock davvero cool... Quello che John Congleton / PAPER CHASE ha detto è: ...strutture compositive strette, attacchi di batteria come spari, finali lenti e rotolanti, volute di chitarra aggressive e parole affilate come rasoi; i VALINA hanno distillato queste canzoni all'essenziale e hanno prodotto il loro conciso messaggio. Ogni nota di questo nuovo album viene emanata con sicurezza e prontezza. La band ha raffinato la sua concettualità e ha creato un'intrigante miscela di interpolazione ritmica bilanciata da una melodia implacabile.
Band tascabile, ridotta al minimo, basso&batteria 1-2-3-four e via, no-disco, noise macumba, wrong-danza per epiletticci, un treno in folle corsa sui binari della cassa in quattro pronto a deragliare nelle intricate ramaglie della matematica dispari. Senza voce, perchè di parole non ne sono rimaste più per descrivere il tracollo e lo sfacelo e lo spreco e la meraviglia. L'idea è quella di unire una certa chirurgia ritmica, legata ad un background di funk, sonorità elettroniche ed asperità hardcore, alla pura sperimentazione noise e psichedelica, coadiuvata dall'utilizzo di loops in tempo reale che permettono al duo di dare maggiore profondità e spessore alle proprie composizioni. Si tratta di perdere il controllo, di suonare al limite, più forte e più veloce, 50 e 50 senza retrocedere di un millimetro in un intreccio caotico di corde pelli piatti e pedali e muscoli. Wow!
ore 20.30 L'onorevole Angelina di Luigi Zampa – Italia, 1947 – b/n, 90’
sollevazione della borgata romana di Pietralata capeggiata dalle “baccagliate” della “Sora Angelina”
venerdì 31 ottobreanna nella città
ore 20.30 Roma città aperta di Roberto Rossellini – Italia, 1945 – b/n, 98’
lotte, sofferenze, sacrifici nella Roma del 1943-44, occupata dai nazifascisti
ore 22.30 Campo de' Fiori di Mario Bonnard - Italia, 1945 – b/n, 95’
battibecchi e malintesi tra vicini di banco al mercato. Con Aldo Fabrizi e Peppino De Filippo
venerdì 7 novembreanna dei dolori
ore 20.30 Una voce umana - episodio da L'amore di Roberto Rossellini – Italia, 1948 – b/n, 34’
la telefonata di una donna al suo amante che l'ha abbandonata (dall'atto unico di J. Cocteau)
ore 21.30 Mamma Roma di Pier Paolo Pasolini – Italia, 1962 – b/n, 114’
ex prostituta decide di riprendersi il figlio adolescente cresciuto da una famiglia di contadini
venerdì 14 novembreanna secondo visconti
ore 20.30 Siamo donne - V episodio di Luchino Visconti - Italia, 1953 – b/n, 23’
attrice di rivista litiga con il tassista che deve portarla a teatro. Sorpresa finale…
ore 21.00 Bellissima di Luchino Visconti – Italia, 1951 – b/n, 113’
il regista A. Blasetti cerca una bambina per un suo film: madri disposte a tutto, all’assalto di Cinecittà…
venerdì 21 novembrea bella…stasera nun se dorme
ore 20.30 Assunta Spinadi Mario Mattoli – Italia, 1948 – b/n, 90’
dramma della gelosia nella Napoli dei bassi (da un testo di S. Di Giacomo). Con Eduardo De Filippo
ore 22.30 La rosa tatuata (The rose tattoo) di Daniel Mann – USA, 1955 – b/n, 117’
interno familiare di un’emigrante siciliana (dal testo teatrale di T. Wiliams). Oscar ad A. Magnani
ore 0.30 Nella città l'inferno di Renato Castellani – Italia, 1958 – b/n, 106’
storie di donne alle Mantellate, il vecchio carcere femminile di Roma
ore 2.30 Risate di gioia di Mario Monicelli – Italia, 1960 – b/n, 106’
esilarante ed amara commedia degli equivoci per la strepitosa coppia A. Magnani – Totò
ore 4.30 La sciantosadi Alfredo Giannetti – Italia, 1971 – 94’ (film TV)
1915: capricciosa diva del caffè chantant canta per il soldati al fronte.
Ultimo film girato da Anna Magnani
Quasi emblema, ormai, l'urlo della Magnani
sotto le ciocche disordinatamente assolute,
risuona nelle disperate panoramiche,
e nelle occhiaie vive e mute,
si addensa il senso della tragedia.
È lì che si dissolve e si mutila
il presente, e assorda il canto degli aedi
Pier Paolo Pasolini da “La religione del mio tempo”
Il progetto Thrangh nasce a Roma nel 2004 e consiste in un delirio culturale che tritura generi diversi e li risputa sotto forma di amalgama sonoro metamorfico, cut-up di situazioni strumentali nate in sessioni improvvisative e quindi riorganizzate secondo la trascrizione fluttuante di un'esperienza onirica. Il live-set si sostanzia tendenzialmente in un'unica esecuzione, senza soluzione di continuita', che alterna momenti corali ritmicamente molto serrati a segmenti di improvvisazione free (r)umoristica, una lucida mistificazione disordinata di elementi discostanti che esalta il movimento aggressivo, l'insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno.
Apriranno la serata: Little White Bunny - Bolzano Musica terapeutica da ascolto con contaminazioni metal www.myspace.com/thelittlewhitebunny
Othello di Orson Welles - USA, Francia, Gran Bretagna, 1952 – b/n - 92’
Per colpa del perfido Jago, suo alfiere, il moro Otello, generale della Repubblica di Venezia, uccide per gelosia la moglie Desdemona e si dà la morte. Il dramma di William Shakespeare è ricostruito con atmosfera sanguigna e barbarica, espressionisticamente dilatata e frantumata.
Sesto film di O. Welles, il primo girato fuori dagli Stati Uniti (interni a Roma, esterni in Marocco e in Italia), tra innumerevoli traversie e interruzioni per mancanza di denaro, difficoltà superate con invenzioni geniali. (Per Desdemona furono chiamate Lea Padovani e Betsy Blair finché, insoddisfatto, Welles scelse la francese S. Cloutier.) Palma d'oro a Cannes
giovedì 20 novembre ore 21.00
Riccardo III - un uomo, un re (Looking for Richard) di Al Pacino - USA ,1996 - 109’
Non è un film “da”, ma “su” Riccardo III (1592-93), opera giovanile di William Shakespeare. L'operazione di A. Pacino, al suo primo film come regista/sceneggiatore, fonde l'inchiesta urbana, il film sul film, la trasposizione filmica di un testo teatrale. Già applaudito interprete del dramma sul palcoscenico, Pacino s'interroga sul senso e sui modi dell'operazione, raccogliendo risposte dai collaboratori, dalla gente per la strada, da interpreti, registi e critici. In un montaggio alternato che talvolta confonde i piani, si avvicendano i passi salienti della tragedia, le interviste, le prove a tavolino con gli attori. Il vero protagonista di questo “docu-drama” non è il re gobbo di Shakespeare, ma l'italo-americano Pacino con le ombre dei personaggi “cattivi” che ha interpretato sullo schermo.
È anche un originale tentativo per misurare la modernità di Shakespeare, nostro contemporaneo. Pacino lo fa con intelligenza, energia, passione.
giovedì 27 novembre ore 21.00
Macbeth di Roman Polanski - Gran Bretagna, 1971 - 140’
Nella Scozia dell'anno Mille Macbeth prende il posto del sovrano legittimo dopo averlo assassinato…. R. Polanski ha avuto due belle intuizioni nella trasposizione di Shakespeare: fare di Macbeth e sua moglie una coppia di giovani mediocri, quasi piccolo borghesi e rappresentare i re di Scozia come butteri e che vivono in rustici casolari.
giovedì 4 dicembre ore 21.00
Amleto si mette in affari (Hamlet Liikemaailmassa) di Aki Kaurismäki - Finlandia, 1987 – b/n - 86’
Klaus amante di Gertrude ne avvelena il marito, direttore generale di una azienda finnica. Amleto entra in possesso del 51 per cento della società, ma Klaus, diventatone il presidente, trama ai suoi danni. A uno a uno i personaggi cominciano a morire….. Kaurismäki sbriga questa sua liberissima versione anticapitalista della tragedia di Shakespeare in meno di un'ora e mezzo al ritmo di un B movie grottesco in bianconero: “Non si tratta, però, di una parodia... Amleto assume una valenza distruttiva e nichilista, gustosamente saporita” (Bruno Fornara).
Sul palco del Centro Sociale Bruno un'icona della musica stoner. Alla fine degli anni '80, ancora adolescente, si unisce come batterista a quelli che diverranno i componenti della band stoner rock più celebre, i Kyuss (ovvero Josh Homme, John Garcia e Nick Oliveri) con i quali inciderà i primi tre album: Wretch (1991), Blues for the Red Sun (1992) e Welcome to Sky Valley (1994) prima di lasciare il posto ad Alfredo Hernandez. Nel 1997 si unisce ai Fu Manchu (altra band stoner rock californiana per la quale aveva precedentemente prodotto l'album di esordio No One Rides for Free) con i quali suonerà, sempre come batterista, fino al 2002. Dopo una discontinua collaborazione con gli amici Mondo Generator decide di iniziare un proprio progetto solista pubblicando gli album Jalamanta (1999), Brant Bjork & the Operators (2002), Keep Your Cool (2003) e Local Angel (2004) - gli ultimi tre dei quali sulla propria etichetta, la Duna Records questa volta però lo fa imbracciando la chitarra elettrica e spesso cantando su linee di rock fluente, a volte psichedelico e meditativo. Sempre nel 2003 fonda Brant Bjork and the Bros - sua attuale band - con cui ha pubblicato quattro album. E ' anche produttore e creatore dell'etichetta Low Desert Punk.
TarantAttack nasce nel 2002 dalla fusione di Andrea Selecta (gia appasionato e collezionista di dischi dal 1996), Cheval sound machine e foggy foggy dj. Il sound ha come scopo principale la diffusione di reggae vibes e messaggi positivi per la massive. TarantAttack cerca sempre nelle danze di proporre selezioni accurate per far divertire la massive, ecco perche la ricerca dei 45 giri e la realizzazione dei dubplate é molto accurata. Tante sono state le collaborazioni ed i progetti realizzati da solo o con i vari sound e singers della penisola come ad esempio Sisma Sound, Roots Inna mix, High Grade sound, Kianka Town, Cicciomann.gildomann, Reggae Meridional Crew, Boomdabash, Fido Guido, Zakkalicious, Mama Marijas, Paya.
Il Fire Foundation Sound nasce nel 2001 a Bolzano quando il Pagoda sviluppa con Mr.Bassie l’idea di portare l’arte della dancehall nella loro città,dove era sconociuta...dà li inizia la lunga serie di date. Il Fire Foundation è un sound professionale con un ottima tecnica di jugglin (testimoniata anche dai mixtape scaricabili liberamente in questa pagina) e una grande capacità di gestire la dancehall che solo l’esperienza di circa 250 date sulle spalle può dare..Senza mai dimenticare la sua zona di provenienza la fondazione ha suonato in tutta italia accompagnando artisti italiani ed internazionali come Buju banton,the Wailers,Alton Ellis,Sud Sound System,Radici nel Cemento,Killacat,Zion Train,Chukki Star ecc.. Ha performato in location storiche come il Livello 57 a Bologna, le Scogliere del salento nelle mitiche Pirata a S.Andrea con il garage sound(ponchy,calabrino&apache) e ha varcato diverse volte i confini nazionali per suonare in Austria più volte alla Treibhaus di Innsbruck e al Reggae Open Air Festival di Silz ed è stata protagonista nel 2006 del "La Mota Festival",ad agosto,sulla riviera catalana,a pochi km da Barcellona.
Apertura Centro sociale ore 20.30 Inizio concerto ore 22.15 Sottoscrizione 2 euro, chi entra prima delle 21.30 paga la metà
presso il Centro Sociale Bruno, via Dogana 1 - Trento
Associazione Fahrenheit 451 - Trentinoin collaborazione con Osservatorio sui Balcani presentano
"Serbia Hardcore" - Zandonai editore
con la presenza dell’autore Dusan Veličković
e di Francesca Vanoni, Osservatorio sui Balcani
Brillanti e beffarde, colte e irriverenti, queste short stories, veri e propri “racconti dal vivo”, vanno quasi a comporre un romanzo in frantumi e narrano di un luogo chiamato Belgrado, di un Paese chiamato Serbia in una travagliata fase di transizione.
Veličković presta la propria voce a una comunità lacerata, che vive in biblico tra un «passato che non è mai passato» e dal quale si ereditano conflitti, tragedie e triviali derive nazionalistiche, e un futuro appeso a un filo di incertezza e scetticismo che dovrà sciogliere il dilemma di una colpa collettiva.
Acuto interprete degli umori, delle sensazioni e dei sogni nascosti di una città intera, così come del proprio singolare spaesamento, l’autore è un intellettuale che ancora pratica il “conosci te stesso” pur se con laconico disincanto. La medesima disillusione con cui denuncia un regime liberticida che soffoca critica e dissenso, e un Occidente libero e democratico che getta bombe “intelligenti” nel cortile di casa sua.
Una confessione che è insieme testimonianza civile e autoterapia, sguardo amaro e irresistibilmente ironico gettato sul presente da un luogo che in realtà è un vizio irrinunciabile.
Questo vizio si chiama Belgrado.
Dušan Veličković (1947), giornalista, scrittore, film maker ed editore, è una delle voci più originali e coraggiose dell’élite intellettuale serba. Negli anni novanta è stato uno strenuo oppositore al regime di Milošević, e a lungo direttore della celebre rivista “NIN”.
Attualmente dirige la casa editrice belgradese Alexandria, che lui stesso ha fondato nel 1998.