a seguire:
Vagane Sinti in concerto
Apertura centro sociale ore 20
Inizio concerto ore 21.00
ingresso libero
La musica tzigana nasce negli accampamenti e esprime la melodia dell’aria aperta. Intorno al fuoco si raccontano storie colme di mistero, che appassionano. Il bisogno di dar loro una colonna musicale risulta ovvio, naturale per delle persone che vivono la musica come un’emozione costante del loro essere romanès. Tutto il creato è musica, e musica è il viatico per amalgamare i popoli. Così vivono la musica Popo e Manuel: come una parte indissolubile del loro essere uomini. Il bisogno di imparare a suonare la chitarra per Manuel e il violino per Popo, si incontra proprio con lo stile della vita gitana, una vita all’aria aperta e senza paura della pioggia, intorno al fuoco dell’accampamento, insieme a tutti gli altri.
Vagane Sinti, il nome del gruppo, vuol dire Vecchi Sinti e raccoglie tutta la voglia del duo di creare un connubio musicale fra la musica tzigana degli uomini del passato e quella più moderna che esprime ritmi più attuali.
Nel loro peregrinare da un parco all’altro con gli strumenti in mano, i due sinti incuriosiscono e si circondano durante le loro canzoni di molti personaggi: dai bimbi che giocano e urlano e si strattonano, alle badanti chiacchierone che stazionano a grappolo sulle panchine, agli anziani che riempiono il loro tempo con interminabili passeggiate un po’ ovunque, alle mamme distratte nei loro discorsi dai figli dispettosi, ai giovani attratti come per i topolini della favola del Flauto magico da una melodia particolare. Ed è proprio al parco che i due cominciarono a suonare e fu come un vero concerto alla Scala: la gente correva a frotte per ascoltare quel piacevole suono che i tre producevano, applausi scroscianti e complimenti da ogni età della gente del parco… e qualcuno lasciò anche cinque euro.
Ancora oggi, al parco Milano di Rovereto, c’è gente che aspetta la replica di quello spettacolo e ne parla come fosse stato ieri.
Ancora oggi, naturalmente, il duo fa le prove all’aperto cambiando parco e pubblico tutte le volte, creando sempre molto stupore e piacere.
Manuel, Manuel Innocenti è chitarrista
Popo, Francesco Karis è voce, chitarrista e violinista
Il repertorio spazia dalle tradizionali canzoni tzigane – charda – alla gipsy jazz e swing, con qualche brano di musica anni 70.
Vagane Sinti, il nome del gruppo, vuol dire Vecchi Sinti e raccoglie tutta la voglia del duo di creare un connubio musicale fra la musica tzigana degli uomini del passato e quella più moderna che esprime ritmi più attuali.
Nel loro peregrinare da un parco all’altro con gli strumenti in mano, i due sinti incuriosiscono e si circondano durante le loro canzoni di molti personaggi: dai bimbi che giocano e urlano e si strattonano, alle badanti chiacchierone che stazionano a grappolo sulle panchine, agli anziani che riempiono il loro tempo con interminabili passeggiate un po’ ovunque, alle mamme distratte nei loro discorsi dai figli dispettosi, ai giovani attratti come per i topolini della favola del Flauto magico da una melodia particolare. Ed è proprio al parco che i due cominciarono a suonare e fu come un vero concerto alla Scala: la gente correva a frotte per ascoltare quel piacevole suono che i tre producevano, applausi scroscianti e complimenti da ogni età della gente del parco… e qualcuno lasciò anche cinque euro.
Ancora oggi, al parco Milano di Rovereto, c’è gente che aspetta la replica di quello spettacolo e ne parla come fosse stato ieri.
Ancora oggi, naturalmente, il duo fa le prove all’aperto cambiando parco e pubblico tutte le volte, creando sempre molto stupore e piacere.
Manuel, Manuel Innocenti è chitarrista
Popo, Francesco Karis è voce, chitarrista e violinista
Il repertorio spazia dalle tradizionali canzoni tzigane – charda – alla gipsy jazz e swing, con qualche brano di musica anni 70.
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