10.2.11

Effetto Godard: comunicato stampa


Effetto Godard
Tutti i venerdì dal 4 al 25 febbraio 2011 - ore 21.00 - ingresso libero
CINEMAFUTURA - Centro Sociale Bruno - Trento – Via Dogana, 1

Vedi il programma

C’è il cinema. Poi c’è: il cinema prima di Godard e il cinema dopo Godard.
La prossima rassegna di cinemafutura propone un ciclo di film in cui vive l’eco innovatore di Jean-Luc Godard (classe 1930), fondatore con F. Truffaut della Nouvelle Vague, la nuova ondata di cineasti francesi che all’inizio defli anni ’60 hanno sfidato l’allora cinema tradizionale di R.Clair, M. Carné, H. G. Clouzot ecc. (come il Neorealismo aveva sfidato negli anni 40 Mattoli, Camerini, ecc), imponendosi sulla scena internazionale con Fino all'ultimo respiro (A bout de souffle), di Jean-Luc Godard, Orso d'Oro per la regia al Festival di Berlino 1960.

Influenzato dai maestri americani (H. Hawks, A.Hitchcock, O. Welles, N. Ray e D. Sirk), Godard ha introdotto innovazioni radicali nei meccanismi della narrazione cinematografica, sconvolgendo le regole esistenti della fotografia e del montaggio, lavorando con budget bassissimi, in pochi giorni di lavorazione e girando spesso tra la gente comune.
Il programma che cinemafutura offre al suo appassionato pubblico e alla scena culturale cittadina si compone di alcune perle davvero rare e preziose.
Tutti i film sono in versione originale con i sottotitoli in italiano. (Cinemafutura è ormai l’unico spazio di cinema a Trento a garantire sempre la proiezione in lingua originale)

Si comincia venerdì 4 febbraio con Fuoco! di Gian Vittorio Baldi, 1968, primo film italiano in 16mm ad avere una distribuzione e ad andare a un festival internazionale come quello di Venezia. Uno dei capolavori dimenticati del cinema italiano, riscoperto a Venezia 2008.
Gian Vittorio Baldi (1930), considerato uno dei migliori documentaristi italiani, è stato, prima che regista, organizzatore e direttore dell'Istituto Italiano del Documentario (I.D.I), docente di storia del cinema all’Università di Bologna, e soprattutto, un produttore visionario capace di produrre capolavori come Trio di Gianfranco Mingozzi (1967), Cronaca di Anna Magdalena Bach di Danièle Huillet e Jean-Marie Straub (1968), Diario di una schizofrenica di Nelo Risi (1968,) che cinemafutura ha proiettato nel ciclo “oltre il 68’, Porcile di Pier Paolo Pasolini (1969), Vento dell'est di Jean-Luc Godard (1969) e Quattro notti di un sognatore di Robert Bresson (1971).
Secondo appuntamento, venerdì 11 febbraio, L'amore è più freddo della morte Liebe ist kälter als der Tod di Rainer Werner Fassbinder, 1969, primo lungometraggio del grande regista tedesco, sconosciuto perfino ai cinefili.
Nella terza serata, venerdì 18 febbraio vedremo Il vergine Le départ di Jerzy Skolimowski, del 1967. Orso d’oro a Berlino, praticamente mai mostrato in Italia se non a Fuori orario e al festival di Torino.
Per la prima volta lo mostriamo con i sottotitoli in italiano creati da Cinemafutura, apposta per l'occasione. Il film è fondamentale per capire la poetica del regista polacco, 72 anni, che è stato uno dei giovani della Nouvelle Vague ed è tuttora in attività: ha trionfato a Venezia 2010 con Essential Killing (Gran premio speciale della giuria e Coppa Volpi al protagonista V. Gallo)
Infine, venerdì 25 febbraio, Il bandito della luce rossa O Bandido da luz vermelha di Rogério Sganzerla, 1969. Un film scioccante, intriso di godardismo, ma senza mai scadere nell’imitazione sterile. Un film imprescindibile, mai uscito in Italia e anche in questo caso l'edizione che mostreremo avrà i sottotitoli tradotti da Cinemafutura.
R. Sganzerla è uno degli esponenti più importanti del Cinema Novo brasiliano (la nouvelle vague del Brasile). Ha molti debiti con il cinema europeo e in particolare quello francese (ancora più in particolare con il Godard di Alphaville)..
Ogni serata verrà aperta dalla proiezione di cortometraggi.
Nell’ordine: Une histoire d'eau di Jean-Luc Godard e François Truffaut; Documentario di R. Sganzerla; Das kleine Chaos di R.W. Fassbinder; Erotyk e Pieniadze albo zycie di J. Skolimowski.
Anche i due cortometraggi giovanili di Skolimowski non sono mai stati mostrati in Italia.

info e contatti:
cinemafutura@gmail.com
pagina facebook “cinemafutura CentroSocialeBrunoTrento”

5 commenti:

Rob ha detto...

Bel programma , forse sarebbe stato
meglio mettere un altro film di Skolimoski perchè 'le depard' è stato passato piu' volte a Fuori Orario ...visto che era dedicato a godard si poteva metterne uno dei suoi meno conosciuti tipo 'week end'
o 'vivre sa vie' ..sara' per un altra volta...
comunque bravi ottima selezione

cinemafutura ha detto...

come puoi vedere non c'e' nulla di godard, se non un corto di 12'..."l'effetto godard'' e' proprio quello di riconoscere le influenze del regista francese su altri autori. Certo è stata una scelta estrema, ma come collettivo cinemafutura ci sentivamo pronti per esplorare terreni di questo tipo e condividerli con tutto il nostro pubblico!
in merito a le depart...be' fuori orario (quanti lo guardano o registrano?)è pur sempre tv...cmq grazie per l'apprezzamento!

cinemafutura ha detto...

in realta' la rassegna non e' dedicata a godard, ma alle influenze godardiane su alcuni autori e in alcuni film...una scelta estrema, ma come collettivo cinemafutura ci sentivamo pronti per proporre un programma di questo tipo e di condividerlo con il nostro pubblico!
quanto a fuori orario...e' pur sempre televisione;-))
cmq grazie per l'apprezzamento!

Rob ha detto...

fuori orario è abbastanza visto e registrato , quanto a le depard sottolineavo il fatto che è il film di skolimowski piu' noto al pubblico italiano (ad esempio i film del suo periodo americano tipo il faro o moonlightning non sono mai riusciuto a vederli nè trovarli)
Quanto al fatto che la selezione fosse ispirata a godard , si l'avevo capito :) ,mi è venuto spontaneo suggerire di proiettarne qualcuno di quelli meno noti .

Quanto a Godard e Fuori Orario proprio un paio di settimane fa hanno trasmesso un tremendo film di Alexander Klughe , godardianissino . Con la tipica durezza e l'ironia crudele che solo un autore tedesco puo' avere.
Vi consiglio il cinema di Alexander Klughe , un cinema politico in maniera piu' diretta rispetto a quello a quello 'lofty'di JL godard

Rob ha detto...

il film di cui parlavo era questo :
http://www.imdb.com/title/tt0060063/

ps:Kluge non 'Klughe'