Appello agli studenti, agli insegnanti, a tutto il mondo della scuola
Ascolta il contributo di Nicola della Rete degli Studenti di Trento
La finanziaria 2007, proposta dal governo di "centrosinistra", è una legge che aspettavamo come una svolta concreta nel modo di gestire i soldi pubblici rispetto a quanto impostoci negli ultimi anni dalla destra berlusconian-fascista.
Questa legge e questo governo invece ci stanno deludendo: gli stessi che fino a pochi mesi fa erano in piazza con noi contro i conflitti in Afghanistan e in Iraq, contro la riforma moratti, contro la precarietà, ora che sono al governo finanziano la guerra, nel gestire la scuola portano avanti le politiche "berlinguer-morattiane" e non danno risposte concrete alla questione della precarietà.
La guerra in Afghanistan si sta dimostrando sempre più per quello che è, cioè una guerra di occupazione, eppure da pochi mesi a questa parte per tanti "centrosinistri" è diventata una guerra "giusta": la scorsa settimana sono morti 85 civili sotto i bombardamenti "giusti" della NATO.
La guerra diventa, con questo governo di paciFINTI, qualcosa di accettabile, su cui è necessario puntare per non rimanere "fuori dal giro": infatti con quello che hanno deciso di spendere per inventarsi un nuovo supercaccia bombardiere si potevano costruire una cosa come 100 (CENTO!) scuole ogni anno.
A proposito di scuola, il Trentino è da alcuni anni la lente di ingrandimento della realtà nazionale: come l'assessore Salvaterra sperava la riforma moratti non è stata abrogata, anzi man mano che entra in vigore ci si inventano nuovi "optional" con cui farla subire a studenti e insegnanti, dai registri elettronici che segnalano a casa TUTTO sullo studente,all'aumentare sproporzionato delle ore di stage. Tutto è in linea con il progetto di destra di una scuola organizzata come un'azienda; tutto è in linea con la "legge-quadro" sulla scuola (che abbiamo sempre criticato) fatta approvare in agosto da Salvaterra.
Il 17 novembre è la giornata mondiale del diritto al sapere, all'istruzione e alla formazione.
Come non abbiamo accettato e ci siamo opposti alle proposte indecenti della allora ministro moratti e della destra, alla corsa assoluta verso la scuola-azienda-privata, ci opponiamo adesso a chi ci vuole prendere in giro per non cambiare niente, a quelli secondo cui, in fondo, le cose vanno bene come stanno.
In questa giornata vogliamo riprendere la parola come studenti, senza delegare le nostre idee a partiti di cui non ci fidiamo più.
Il 17 novembre saremo in piazza contro qualsiasi finanziaria di guerra, contro la devastazione della scuola, perchè siamo studenti!
assemblea organizzativa delle mobilitazioni mercoledì 8 novembre h.16.00 C.S.A. Bruno [piazzale ex Zuffo_autobus NP dalla regione]
venerdì 17 novembre corteo antifinanziaria antisfiga
h.8.15 davanti al Liceo DaVinci, Trento
La finanziaria 2007, proposta dal governo di "centrosinistra", è una legge che aspettavamo come una svolta concreta nel modo di gestire i soldi pubblici rispetto a quanto impostoci negli ultimi anni dalla destra berlusconian-fascista.
Questa legge e questo governo invece ci stanno deludendo: gli stessi che fino a pochi mesi fa erano in piazza con noi contro i conflitti in Afghanistan e in Iraq, contro la riforma moratti, contro la precarietà, ora che sono al governo finanziano la guerra, nel gestire la scuola portano avanti le politiche "berlinguer-morattiane" e non danno risposte concrete alla questione della precarietà.
La guerra in Afghanistan si sta dimostrando sempre più per quello che è, cioè una guerra di occupazione, eppure da pochi mesi a questa parte per tanti "centrosinistri" è diventata una guerra "giusta": la scorsa settimana sono morti 85 civili sotto i bombardamenti "giusti" della NATO.
La guerra diventa, con questo governo di paciFINTI, qualcosa di accettabile, su cui è necessario puntare per non rimanere "fuori dal giro": infatti con quello che hanno deciso di spendere per inventarsi un nuovo supercaccia bombardiere si potevano costruire una cosa come 100 (CENTO!) scuole ogni anno.
A proposito di scuola, il Trentino è da alcuni anni la lente di ingrandimento della realtà nazionale: come l'assessore Salvaterra sperava la riforma moratti non è stata abrogata, anzi man mano che entra in vigore ci si inventano nuovi "optional" con cui farla subire a studenti e insegnanti, dai registri elettronici che segnalano a casa TUTTO sullo studente,all'aumentare sproporzionato delle ore di stage. Tutto è in linea con il progetto di destra di una scuola organizzata come un'azienda; tutto è in linea con la "legge-quadro" sulla scuola (che abbiamo sempre criticato) fatta approvare in agosto da Salvaterra.
Il 17 novembre è la giornata mondiale del diritto al sapere, all'istruzione e alla formazione.
Come non abbiamo accettato e ci siamo opposti alle proposte indecenti della allora ministro moratti e della destra, alla corsa assoluta verso la scuola-azienda-privata, ci opponiamo adesso a chi ci vuole prendere in giro per non cambiare niente, a quelli secondo cui, in fondo, le cose vanno bene come stanno.
In questa giornata vogliamo riprendere la parola come studenti, senza delegare le nostre idee a partiti di cui non ci fidiamo più.
Il 17 novembre saremo in piazza contro qualsiasi finanziaria di guerra, contro la devastazione della scuola, perchè siamo studenti!
assemblea organizzativa delle mobilitazioni mercoledì 8 novembre h.16.00 C.S.A. Bruno [piazzale ex Zuffo_autobus NP dalla regione]
Student's party Drum'n Bass verso lo sciopero generalizzato
sabato 11 novembre dalle 21.00 C.S.A. Bruno
sabato 11 novembre dalle 21.00 C.S.A. Bruno
venerdì 17 novembre corteo antifinanziaria antisfiga
h.8.15 davanti al Liceo DaVinci, Trento
GENERALIZZIAMO LO SCIOPERO CONTRO LA GUERRA
RIPRENDIAMOCI IN MANO LE SORTI DELLA SCUOLA
ReteStudenti_Trento
Rete degli Studenti Ribelli
x info
studenti_trento@yahoo.it
globalproject.info
Speciale verso il 17 novembre:
Il 17 Novembre sciopero generale contro il governo Prodi e la finanziaria di precarietà e guerra
Appello degli studenti medi alla generalizzazione dello sciopero della scuola del 17 Novembre
Riflessioni verso lo sciopero generalizzato del 17 Novembre
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