Considerati gli attacchi brutali di questi giorni subiti dai valsusini, aderiamo all'appello alla manifestazione nazionale indetta per questa domenica a Chiomonte. E dal momento che sulla valle dell'Adige pende la minaccia della realizzazione nel corso dei prossimi anni di un progetto di ferrovia ad alta velocità devastante almeno quanto quello progettato in Val di Susa, pensiamo che come trentini sia importante portare la nostra solidarietà attiva a quella popolazione resistente oggi sotto attacco.
Invitiamo chiunque fosse interessato a contattarci alla mail csabruno@gmail.com oppure telefonicamente al 3461400710 (Franscesca).
Nonostante i tentativi di politici rancorosi di farlo chiudere, lo Spaccio Autogestito Solidale del Centro Sociale Bruno vi aspetta ancora numerosi per sabato 18 giugno e sabato 25 giugno dalle 9 alle 13!
In luglio ed agosto ci prendiamo un riposo estivo per goderci in lentezza la pace delle montagne che ci circondano, e l'acqua trasparente dei laghi e del mare.
Il gruppo d'acquisto popolare rimane però vivo vivissimo per tutta l'estate, aperto alle proposte di tutti, che siano gite alla scoperta di contadini nascosti per le montagne, a caccia di fiori ed erbe selvatiche, laboratori di autoproduzione con i frutti dell'estate, nuovi prodotti da provare, fagiolini appena raccolti, ribes mirtilli e lamponi profumati....
da globalproject.info segui la diretta da Roma a Trento ore 19 in piazza Duomo a festeggiare Considerazioni a caldo sulla vittoria dei quattro referendum 13 / 6 / 2011
E’ fatta. Con un risultato straordinario il quorum è raggiunto e superato.
Se ne erano già accorti a metà mattina i mercati finanziari: Piazza Affari, la borsa valori di Milano, aveva registrato un pesante calo dei titoli delle multiutility quotate, quelle che avevano scommesso sulla privatizzazione della gestione del servizio idrico, e un crollo azionario delle imprese legate al ciclo delle tecnologie atomiche.
Apertura centro sociale ore 19 - Inizio concerti ore 21 contributo alla serata 6 euro //// 10 euro assieme alla serata di sabato 11
cucina attiva all'interno del festival sabato e domenica sera
Gli Assalti Frontali sono una delle formazioni più longeve e militanti del panorama hip-hop italiano. Basti dire che “Profondo rosso” è il il loro ottavo album e che ancora oggi Militant A e soci suonano e si confrontano con i sound system più underground della Capitale, tenendo serate in ex concessionarie o ex salumifici o nei più “classici” centri sociali occupati. Il nuovo disco è profondamente politico, un’invettiva contro la precarietà, il consumismo sfrenato e la schiavitù che lega alle banche ed ai Potenti. “Spugne”, ad esempio, è un elogio alla lotta di classe, mentre “Mamy” è ispirata alla storia della migrante Mabruka Mimuni, suicida nel maggio del 2009 dentro il Cie di Ponte Galeria; lo stesso tema ricorre nella attualissima “Lampedusa lo sa” (brano in realtà scritto all’indomani della tragedia del Mercantile Pinar nel 2009); “Sono cool questi Rom” è invece incentrata sui bambini Rom, costretti a vivere in condizioni disagiate, ma capaci sempre di avere un sorriso sulle labbra.
E ancora “La canzone dell’orso Bruno”, ispirata alla storia dell’orso che appassionò nell’estate del 2006 tutti i media europei (l’animale dal Trentino sconfinò in Germania e, dopo un lungo inseguimento, venne abbattuto, nonostante le proteste). Da segnalare la presenza come ospiti di Inoki e Esa nel brano “Banditi nella sala”. Il disco è stato prodotto musicalmente da Bonnot e spazia dal rap delle origini a sonorità elettroniche, passando anche per ballate acustiche.
Al Cso Bruno gli Assalti Frontali presenteranno il loro nuovo tuor assieme a Inoki:
"nel 2010 Inoki ha collaborato con numerosi artisti tra i quali Siamesi Brothers e Mic Meskin. Il pezzo con i Mic Meskin "Bolo Giants" ha avuto un discreto successo entrando in rotazione su Deejay Tv, Inoki ha annunciato che nel mese di aprile 2011 uscirà "Flusso di coscienza" album indipendente che comprende tracce già rese note negli anni dal MC. Sempre durante il 2011 partecipa all'album e al tour degli Assalti Frontali "Profondo Rosso" e poco dopo annuncia l'uscita di Flusso Di Coscienza - Street Album Pirata preceduto dell'anteprima "Senti Lei", un album quasi totalmente su basi americane totalmente autoprodotto e ditribuito nelle serate."
Ad aprire la serata tre gruppi: i trentini THA BLOCK e ALIENATION e la crew alessandrinaCROSSWAY SQUAD.
Apertura centro sociale ore 19 - Inizio concerti ore 21 contributo alla serata 6 euro //// 10 euro assieme alla serata di domenica 12
cucina attiva all'interno del festival sabato e domenica sera
BoomDaBash vede la luce nel lontano 2002 come un classico jamaican sound system, fondato e messo al mondo da Blazon, attuale dj, sound engineer e produttore del quartetto. Gli anni di gavetta ben presto portano il gruppo alla consapevolezza del possesso di un enorme potenziale che, forse, sarebbe potuto essere sfruttato meglio ed in maniera piu' incisiva. Lentamente BoomDaBash muta, cambia progressivamente i connotati, percorrendo un sentiero di evoluzione artistica che lo guidano verso la realizzazione del primo lavoro ufficiale, "UNO" (2008 ELIANTO EDIZIONI). Del sound system ormai c'e' rimasto ben poco e dopo l'incontro con Treble (ex Sud Sound System), BoomDaBash diventa un gruppo musicale a tutti gli effetti. Blazon, Biggie Bash e Paya' ( i due cantanti) e Mr ketra, talentuoso beatmaker abruzzese iniziano la loro avventura nella reggae music, adesso attivamente e con maggiore coscenza. Il disco d'esordio riscuote un feedback tanto enorme quanto inaspettato, per certi aspetti. Cio' che colpisce e' la freschezza dello stile, il modo innovativo di guardare al reggae, le produzioni ricercate e la scelta di usare contemporaneamente due lingue, il patois jamaicano ed il dialetto salentino, per esprimersi e comunicare. Tutto questo fa dei 4 ragazzi del sud una delle piu' solide e apprezzate realta' della penisola. Dalla prima fortunata uscita la formazione condivide il palco con alcuni tra i piu' rinomati Big del panorama italiano ed internazionale (Gentleman, Shaggy, Beenie man, Nas, Casino Royale, Alborosie, Junior Reid, Michael Rose, Julian Marley e molti altri) presenziando i piu' grossi festival del genere e non. Durante gli anni chi ha conosciuto BoomDaBash ne apprezza la duttilita' musicale, l'attenzione verso il sociale e la capacita' di innovarsi e rinnovarsi. Adesso, l'attesa piu' grande e' l'uscita del secondo lavoro della crew, "Mad(e) in Italy", anticipato dalla hit track "Murder" che al meglio fa manifesto di cosa ci si dovra' aspettare dalle 12 tracce contenute nel nuovo disco. Musica, passione, costanza e sudore. Ovviamente, tutto rigorosamente MADE IN ITALY.
Nella primavera 2009 nascono i Rebel Wave, scaturiti dalla fusione del trio dancehall Banana Tribe Pawa con la giovial formazione musicale sviluppata sull'asse Noriglio-Toldi: i Long Handeled Scrubbing Brush Band. Dopo poco più di un mese dall'inizio degli incontri nella sala prove "Casadiamededelmastalot" la crew si esibisce per la prima volta alla "Festa dell'artista trentino" nel luglio dello stesso anno, riscuotendo buon consenso tra gli addetti ai lavori (?). In seguito inizia una fortunata trafila di uscite che vede la band impegnata a dividere il palco con importanti artisti, emergenti e non, tra cui: Babamandub, Too Much Bunnies, Sabung, Neurotica, Anansi & The Buffalo Soldiers, Bang Bass, Nord Sound, MindFu, Babaman. A breve è prevista la realizzazione del primo demo dei Rebels. Stay tuned, stay rebel! Membri: Denis "el Bugu" (Voce) Ciopi "The Pretty Princess" (Voce) Ame "The Masterpiece" (Tastiere) Umbi "Il Simpatico" (Chitarra) Mich "Lookingforpotatoes" (Batteria) Endi "Sburrino, Sburro, Burro, Sbudino, Sbudo ecc. (basso)
Il Tarant attack nasce nel 2001 da un idea di Andra selecta (già appassionato e collezionista di dischi dal 1996) insieme a Sergent Dalo e Mr Frank. A causa di problemi lavorativi quest´ultimi due abbandonarono il sound e nel 2002 c´è la fusione con la Cheval sound machine (Sugar mino and Cheval operativi anche loro da anni). Il sound ha come scopo principale la diffusione di reggae vibes, cercando sempre nelle danz di proporre selezioni accurate per far divertire la massive; ecco perché la ricerca dei 45giri e la realizzazione dei dubplate è molto accurata! Tante sono state le collaborazioni ed i progetti realizzati da solo o con i vari sound e singers della penisola es. high grade sound e vari artisti jamaicani (Freddie Mcgregor ,Dally Ranks,Chino, Chuck Fender), Boomdabash (Bams - Brindisi arte musica e spettacolo), Sisma sound, Fido guido, Zakalicious, Kianka town & Mama marjas, Anansi, Pep M.A.G, Ciccioman ,Humany roots, Raggae meridional crew, e tanti altri sound big up!!! Vincitore nel 2003 al Tnt di Perugia e nel 2005 del South clash a Bari. Il tarant attack propone una trasmissione radio,babylon by bass, in onda ogni giovedi sulle frequenze di radio popolare salento(popolare network) dalle ore 21.00 alle 23.00 sui 107.3.trasmissione ascoltabile anche nelle zone di Lecce e provincia 95.100 ed in rete sul sito www.radiopopolaresalento.it.... www.myspace.com/tarantattacksound (visionare anche www.tarantomassive.com ) ...peace and love!
Festival Indipendenza e libertà 6 | 9 | 10 | 11 | 12 giugno
Giovedì 9 giugno ore 21
ingresso 1 euro può bastare
Cinemafutura & Enolibreria da Jurka presentano:
Perle di cinema muto:
Cortometraggi rimusicati da CONTROFASE
Una selezione di cortometraggi scelti dal collettivo Cinemafutura verrà musicato dal vivo dal gruppo musicale dei Controfase
Dalle 19 all'Enolibreria da Jurka: aperitivo a km0 con prodotti genuini e clandestini del nostro territorio.
Il gruppo Controfase
Barbara Schindler > arpa
Andrea Beggio > elettronica, live electronics, basso
Emanuele Zottino > glockenspiel, chitarra elettrica, basso, tape recorder, delay, oggetti sonori
Pietro Frigato > voce recitante
Marco Ober > regia del suono
Il gruppo nasce nel 2004 da un progetto di Emanuele Zottino e Andrea Beggio dedicato a un repertorio per pianoforte e live electronics..
I componenti di Controfase hanno esperienze in generi che vanno dal rock alla sperimentazione, dall’improvvisazione collettiva alla musica hardcore, avendo fondato e fatto parte di gruppi come Croma, Khalmo, Antisonic e Psicopolizia. Hanno partecipato a diversi festival tra i quali Staub und Kratzer di Düsseldorf e Undefined di Merano, e hanno prodotto i cd Abstract, Notturno, Piano and electronics e Controfase. Hanno composto musiche per documentari, cortometraggi, sigle e audioracconti, tra cui Il rumore del cuore di Edgar Allan Poe pubblicato da FullColorSounds e L’Espresso Audiolibri. Le musiche di Controfase sono state più volte diffuse su Radio3RAI di Bolzano, RAI Sender Bozen e Radio3RAI nazionale alla trasmissione Battiti.
Sulla pagina web www.controfase.it sono disponibili 141 minuti della loro musica.
[...] Il festival di inizio giugno ha la piccola ambizione di far emergere quella nuova narrazione, quel protagonismo non solo generazionale che in quest’ultimo anno abbiamo respirato anche in Trentino. Ha la volontà di mettere al centro dell’attenzione la costruzione politica del comune e condividerla con coloro che lo vogliono attraversare. Un festival che si propone come molte cose insieme: l’espressione di una comunità sociale e politica che non ha mai smesso di sognare un mondo diverso e più giusto, ma anche uno spazio pubblico da poter vivere sia per l’assemblea del lunedì che per le serate di musica e cultura.
Un laboratorio di vera cooperazione per creare delle brecce che diano respiro a un tessuto sociale che rischia di infeltrirsi: la scelta quindi del venerdì di uscire dalle mura del Bruno, per proporre a tutti e tutte una Pink Parade durante la quale ricordare l’importanza degli spazi sociali e costruire una scia di energia e potenza capace di rompere l’apatia trentina. Un linguaggio differente con la volontà di comunicare che per uscire dalla crisi non serve qualche spicciolo dato a pioggia, ma occorre rimettere in discussione l’intera società e i suoi rapporti consolidati di comando. Per far questo sappiamo già di non bastarci!
lunedì 6 ore 20.30 - CSO Bruno
Assemblea cittadina: Spazi sociali e pratiche del comune
Costruire alternativa e indipendenza dal basso
giovedì 9 ore 21 - CSO Bruno
Perle di cinema muto
Selezione di cortometraggi rimusicati da Controfase: emozioni visive, emozioni sonore!
venerdì 10 ore 19 - Trento
Pink parade - Reclaim the space, reclaim the city!
Tra i tanti effetti collaterali che la crisi sta producendo in Trentino, alcuni elementi da non sottovalutare sono la sempre più diffusa assoggettazione alla governance locale e la percezione che, se fino a pochi anni fa qualcosa poteva svincolare dalla presa del potere politico-economico, oggi la cooptazione è un processo al quale la società trentina nel suo insieme fa sempre più fatica a sottrarsi. Soprattutto nei mondi della cooperazione, in quelli sociali e culturali, la necessità di navigare in acque calme e avere la sicurezza di un finanziamento della PAT significa sopravvivenza. Ne deriva un sistema di dipendenza con contraddizioni lampanti: la perdita di voce critica nei confronti del potere viene accompagnata dalla perdita di quella libertà e spinta innovativa che ogni esperienza che si forma genuinamente dal basso ha nei suoi geni. E se anche le briglie dell’istituzione non sono così strette da imporre la censura, il rischio è che entri in gioco, per timore di perdere il patrocinio, un meccanismo perverso di autocensura.
C’è insomma nell’aria una sindrome da “governo amico” e nei forzati processi di istituzionalizzazione i linguaggi e le pratiche si svuotano della loro potenza per renderli successivamente docili e controllabili.
Siamo alla gara dei paradossi: sono stati ingaggiati al Festival dell’Economia i più costosi economisti per sentirci dire che bisogna ritornare al capitalismo quando la crisi è stata prodotta dalle banche e dalla finanza mondiale; si susseguono Forum, Marce e giornate per la Pace, in cui le istituzioni decantano le doti di Trento quale oasi di pace, mentre si strizza l'occhiolino a Finmeccanica e le banche armate e coi soldi pubblici si costruiscono basi militari; nel piano anticrisi approvato i soldi invece di andare ai precari vengono regalati alle imprese (che poi chiudono) e ai soliti speculatori del mattone. A Rovereto, una città con due inceneritori industriali, senza un piano rifiuti degno di questo nome e con dati preoccupanti dei medici sull’elevato tasso di diossine presenti nel latte materno, tra pochi giorni si terrà una notte verde a emissioni zero. Verrebbe da sorridere se non fosse tragico pensare che si parla di impatto zero quando la cattiva politica è la diretta responsabile delle nocività ambientali come i 70 km, solo in Trentino, di nuove gallerie chiamate TAV o l’inceneritore a Ischia Podetti. E se pensiamo al funzionamento dei tre principali sindacati, a parte una piccola schiera di sindacalisti tenaci, non è azzardato e fazioso pensare che siano paragonabili né più né meno a un ufficio pubblico esternalizzato, dove si trovano solo quei servizi fiscali che danno accesso agli ammortizzatori sociali.
Costruire alternativa dal basso
La compattezza e le ampie ali protettive della governance locale necessitano quindi di far vivere appieno le esperienze politiche e sociali che nascono dal basso dentro i percorsi della libertà e della indipendenza. Nel vivere in questa crisi facciamo appello a tutte le soggettività per affermare che c’è la necessità di costruire reti di lotta alternative a questo stato di cose, che è possibile rompere il classico rapporto tra lotte e sviluppo: quello di cui abbiamo bisogno non è avere più sviluppo, ma averne meno e di diverso tipo.
L’indipendenza quindi non assume solo caratteristiche di alterità al potere, ma diventa un concetto con il quale decliniamo quotidianamente la nostra azione su nuove pratiche di vita, da forme autogestite di produzione di energia e alimenti, alla costruzione collettiva di forme artistiche, culturali e di comunicazione, dalla ridistribuzione della ricchezza alla riappropriazione del reddito.
Indipendenza e autonomia dunque come modalità con le quali praticare il comune e non come pensiero per creare nuovi confini blindati o piccole patrie. E attraverso la ricerca di percorsi reali di liberazione dal controllo sociale, dall’omofobia, dal razzismo e dai fascismi, riprendersi nel concreto la parola libertà troppe volte abusata e svilita da partiti e da coloro che ne fanno l’ennesima ideologia.
Il festival di inizio giugno ha la piccola ambizione di far emergere quella nuova narrazione, quel protagonismo non solo generazionale che in quest’ultimo anno abbiamo respirato anche in Trentino. Ha la volontà di mettere al centro dell’attenzione la costruzione politica del comune e condividerla con coloro che lo vogliono attraversare. Un festival che si propone come molte cose insieme: l’espressione di una comunità sociale e politica che non ha mai smesso di sognare un mondo diverso e più giusto, ma anche uno spazio pubblico da poter vivere sia per l’assemblea del lunedì che per le serate di musica e cultura.
Un laboratorio di vera cooperazione per creare delle brecce che diano respiro a un tessuto sociale che rischia di infeltrirsi: la scelta quindi del venerdì di uscire dalle mura del Bruno, per proporre a tutti e tutte una Pink Parade durante la quale ricordare l’importanza degli spazi sociali e costruire una scia di energia e potenza capace di rompere l’apatia trentina. Un linguaggio differente con la volontà di comunicare che per uscire dalla crisi non serve qualche spicciolo dato a pioggia, ma occorre rimettere in discussione l’intera società e i suoi rapporti consolidati di comando.