Ultima concerto live dell'anno!
Babamandub
www.myspace.com/babamandub
www.babamandub.com
TarantAttack
www.myspace.com/tarantattacksound
Apertura ore 20.30
Inizio: ore 22.00
Entry: 3 euro - prima delle 21.30 la metà
Siamo stanchi delle solite frittate rock italiane, stanchi dello sciatteria culturale che ci propinano le grandi case discografiche, stanchi di tutte le canzoncine che ascoltiamo in radio o "vediamo" in televisione, che durano sempre e soltanto l'arco di una stagione e poi -grazie a dio- non se ne sente più parlare.
ILTEATRO DEGLI ORRORI ha un ambizione più grande. Un quartetto rock bello classico, con una gran voglia di suonare della musica potente ma intrigante, violenta ma dai contenuti romantici, ignorante ma colta, un occhio ai Melvins ed uno a Dylan, un po' Birthday Party e un po' progressive.
Vi sembra poco? O è forse troppo? Ascoltare per credere.
Il Teatro Degli Orrori, il cui nome vorrebbe ispirarsi al Teatro delle Crudeltà di Artodiana memoria (e che per pudore, con questo non coincide), nasce all'inizio del 2005. L'idea di fare un gruppo nuovo di zecca fu inizialmente di Pierpaolo (voce e basso di One Dimensional Man), Gionata (voce e chitarra di Super Elastic Bubble Plastic) e Francesco (dall'estate 2005 alla batteria di One Dimensional Man), che dopo un periodo di prove in tre, decidono di chiedere a Giulio (ex chitarrista di One Dimensional Man) di unirsi alla formazione in qualità di bassista. E' solo a questo punto che la band decide di lavorare assiduamente e di darsi l' obiettivo di realizzare un disco; ma gli impegni di tutti nei confronti del proprio lavoro e dei rispettivi gruppi, rende il percorso di scrittura del nuovo repertorio, lento ed accidentato. E' infatti solo dopo ben due anni di prove, che Il Teatro Degli Orrori entra in studio di registrazione e realizza il suo primo album, "Dell' Impero Delle Tenebre".
Registrato e mixato dallo stesso Giulio al Blocco A di Padova e al Natural Head Quarter di Ferrara nei mesi di Novembre/Dicembre 2006 e Gennaio 2007, il disco esce il 6 Aprile per l'editore Tempesta e viene distribuito da Venus. 12 tracce di rock moderno ed alternativo, con un occhio agli amori di sempre -Scratch Acid, Jesus Lizard, Birthday Party- l'altro alla tradizione cantautorale italiana, fanno di questo disco qualcosa di inedito: asprezze e dissonanze accompagnate da un cantato in italiano che aspira a possedere una poetica propria. Musica non per i piedi. Musica per il cervello.
"Ecco l'angoscia umana in cui lo spettatore dovrà trovarsi uscendo dal nostro teatro. Egli sarà scosso e sconvolto dal dinamismo interno dello spettacolo che si svolgerà sotto i suoi occhi. E tale dinamismo sarà in diretta relazione con le angosce e le preoccupazioni di tutta la sua vita. Tale è la fatalità che noi evochiamo, e lo spettacolo sarà questa stessa fatalità. L'illusione che cerchiamo di suscitare non si fonderà sulla maggiore o minore verosimiglianza dell'azione, ma sulla forza comunicativa e la realtà di questa azione.
Ogni spettacolo diventerà in questo modo una sorta di avvenimento. Bisogna che lo spettatore abbia la sensazione che davanti a lui si rappresenta una scena della sua stessa esistenza, una scena veramente capitale. Chiediamo insomma al nostro pubblico un'adesione intima e profonda. La discrezione non fa per noi. Ad ogni allestimento di spettacolo è per noi in gioco una partita grave. Se non saremo decisi a portare fino alle ultime conseguenze i nostri principi, penseremo che non varrà la pena di giocare la partita. Lo spettatore che viene da noi saprà di venire a sottoporsi ad una vera e propria operazione, dove non solo è in gioco il suo spirito, ma i suoi sensi e la sua carne. Se non fossimo persuasi di colpirlo il più gravemente possibile, ci riterremmo impari al nostro compito più assoluto.
"EGLI DEVE ESSERE BEN CONVINTO CHE SIAMO CAPACI DI FARLO GRIDARE".
Antonin Artaud, "Il teatro e il suo doppio", Einaudi PBE 1978, p.ne 8/9.
Come presentare un libro sull’underground trentino?
Semplice: senza tante parole, ma con tanta musica.
Torna BastaRockTour, un viaggio attraverso i locali trentini per presentare BastaRock. L’underground dei Bastard Sons of Dioniso, il libro di Dalia Macii e Oscar de Bertoldi (Egon edizioni) che racconta con parole e immagini la vita dei rocker nostrani.
Il tour, iniziato la notte di halloween alla Sonà di Pietramurata, continua sabato 12 dicembre al Centro Sociale Bruno.
La serata comincerà alle 21.30 con la presentazione del libro alla presenza degli autori e dei musicisti, veri protagonisti della pubblicazione.
A seguire la proiezione dei videoclip de
Di colore tendente al rosso e dal sapore melodioso, a tratti delicato ma al contempo inquieto ed aggressivo tipico del rock invecchiato in barriques di rovere. Gli Animavana, In constante ricerca con la tendeza allo sviluppo di note aromatiche a 360°. Da gustare in compagnia. Può provocare allucinazioni.
Gli An Under Motion sono un quartetto che non si propone un vero e proprio genere musicale ma ciò che nasce nell'umida cantina in via della circonvallazione ad Arco per ora si rifà al rock progressive anni 70 ma con influenze più recenti, dai Muse ai Radiohead al pop più leggero. Dicono in vero di essere in 5. Quinto componente e di vitale importanza, al synth nucleare analogico è Anatolji Diatlov, musicista eclettico. Personaggio che vanta una secolare esperienza su palchi di tutto il globo. Alquanto insolito ma decisamente affascinanante. Vedere per credere.
I Sabung sono una delle più promettenti rock band trentine. Cervano la propria identità artistica miscelando le loro differenze musicali ed il risultato è una rivisitazione del rock dei primi anni '90 con liriche attente a far riflettere chi ascolta.
Il tour proseguirà fino ad aprile con un paio di concerti al mese. Il prossimo appuntamento è per il 19 dicembre al Pub Goldfinger con Attrito e Philosophy of Watermelon.
Prendi un musicista che un giorno inizia a girovagare per la sua provincia, il Trentino, in compagnia di una giovane antropologa. Si sono messi in testa il pallino di fare il ritratto di una scena musicale che sembrava destinata a rimanere ai margini e che invece, d’un tratto, si ritrova sotto ai riflettori di mezza Italia grazie a un gruppo che si chiama The Bastard Sons of Dioniso. Il musicista e l’antropologa sono tipi originali, vogliono fare un libro mai visto, niente sociologia sui giovani e blablabla, vanno direttamente dai gruppi, nelle sale prove, nei locali, ascoltano la loro musica e le loro parole, raccolgono locandine, calendari, fotografie. Ne nasce un libro che si chiama provocatoriamente BastaRock ma che invece è un sincero omaggio al fare musica: racconta dall’interno quella scena musicale che ha visto crescere i Bastard sons of Dioniso insieme ai numerosi compagni di strada, tra scantinati ammuffiti, notti insonni, bizzarrie e cavalcate on the road. Il musicista si chiama Oscar de Bertoldi, l’antropologa è Dalia Macii, il libro è Bastarock. L’underground dei Bastard sons of Dioniso.
A 20 anni dalla caduta del muro di Berlino, questo è il primo libro italiano che ricostruisce, con documenti di prima mano e dando voce agli stessi protagonisti, l'appassionante storia dei movimento pacifisti e nonviolenti, cresciuti nelle Chiese evangeliche della Germania comunista, e il cui centro era Lipsia, che furono determinanti con le loro manifestazioni, diventate poi imponenti, nella caduta del Muro senza spargimento di sangue.
Tra repressione e conformismo, ambiguità e solitari atti di coraggio, questo libro accompagna il germogliare e il crescere della rivoluzione anti-regime sin dai primi volantini di protesta contro i sovietici negli anni Cinquanta e lungo una miriade di piccoli grandi gesti che costellano i quarant'anni di esistenza della Germania comunista.
Con una postfazione di Gian Enrico Rusconi.
Il Sole24ore, domenica 6 settembre 2009
Rai Radio Uno, trasmissione Nudo e Crudo del 15 settembre 2009
L'Eco di Bergamo, 8 ottobre 2009
Avvenire, sabato 10 ottobre 2009
Presentazione 16 ottobre 2009, Trento
Giornale di Brescia, venerdì 9 ottobre 2009
Si è diplomata in inglese e tedesco alla Scuola superiore per interpreti e traduttori dell'università di Trieste e si è laureata in Scienze politiche a Firenze. Giornalista free-lance, traduttrice, scrittrice, ha lavorato per il quotidiano l'Adige e la Rai. Nel 2003 ha ideato e diretto il documentario Un rabbino per la pace trasmesso su RaiTre. Ha pubblicato per Il Margine Willi Graf. Con la Rosa Bianca contro Hitler (2008) e ha tradotto e curato Carl Dallago Il grande Segantini. Scritti scelti (2008).