Questo pomeriggio alcune decine di militanti del CSA Bruno di Trento, del CSA BLitz di Belluno e del Metropolis Cafè di Verona, si sono dati appuntamento a Rovereto. Dopo il 3 giugno e la contestazione a Romano Prodi assieme al Presidio Permanente No Dal Molin una nuova giornata di mobilitazione contro la guerra globale permanente e le servitù militari.
Per l’intero pomeriggio sono stati occupati gli uffici dell’Agenzia per lo Sviluppo, ente della Provincia Autonoma di Trento, che parteciperà al finanziamento di un nuovo progetto imprenditoriale che punta alla costruzione di nuove piste e nuovi alberghi in Tesino. Il finanziamento corrisponde al 48% dell’intero investimento ed è quantificato in 37,7 milioni di euro.
Tesinogroup 2847, gruppo promotore del progetto, ha intenzione di concludere una convenzione pluriennale con le basi militari americane del Nord-Est per portare in Trentino i soldati USA in vacanza. Tra queste Aviano, la base Ederle e il Dal Molin.
Contro la costruzione di nuove basi di guerra e contro chi conduce speculazione sulla guerra e le sue infrastrutture sul territorio i Centri Sociali e gli spazi autogestiti hanno voluto esprimere la loro contrarietà.
Lo hanno fatto denunciando l’investimento di denaro pubblico per finanziare progetti che si pongono in diretto collegamento con le logiche della guerra globale permanente e con l’indotto prodotto da essa.
Lo hanno fatto diffidando TesinoGroup 2847 dal firmare la convenzione con l’esercito americano e proponendo forme di boicottaggio contro la catena Eurobrico - di proprietà degli stessi imprenditori - se ciò dovesse avvenire.
Per tutto il tempo dell’occupazione si sono succeduti incontri con dirigenti degli uffici provinciali per ottenere un incontro con il Presidente della Provincia Dellai così da spiegare le motivazioni della protesta. La nostra intenzione era quella di consegnare in mano a esponenti della Giunta provinciale il documento di diffida.
La politica ha risposto con il silenzio e ha evitato di mostrarsi e di incontrarci. Dellai come ha fatto Prodi anche a Trento, ha preferito non parlare con chi contesta il Dal Molin.
Dopo quattro ore di occupazione, impiegate nel comunicare con l’esterno, abbiamo deciso di uscire dall’edificio con l’obbiettivo di raggiungere nei giorni i centri della politica trentina: il palazzo della Giunta Provinciale. Cercheremo in tutti i modi di raggiungere Dellai con il documento della nostra diffida, perchè sia chiaro che se non verrà modifcata la delibera di finanziamento alla Tesinogroup 2847 sarà considerato comlpice della costruzione della Base Dal Molin. Con tutte le sue conseguenze!
Per l’intero pomeriggio sono stati occupati gli uffici dell’Agenzia per lo Sviluppo, ente della Provincia Autonoma di Trento, che parteciperà al finanziamento di un nuovo progetto imprenditoriale che punta alla costruzione di nuove piste e nuovi alberghi in Tesino. Il finanziamento corrisponde al 48% dell’intero investimento ed è quantificato in 37,7 milioni di euro.
Tesinogroup 2847, gruppo promotore del progetto, ha intenzione di concludere una convenzione pluriennale con le basi militari americane del Nord-Est per portare in Trentino i soldati USA in vacanza. Tra queste Aviano, la base Ederle e il Dal Molin.
Contro la costruzione di nuove basi di guerra e contro chi conduce speculazione sulla guerra e le sue infrastrutture sul territorio i Centri Sociali e gli spazi autogestiti hanno voluto esprimere la loro contrarietà.
Lo hanno fatto denunciando l’investimento di denaro pubblico per finanziare progetti che si pongono in diretto collegamento con le logiche della guerra globale permanente e con l’indotto prodotto da essa.
Lo hanno fatto diffidando TesinoGroup 2847 dal firmare la convenzione con l’esercito americano e proponendo forme di boicottaggio contro la catena Eurobrico - di proprietà degli stessi imprenditori - se ciò dovesse avvenire.
Per tutto il tempo dell’occupazione si sono succeduti incontri con dirigenti degli uffici provinciali per ottenere un incontro con il Presidente della Provincia Dellai così da spiegare le motivazioni della protesta. La nostra intenzione era quella di consegnare in mano a esponenti della Giunta provinciale il documento di diffida.
La politica ha risposto con il silenzio e ha evitato di mostrarsi e di incontrarci. Dellai come ha fatto Prodi anche a Trento, ha preferito non parlare con chi contesta il Dal Molin.
Dopo quattro ore di occupazione, impiegate nel comunicare con l’esterno, abbiamo deciso di uscire dall’edificio con l’obbiettivo di raggiungere nei giorni i centri della politica trentina: il palazzo della Giunta Provinciale. Cercheremo in tutti i modi di raggiungere Dellai con il documento della nostra diffida, perchè sia chiaro che se non verrà modifcata la delibera di finanziamento alla Tesinogroup 2847 sarà considerato comlpice della costruzione della Base Dal Molin. Con tutte le sue conseguenze!
Ribellarsi alla guerra è giusto.
No Dal Molin!
Leggi il documento consegnato all’Agenzia per lo Sviluppo
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Rassegna stampa:
Soldati USA in Tesino/1
Soldati USA in Tesino/2
Rassegna stampa locale:
l’Adige del 27\06
il Trentino del 27\06
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