28.6.07
26.6.07
Contro il turismo militare occupata l’Agenzia per lo Sviluppo
Per l’intero pomeriggio sono stati occupati gli uffici dell’Agenzia per lo Sviluppo, ente della Provincia Autonoma di Trento, che parteciperà al finanziamento di un nuovo progetto imprenditoriale che punta alla costruzione di nuove piste e nuovi alberghi in Tesino. Il finanziamento corrisponde al 48% dell’intero investimento ed è quantificato in 37,7 milioni di euro.
Tesinogroup 2847, gruppo promotore del progetto, ha intenzione di concludere una convenzione pluriennale con le basi militari americane del Nord-Est per portare in Trentino i soldati USA in vacanza. Tra queste Aviano, la base Ederle e il Dal Molin.
Contro la costruzione di nuove basi di guerra e contro chi conduce speculazione sulla guerra e le sue infrastrutture sul territorio i Centri Sociali e gli spazi autogestiti hanno voluto esprimere la loro contrarietà.
Lo hanno fatto denunciando l’investimento di denaro pubblico per finanziare progetti che si pongono in diretto collegamento con le logiche della guerra globale permanente e con l’indotto prodotto da essa.
Lo hanno fatto diffidando TesinoGroup 2847 dal firmare la convenzione con l’esercito americano e proponendo forme di boicottaggio contro la catena Eurobrico - di proprietà degli stessi imprenditori - se ciò dovesse avvenire.
Per tutto il tempo dell’occupazione si sono succeduti incontri con dirigenti degli uffici provinciali per ottenere un incontro con il Presidente della Provincia Dellai così da spiegare le motivazioni della protesta. La nostra intenzione era quella di consegnare in mano a esponenti della Giunta provinciale il documento di diffida.
La politica ha risposto con il silenzio e ha evitato di mostrarsi e di incontrarci. Dellai come ha fatto Prodi anche a Trento, ha preferito non parlare con chi contesta il Dal Molin.
Dopo quattro ore di occupazione, impiegate nel comunicare con l’esterno, abbiamo deciso di uscire dall’edificio con l’obbiettivo di raggiungere nei giorni i centri della politica trentina: il palazzo della Giunta Provinciale. Cercheremo in tutti i modi di raggiungere Dellai con il documento della nostra diffida, perchè sia chiaro che se non verrà modifcata la delibera di finanziamento alla Tesinogroup 2847 sarà considerato comlpice della costruzione della Base Dal Molin. Con tutte le sue conseguenze!
Ribellarsi alla guerra è giusto.
No Dal Molin!
Leggi il documento consegnato all’Agenzia per lo Sviluppo
galleria d’immagini
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Rassegna stampa:
Soldati USA in Tesino/1
Soldati USA in Tesino/2
Rassegna stampa locale:
l’Adige del 27\06
il Trentino del 27\06
25.6.07
Mercoledì 27 giugno • Reading d'Autore
Ogni mercoledì infatti, dal palco sotto i cedri nel giardino dell'ex Meyer, si assiste alla lettura di brani, poesie e racconti scelti oppure proposti dallo stesso pubblico.
Il percorso delle letture è cresciuto, passando da Calvino e Majacovskij, Primo Levi, Erri De Luca, Dorothy Parker e Fellini per citarne alcuni, consolidando l'abitudine a trascorrere una serata in settimana in compagnia della "voce" della letteratura, ad ascoltare le sue suggestioni ed i suoi spunti per ri-conoscere la realtà e riflettere su di essa.
Questo mercoledì 27, alle ore 21, per festeggiare i due mesi dei Reading di Bruno verrà proposta una lettura d'occasione: l'interprete sarà infatti Giorgio Dal Piai, stimato attore e regista teatrale, insegnante ed autore di testi di dizione e fonetica, che leggerà "Gli spettatori dell'ultimo piano", testo sul popolo della Piccionaia nel teatro dell'opera negli inizi del novecento, epoca di travagli e divisioni alle porte della prima guerra mondiale che l'autore, Clemente Rèbora, militare prima e sacerdote Rosminiano poi, ma sempre collaboratore della storica rivista "La Voce" di Prezzolini e Papini, traspose mirabilmente nelle sue poesie e nei suoi racconti.
dalle montagne del nord-est italiano
cullato tra le righe delle sue letture
il mai abbastanza selvatico Bruno
22.6.07
18.6.07
Arte Bastardo Day: Join the colour!
Join the colour!
Street artisti, canzonieri strampalati e personaggi stravaganti provenienti da Spagna, Italia, Portogallo, Belgio e U.k. si riuniscono per dar vita ad una giornata di pittura murale + performance + musica + proiezioni video + esposizioni + "laboratori di spray" negli spazi del CSO Bruno di Trento.
Join the color my friend!
Per info:
www.artebastardo.blogspot.com
goladellanuovacarne@yahoo.it
PROGAMMA DELL’EVENTO
dalle 12:00 in poi: PITTURA MURALE
Spagna: KENOR, OVNI, URI, PYU, SORZECK,RUNCHY,PELUCAS, LIKEN
Portogallo: UIU
Belgio: NADA, ZILè
Inghilterra: ROWDY
Italia: GOLA, UEIA LOLTA, USLESS IDEA, TSU, ANATOMIC STILISM, KNORE, YANO, KOES, BAANGG, WLIBIS, MONEYLESS
…e musica: DJ TEO - Dub, Roots
ore 16:00 LABORATORIO per ragazzi sull’uso dello spray
ore 18:00 Aperitivo accompagnato da VIDEOPROIEZIONI sulla street art e DIBATTITO sull’arte urbana e la libertà d’azione con interventi sul "DO It BY Yourself"
ore 19:00 ART PROJECT – performance musicale e pittorica
ore 21:00 XMARY – pianobarcore (from Lodi)
ore 22:00 XTRAVAGANCE CORE - cabaret musicale destroy (from Rimini)
ore 23:00 THE FIX-stravaganze Hip-Hop (from BCN)
ore 24:00 MARTINEZ SCHOW-Dj set+ visual art (from BCN) USELESS IDEA / Acid Dj set (from Genova) Label.EVES & I _ AM Sounds
Verrà allestita inoltre una zona espositiva per la presentazione/vendita di funzine, manufatti, disegni degli artisti partecipanti e non all’ evento.
LINK ALLE WEB DEGLI ARTISTI:
KENOR
OVNI
URI
PYU
RUNCHY
UIU
ZILÉ
PELUCAS + LIKEN
GÖLA
UEIA LOLTA
USELESS IDEA
TSU
BANG
WIBLIS
MONEYLESS
THE FIX
XTRAVAGANCE CORE
X-MARY
Useless Idea / EVES & I_AM
COME ARRIVO AL JOIN THE COLOUR?
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14.6.07
Inaugurazione Galleria Jurka Fotografika
Lo spazio stabile per esposizioni "Galleria Jurka Fotografika" si presenta come uno spazio destinato, che "circoscrive" un ambiente determinandone l'uso, ma non per isolarne o limitarne destinazioni e ricadute.
Al contrario si pone come uno spazio definito per aprire squarci, creare brecce dalle quali intravedere e scorgere realtà "altre", conoscere nuove dimensioni o la stessa realtà di sempre attraverso sguardi "scelti" e specifici capaci di farcene scoprire gli aspetti trascurati ed insospettati.
Una galleria fotografica per fare tutto questo: aprire lo sguardo su nuove testimonianze e differenti sensibilità.
In una realtà provinciale come quella del Trentino, che si fa vanto di accogliere e custodire anche gli animali più selvatici, come l'orsa Jurka ed il suo discendente Bruno, salvo poi volerli recludere proprio per la loro stessa natura libera, tentando di ridurli a giocattoli di lusso che rispondano solamente all'esigenza del "pubblico pagante", è essenziale trovare e saper profilare ambienti che non cadano nella negazione della spontaneità ma che, al contrario, sappiano accoglierne e stimolarne l'espressione.
Negli ultimi anni, l'esempio di come questa dinamica di relazione trascenda il solo regno animale e coinvolga anche quello dell'organizzazione tra uomini e donne, segnando il difficile ed a volte rapporto conflittuale tra la spinta costruttiva di una natura non riducibile al "conveniente" e la volontà di conformare la naturalezza al vantaggio, è rappresentato dall'esperienza delle persone che vivono e danno vita al C.S.O.Bruno.
Naturale quindi, che tanto lo spazio da cui poter lanciare uno sguardo libero ed insolito, quanto il primo soggetto osservato da questo occhio, siano offerti proprio da questo Centro Sociale.
Nella nuova sede dell'ex Meyer trova la sua naturale collocazione la "Galleria Jurka Fotografika", che inaugura i suoi percorsi esplorativi con una mostra sul cammino irriverentemente spontaneo di Bruno.
A raccontarlo saranno le "Lettere visive" inviate da tre fotografi professionisti, Fabrizio Gravantes, Alessio Coser, Stefano Rubini, testimoni del percorso che dal brullo parcheggio ex Zuffo ha condotto, passando per la colorata e festosa manifestazione del 21 Aprile, ai cedri ed al roseto del giardino dell'ex Meyer.
Siete quindi tutti invitati all'inaugurazione che avrà luogo Domenica 17 Giugno, aperta dal concerto del trio "Best And Blues Power (Trio blues con Maurizio Bestetti, Roberto Zecchinelli e Mario Punzi) dalle ore 19 in poi.
(dalle montagne del trentino
insolito nordest italiano
l'orso insurgente Bruno)
ore 19.00
Best And Blues Power / Live
Trio blues con Maurizio Bestetti, Roberto Zecchinelli e Mario Punzi
12.6.07
Da Rostock a Roma: l’autonomia dei movimenti in cammino
Per chi parlava di «politicismo» e di «settarismo», invocando l’unità del movimento no-War con chi ha votato il rifinanziamento della missione afghana e sostiene la guerra multilaterale del governo Prodi, la risposta dei 150.000 è inequivocabile, mette all’angolo ogni ambiguità. Politicisti e soli quelli di piazza del Popolo, soli, ma davvero soli, oltre che pochi. A piazza Esedra, invece, un grande movimento, una straordinaria dimensione moltitudinaria, differente ma comune, libera e potente. Un corteo che non ha accettato divieti e ha imposto la sua presenza nel cuore della città, dichiarando Bush ospite indesiderato e respingendo con forza la politica di guerra del governo.
La sfida più difficile, dunque, quella della partecipazione, è stata vinta, nonostante gli ostacoli non siano stati né pochi, né di poco conto. La giornata di sabato, infatti, non è riducibile al corteo, è iniziata molto prima, è iniziata la mattina con le “zone rosse” nelle stazioni. Mentre per i partiti strada libera sui binari e pullman semigratuiti – garantiti dalla spesa pubblica (i famosi costi della politica!) – centinaia di celerini hanno bloccato le stazioni di Milano, Padova, Mestre, Bologna, Ancona, Napoli. Ma il blocco ha avuto vita breve, in centinaia abbiamo strappato il nostro diritto di manifestare, la nostra libertà di movimento. Ci siamo ripresi le stazioni conquistando “dal basso” un treno speciale che ha garantito, seppur in ritardo, l’arrivo di oltre mille di noi al corteo, nello spezzone moltitudinario Push BUSH out. Come promesso non abbiamo accettato divieti e l’autoriduzione di massa del biglietto è stata accompagnata alla rottura di un dispositivo assai più pericoloso: la delocalizzazione delle zone rosse; l’estensione dei meccanismi di controllo.
È proprio di nuovo dispositivo di controllo e di una sua pericolosissima diffusione che dobbiamo parlare se vogliamo comprendere appieno l’interezza della manifestazione di ieri, anche dei fatti accaduti mentre il corteo defluiva in piazza Navona. Il corteo di ieri, infatti, è stato segnato da una dinamica di controllo poliziesco senza precedenti. Non tanto un meccanismo brutale e fulmineo, quanto un vero e proprio accerchiamento che, partito dalle stazioni la mattina presto, si è protratto lungo tutto il corteo. Oltre 10.000 uomini, celere disposta ovunque, contingenti sproporzionati per numero e sempre pronti, in assetto antisommossa. Qualcosa di molto simile alle pratiche di controllo delle metropoli europee: deterrenza del numero, disposizione soffocante, perquisizioni preventive, una permanente sensazione di assedio e di accerchiamento. Rompere questo accerchiamento significa aprire la possibilità del conflitto, affermare che le città non sono prigioni e che le manifestazioni di dissenso hanno bisogni di spazio per esprimersi. Ieri a Roma c’era un criminale di guerra e una manifestazione straordinaria posta sotto assedio da un dispositivo di controllo asfissiante, la rabbia è esplosa anche e soprattutto di fronte a questo dato. Chi parla d’altro, semplicemente non era al corteo.
Stesso copione al termine del corteo, con la piazza completamente accerchiata mentre andavano via i camion, ma, soprattutto, alla stazione Tiburtina. Almeno trecento celerini a controllo della stazione per impedire la partenza dei treni. Di nuovo le condizioni provocatorie di Trenitalia (quanto insopportabili questi mediocri ex-funzionari pubblici, di un’impresa pubblica piena di debiti, che adesso si atteggiano a capitani coraggiosi del neoliberismo, provocatori!), di nuovo i controlli all’entrata e il blocco dell’intera stazione. Oltre un migliaio di manifestanti hanno chiesto di partire, la pazienza, dopo oltre due ore, è andata perduta e ancora il conflitto radicale ha conquistato i treni speciali.
Una giornata molto lunga, al termine di una settimana ancora più lunga, una settimana dove il movimento ha ripreso a camminare contro il governo abusivo del mondo, contro la guerra unilaterale di Bush, contro la guerra nella sua dimensione multilaterale. Un cammino che ha la qualità di un esodo, oltre e contro la rappresentanza e la caricatura “riformista”. Un cammino ricco delle esperienze del No Dal Molin e del No Tav, delle straordinarie insorgenze che hanno messo in crisi le ambiguità del governo “amico” ponendo il problema della decisione comune sui territori. Una decisione che non può essere compressa nei meccanismi della rappresentanza, che sfida continuamente l’arbitrio del comando, con pratiche diverse e intelligenti, mettendo in gioco i propri corpi e il proprio desiderio di libertà. Cosa significa oggi ribellarsi se non esprimere la propria vita come libertà, in strada come nei propri territori, di fronte al blocco delle stazioni o di fronte alle ruspe che vogliono imporre ciò che nessuno vuole, contro i Cpt e le deportazioni del presente? La crisi della politica inizia da qui, non altrove, la crisi della politica, in verità, è l’incomprimibile desiderio di libertà dei movimenti.
Un nuovo ciclo, dunque, articolato e complesso, che tiene assieme cose diverse, che della differenza riprende a fare punto di forza e non di debolezza.
La polizia ha operato degli arresti, e sono in arrivo centinaia di procedimenti penali per gli attivisti che hanno conquistato i treni. Battersi per la liberazione di tutti e contro l’accanimento giudiziario, è naturale e giusto. I crimini veri, quelli contro l’umanità, li compie chi il 9 giugno ha ricevuto grandi elogi e festeggiamenti dal governo italiano.
Push BUSH out
Global Meeting Network (Esc, atelier occupato – Roma, Astra19 – Roma, cso Pedro – Padova, CopyRiot Café – Padova, cso Rivolta – Marghera, cso Morion – Venezia, capannone sociale – Vicenza, s.o.a. Arcadia – Schio, cantieri di montecioRock – Vicenza, ubik lab – Treviso, cso bruno – Trento, rete studenti – Trento, cso Crocevia Alessandria, csoa Gabrio - Torino, cso Terra di nessuno – Genova, cso Cantiere – Milano, Casa loca – Milano, cs Tpo – Bologna, lab.occ. paz – Rimini, cs Fuoricontrollo – Monselice, s.p.a.m. – parma, lab. aq16 – reggio emilia, rete degli spazi sociali – Venezia giulia, Lab. Insurgencia – Napoli, Lab. Diana – Salerno, Movimento antagonista toscano, Ass. Difesa lavoratori, tutte le sedi di YaBasta, Metropolis café – Verona); Comunità Resistenti – Marche.
Approfondimenti :
Sabato 9 giugno 07 No war | No Bush day! : oltre 100mila in movimento senza se e senza ma
Cronaca multimediale della manifestazione
9 Giugno a Roma :: Push Bush Out ! Smash G8! Stop Global War!
comunicati, appelli, voci, mobilitazioni verso la No War Parade
lo speciale di Global Project verso il corteo del 9 Giugno a Roma
Cineforum "Libere di scegliere"
Inaugurazione rassegna “Libere di scegliere” + aperitivo Macho Free Zone + dj set e info point
vedi il flyer [ fronte ] [ retro ]
ore 21.00
Ti Do i Miei Occhi
regia Iciar Bollain
Spagna 2004 - durata
Pilar fugge di casa con il figlio Juan e una valigia mezza vuota. Antonio senza di lei è perduto, per lui Pilar è il sole, la luce, l’unica donna della sua vita, ma per lei l’amore e la protezione di Antonio rappresentano il suo terrore più nero. Una storia d’amore, di paura e di potere, in cui la passione è più forte di ogni sofferenza.
giovedì 21 giugno ore 21.00
Magdalene (titolo originale "Magdalene Sisters")
regia di Peter Mullan
Scozia, Gran Bretagna 2002 - durata 119’
I conventi delle Maddalene ospitavano ragazze mandate lì dalle famiglie o dagli orfanotrofi per espiare i “peccati di lussuria” di cui si erano macchiate. La pena da scontare era indefinita: migliaia di ragazze hanno vissuto in convento per anni, e in convento sono morte. Le loro giornate passavano tra preghiere, massacranti turni in lavanderia o in stireria, e umiliazioni subite da parte delle monache superiori. L’ultimo convento delle Maddalene in Irlanda è stato chiuso nel 1996, ma questo film è ambientato negli anni ’60, quando tre ragazze molto diverse tra loro si ritrovano a condividere lo stesso, duro destino.
giovedì 28 giugno ore 21.00
Mooladé
regia di Ousmane Sembene
Senegal, Francia 2004 - durata 117’
In un villaggio africano due tradizioni, due “giustizie” si affrontano e ci tengono inchiodati in attesa della soluzione del dramma come in una tragedia classica. Una donna ospita quattro ragazzine del suo villaggio che si sono rifugiate da lei per fuggire alla mutilazione genitale rituale. Lei sola, anni prima, aveva saputo sfidare gli anziani e impedire la mutilazione della figlia.
giovedì 5 luglio ore 21.00
Kadosh
regia di Amos Gitai
Francia, 1999, durata 111’
Nel quartiere ebraico ultra - ortodosso di Gerusalemme, una donna si ribella al destino deciso per lei dal rabbino della sua comunità.
giovedì 12 luglio ore 21.00
Un bacio appassionato (titolo originale “A fond Kiss)
regia di Ken Loach
Regno Unito, Belgio, Germania, Italia, Spagna, 2004 – durata 103’
Casim è un ragazzo pachistano di seconda generazione che vive a Glasgow e lavora come DJ nei locali più alla moda della città. I suoi genitori sono musulmani praticanti e vorrebbero che Casim sposasse la bella cugina Jasmine, che presto arriverà in Inghilterra.Le cose cambiano quando Casim incontra Roisin, una ragazza che insegna nella scuola (cattolica) di sua sorella Tahara….
8.6.07
From Rostock to Rome Push Bush Out!
4.6.07
Prodi: vergogna! Vicenza non si vende
Questa mattina a Trento nella giornata conclusiva del Festival dell’Economia è intervenuto anche il Presidente del Consiglio Romano Prodi.
Dopo 5 minuti dall’inizio del discorso del premier, una quarantina di attivisti del Presidio permanente contro il Dal Molin si è alzato in piedi esponendo le bandiere simbolo della protesta e gridando "No al Dal Molin!", Prodi vergogna: Vicenza non si vende!" interrompendo il discorso di Prodi.
Il moderatore De Bortoli, direttore del Sole 24Ore, ha quindi invitato ad intervenire dal palco Cinzia Bottene del presidio permanente che ha detto "Vicenza lotta da un anno contro una base americana che si vuole realizzare a pochi metri dalla Basilica palladiana. Noi gridiamo no alla base - è una vergogna che il governo non ascolti la città di Vicenza. Io, presidente, l’ho votata - ha detto Cinzia - sulla base di un programma e va rispettato. Ci stanno trattando in maniera ignobile, nel programma si parlava di democrazia partecipativa. Chiediamo solo correttezza".
Al termine dell’intervento Prodi, che non si è mai voltato verso Cinzia, ha continuato il suo discorso senza replicare alle contestazioni che gli erano state fatte. Come se nulla fosse successo.
Intanto fuori dall’Auditorium di Santa Chiara dove si svolge il Festival dell’Economia il presidio rumoroso con pentole, mestoli e bidoni di latta degli attivisti No Dal Molin.
Il presidio si è poi trasformato in blocchi all’uscite dell’Auditorium. I manifestanti seduti a terra sono stati trascinati via di peso dalle forze dell’ordine. Momenti di tensione quando la macchina di Prodi è uscita.
Cronaca audio
La corrispondenza alle ore 13.30.
[ audio ]
La corrispondenza alle ore 12.50.
[ audio ]
La cronaca della contestazione durante il discorso di Prodi.
[ audio ]
La corrispondenza alle ore 11.20.
[ audio ]
Rassegna stampa:
Ansa
Repubblica.it [ foto da Repubblica ]
Corriere.it [ filmato dal Corriere della sera ]
Sky tg24 [ video ]
Rassegna stampa - 4 giugno 2007:
dal Trentino 1
dal Trentino 2