7.7.08

Svastiche sul murales del Centro sociale Bruno

Nella notte tra domenica e lunedì sono state imbrattate le facciate con vernice gialla

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Le svastiche che la notte scorsa sono state disegnate sulla facciata del Centro sociale Bruno non offendono soltanto noi, ma tutta la città.
I simboli che coprono il murales appena dipinto sono uno sfregio alla democrazia e alla libretà, e rievocano le terribile storia del Novecento: sterminio, totalitarismo, razzismo, olocausto.
Tracciare le croci di una svastica è uno dei gesti più esecrabili e abietti verso cui si ribellano i milioni di uomini e donne che sotto quei simboli sono morti.
Esprimiamo tutta la nostra preoccupazione per l’episodio che ha colpito il nostro Centro sociale, per l’escalation di intolleranza che pochi giorni fa ha visto giovani padani affiggere sul murales i manifesti contro le moschee e la notte scorsa dei neonazisti vergare croci uncinate.
Guardando oggi la facciata del nostro spazio sociale, è facile capire la differenza tra un murales dipinto con i colori vivi dell’impegno e dell’arte e uno sfregio vigliacco e ripugnante che è riduttivo chiamarlo soltanto imbrattamento.
La facciata che nottetempo è stata oltraggiata non è di nostra proprietà ma appartiene alla PAT.
A questa istituzione chiediamo di denunciare presso l’autorità competente l’accaduto, affinché la politica sappia fare differenza tra un dipinto che abbellisce e la blasfemia di una svastica.
Di fronte alla simbologia macabra e alle idee di odio e intolleranza siamo chiamati tutti a rinnovare il patto antifascista, ritornando ad essere ancora una volta partigiani.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Solidarietà della segreteria Cgil del Trentino

La segreteria confederale della Cgil del Trentino esprime tutta la propria solidarietà e vicinanza ai promotori del centro sociale Bruno e ai suoi frequentatori. L'atto di vandalismo di cui è stato oggetto il centro sociale in via Dogana la cui facciata è stata imbrattata da svastiche e insulti, rappresenta una provocazione che testimonia solo l'ignoranza di chi ne è stato l'artefice.
Auspichiamo quindi che gli autori di questo stupido gesto comprendano, una volta per tutte, che inneggiare al nazismo non può essere mai essere considerato una bravata.

La segreteria della Cgil del Trentino

luca! ha detto...

Mi spiace moltissimo per quanto è accaduto. I colori della vostro bellissimo murales erano una boccata di ossigeno e simpatia per tutti quelli che passavano da via dogana. Ora vedere quelle svastiche e quegli insulti mette tristezza perchè sono una manifestazione di ignoranza e di vandalismo che ha ferito in profondità non solo il vostro centro, ma credo tutta la città di Trento! A differenza di voi che avete fatto il bellissimo murales alla luce del giorno, di fronte a tutti, perchè eravate orgogliosi di quello che facevate, i vandali hanno agito di notte, nascondendosi nell'ombra, perchè sapevano di doversi vergognare per quello che stavano facendo!
Mi è dispiaciuto molto che nessun politico abbia avuto il coraggio di esprimere un giudizio di condanna per un fatto di questa gravità. Hanno continuato a discutere sull'opportunità o meno di istituire le ronde, per prevenire presunti reati, colpevolizzando gli extracomunitari, perchè ora non muovono un dito per indagare su un reato effettivamente compiuto e di chiara matrice politica?

Anonimo ha detto...

Non ci sono parole per descrivere l'incazzatura che abbiamo provato quando abbiamo letto ciò che è accaduto. Un gesto che dimostra tutta l'infamia e la viltà di questi personaggi.
Un abbraccio fraterno
BL.itz - spazi di autonomia

Anonimo ha detto...

Siamo in un momento storico dove pestare i
piedi ai potenti dà molto fastidio e genera reazioni
contro chi osa non piegarsi al pensiero dominante. Ma c'è
sempre il modo di resistere, come diceva il grande alpinista
Bruno Detassis, da poco scomparso, a proposito dei pini
mughi, che sopportano piegandosi metri di neve sulle spalle
ogni anno, ma a primavera se la scrollano di dosso crescendo
più robusti che mai. Sono solidale con voi, naturalmente.
A presto, Stefano Mayr

Anonimo ha detto...

Legambiente esprime la propria solidarietà al Centro Sociale Bruno e al suo leader storico, Donatello Baldo, per i gravi fatti dell'imbrattamento con svastiche delle mura esterne del Centro e della vettura di Baldo stesso.
Legambiente non sempre ha approvato i metodi del Centro Sociale, a partire dal sistema delle occupazioni che non condividiamo, tuttavia Legambiente riconosce al Centro di saper essere luogo di incontro per molti giovani, di proporre alla città occasioni culturali e di riflessione importanti. Ci riconosciamo in alcuni dei valori fondanti dell'attività del Centro, come l'intercultura, l'accoglienza ai migranti e l'attenzione alle dinamiche sociali.

Anonimo ha detto...

Esprimo viva condanna e riprovazione per l'odioso gesto vandalico nei confronti del CSO Bruno. A te e a tutti la mia più sincera solidarietà.

Piergiorgio Bortolotti
direttore coop. Punto d’incontro

Anonimo ha detto...

Quello a cui abbiamo assistito, lo scempio fatto al murale del Centro Sociale “Bruno”, non è un semplice segno di idiozia, ma un segnale preoccupante.
Gli autori, incapaci di esprimere una cultura propria, sono i portavoce di un clima culturale che erge a modello e a mito il brutto e l’odio. In questo modo mirano a colpire un luogo di socialità, di cultura alternativa attraverso l’imbrattamento di un’opera d’arte che lo rappresenta al meglio.
Esprimiamo solidarietà al Centro Sociale “Bruno” nella speranza che continui con la sua opera di insediamento nella città producendo cultura con le proprie iniziative e con la prosecuzione dell’opera d’arte oggi deturpata. Allo stesso modo condanniamo le azioni di questi individui miopi e portatori di disvalori che, attaccando un disegno, mirano all’imbarbarimento e all’arretratezza culturale.

Tommaso Iori
consigliere comunale di Trento
Rifondazione Comunista

Agostino Catalano
consigliere provinciale
Rifondazione Comunista

circolo di Rifondazione Comunista
“Mario Pasi” - Trento

Anonimo ha detto...

Leggendo la lettera pubblicata dal Vostro giornale in data odierna a firma del dott. Paolo Degasperi, sono convinto che questo detto sia non solo appropriato ma sopra tutto veritiero.
A parte le farfugliate sulle telecamere e sulla svastica al rovescio, sostenere che il tutto sia opera del centro sociale dimostra che, oltre alle offese, (nullafacenti) il dottore non conosce quanto avviene all’interno del centro sociale, di cui anche il sottoscritto è un assiduo frequentatore.
Una frequenza sia di tipo ludico ma sopra tutto di carattere politico. Quella politica con la P maiuscola di cui oggi si sente una forte mancanza, tanto che un qualsiasi dottore può sostenere che le violenza della destra fascista e nazista sia invenzione di quanti ne hanno fatto le spese.
Penso alle iniziative di carattere culturale, musicale sulle questioni ambientali - da Folgaria alla No-Tav, passando per la lotta contro l’inceneritore - contro la guerra e la base militare di Mattarello accanto alle iniziative a sostegno dei migranti e delle fasce più deboli della società come i senza tetto o quanti sono spinti ai margini della città.
Forse, il rancore del dottore è dovuto al fatto che l’iniziativa del centro sociale BRUNO mette in discussione le certezze dei benpensanti in quanto ne fa emergere la loro avidità ed il loro egoismo sociale che li distingue e di cui sono portatori.
Ricordo al Dottore che anche nel periodo buio del secolo scorso sia in Germania che in Italia esistevano persone, considerate (a torto) benpensanti che sostenevano che le violenze contro gli ebrei e i comunisti erano pura invenzione dei poveri malcapitati.
Abbiamo visto cosa è successo a causa della sottovalutazione delle violenze fasciste. Non ripetiamo l’errore oggi sottovalutando quanti anche in questi tempi generano violenza e paura, alimentano il razzismo e la xenofobia che è alla base di ogni degenerazione del sistema democratico.
Quindi caro dottore, prima di esternare le sue “provocazioni” abbia almeno l’accortezza di passare qualche ora a discutere con i giovani, e anche con qualche meno giovane, del centro e forse capirai che questi bravi ragazzi non hanno bisogno di queste “bravate” per avere visibilità. Bastano le loro iniziative di carattere culturale, che spesso suppliscono all’assenza di iniziativa del Comune su questo terreno, per capire che sono uno stimolo per la vita politica e culturale della città con cui confrontarsi liberamente e appassionatamente senza degenerare nell’insulto o in “provocazioni” di cattivo gusto che sono offensive per ogni democratico.
La condanna di questa violenza fascista deve essere ferma, chiara e netta, senza se e senza ma.
Colgo l’occasione per esprimere al CSA Bruno tutta la mia solidarietà per la violenza subita.
Ezio Casagranda
Trento, 14 luglio 2008

Anonimo ha detto...

quando vidi per la prima volta il murales dopo mi sono sentito felice per tutta la giornata.finalmente qualcuno che fa qualcosa contro il grigiore delle cittä!tutti gli edifici dovrebbero essere decorati cosi, sono affreschi moderni, hanno il valore di quelli di via belenzani. chi lo ha sfregiato ha incassato un auto gol.e evidente il contrasto tra un murales che miglira tutta la citta e la vigliaccheria. sfregiatori vergognatevi!

Anonimo ha detto...

nazi vigliacchi!

vedo ormai da qualche giorno quelle svastiche. Che delusione e tristezza il primo giorno...

A qualche giorno di distanza riesco quasi a trovarci un utilità in quel gesto imbecille. Ogni giorno ho davanti agli occhi la prova lampante di quanto l'uomo può cadere i basso.

ma forse quelli non sono uomini.