4.11.11

Venerdì 4 novembre: Base militare di Mattarello e beni comuni

Venerdì 4 novembre ore 20.30
Presso Cinemafutura


Base militare di Mattarello e beni comuni
Serata pubblica sulle c.d. “nuove caserme” e i progetti cittadini ad esse legati



Interverranno:

Paolo Perini – pubblicista e autore di una tesi di laurea su “Partecipazione politica e comitati spontanei di cittadini: il caso della base militare di Mattarello”
Luca Tomedi – studente e curatore di uno studio sulla variata idrografia della zona di SanVincenzo interessata dalla costruzione delle nuove caserme
Franco Tessadri – Alternativa per i beni comuni

A seguire proiezione di:
“Standing Army” (2010) di Thomas Fazi e Enrico Parenti.
Film documentario, con Noam Chomsky, Gore Vidal, Chalmers Johnson, Akiyoshi Murakami e altri, sulle basi militari Usa e Nato e le spese per gli armamenti.

La Provincia di Trento fino a poco tempo fa dava per imminente l'inizio dei lavori della nuova base militare. In realtà i lavori veri e propri non sono ancora cominciati e appare difficile credere che la loro conclusione avvenga entro il 2015. Alcuni lavori preliminari, come la costruzione di un terrapieno e la sua recinzione, sono lì a indicare il punto di partenza di uno scempio ambientale e di una cementificazione del fondovalle pari a 30 ettari di terreno.

Le proteste del comitato locale, l'insensatezza della spesa per il riarmo militare e, non ultima, la crisi economica che colpisce l'intera collettività, dovrebbero imporre il ripensamento di un progetto che sarà interamente pagato dai cittadini mentre si susseguono i tagli al welfare che confermano come questo modello di politiche sia fallimentare e crei ingiustizie sociali.

Con la serata informativa si vuole riportare al centro del dibattito la base militare e i progetti che nell'accordo firmato nel 2002 tra Stato e P.A.T. stanno cambiando il volto del capoluogo. Infatti, le nuove caserme sono solo l'ultimo tassello di un intricato scambio di terreni e costruzioni ancora da completare che non solo cambieranno la città, ma permetteranno alle lobby economiche locali di vedere girare un sacco di soldi.

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