31.3.08

Sabato 5 aprile open live: Grimoon

Inizio concerto ore 23.00/23.30.

Gli italo-francesi Grimoon nascono alla fine del 2003 come progetto musicale e video. Compongono canzoni che danno vita a cortometraggi da loro realizzati. Dal vivo, ogni canzone è accompagnata da piccole storie visive creando così una sorta di concerto-cinema.
A Maggio 2004 è uscito il loro primo Ep "Demoduff1" per la Macaco Records. L’uscita del demo ha subito portato la band in tour in Italia e all’estero (Sziget Festival di Budapest, Berlino, Vienna, Spalato…).
A Novembre 2006 è stato pubblicato il primo album ufficiale dei Grimoon “la lanterne magique”, prodotto da Giovanni Ferrario. Il disco uscito assieme ad un dvd contenente un lungometraggio realizzato dal gruppo stesso ha riscontrati ottimi consensi dal pubblico e dalla stampa. Nel 2007 la band si è dedicata ad una lunga tournée italiana (oltre 40 concerti) ed europea (tours in Germania e Francia).
Nel 2007, i Grimoon si sono anche dedicati alle registrazioni del loro nuovo album “les 7 vies du chat”, in collaborazione con molti ospiti. Il disco, prodotto da Giovanni Ferrario uscirà in Italia il 14 marzo (Macaco/Audioglobe).

Vedi il loro sito.
Vedi il loro myspace.
Leggi le recensioni dei loro album.

30.3.08

Martedì 1 aprile: Presentazione del libro "Willi Graf" con l'autrice

Ass. Culturale Fahrenheit 451 & Cinemafutura invitano:

Martedì 1 aprile 2008 ore 18.00

Presentazione del libro:

"Willi Graf – Con la Rosa Bianca contro Hitler" (ed. Il Margine, 2008)

Incontro con l’autrice Paola Rosà*

Interviene Vincenzo Passerini editore de "Il Margine

La Rosa Bianca è il gruppo clandestino studentesco dell’Università di Monaco, fondato da Hans e Sophie Scholl, che negli anni 1942 – 1943 si è opposto con straordinario coraggio al regime nazista.
Nessuno degli attivisti è sopravvissuto.
Willi Graf è stato uno di loro e il libro ci racconta la vita e la morte di un giovane che, insieme ai suoi compagni ha scelto la strada della resistenza a un regime liberticida.
Ulteriori informazioni >>>

* Laureata in scienze politiche, traduttrice dal tedesco, documentarista (è autrice tra l'altro di un videoreportage su un viaggio in Israele), giornalista - oggi free-lance dopo aver lavorato per Rai, Radio Dolomiti e per il quotidiano l'Adige.


a seguire alle ore 20.30

Proiezione del film "La Rosa Bianca - Sophie Scholl"
regia di Marc Rothemund – Germania, 2005 durata: 117’

Utilizzando verbali originali degli interrogatori e dalle numerose testimonianze, il regista costruisce un film dove il 90% delle parole e delle azioni sono autentiche. Ogni movimento della macchina da presa, ogni piano è per Sophie, per la sua figura esile e tragica, portatrice sana, come Antigone, di amore fraterno e di coraggio civile. Straordinario è il talento di Julia Jentsch che la interpreta: sola davanti alla macchina da presa lascia sullo sfondo bandiere e divise e ci restituisce il volto di una ragazzina che raggiunge la maturità nel tempo fugace di una canzone di Billie Holiday.

29.3.08

Sabato 29 marzo open live: Dead Elephant, Lucertulas e Fabio Dj

Sabato 29 marzo Bruno Open Live.
Dalle ore 22.00 sul palco del Centro Sociale Bruno si esibiranno Dead Elephant e Lucertulas.
A seguire Fabio Dj.


Dead Elephant - Punk/Sperimentale/Psichedelia
Ci sono dei lavori che crescono piano, che hanno bisogno di tempo per farsi amare e che sono destinati a restare più a lungo nella memoria dell’ascoltatore, dischi che vanno conquistati nota per nota, quasi si trattasse di sciarade da risolvere per poterne catturare il senso ultimo. Assai rare nella seconda categoria sono quelle opere che saltano la difficoltà di approccio iniziale, così da attrarre chi vi si avvicina sin dal primo istante, senza per questo rinunciare alla possibilità di compiere percorsi complessi e al piacere di concedersi poco per volta, ascolto dopo ascolto. Una di queste rare eccezioni è offerta da Lowest Shared Descent, nuova creatura dei Dead Elephant, oltre ogni ragionevole dubbio una delle formazioni più interessanti in giro attualmente. A introdurre il visitatore nel mondo dei Dead Elephant troviamo le tavole di Marco Corona, incorniciate da una confezione digipack in grado di chiudere una volta per tutte lo stantio dibattito tra gli assertori del supporto fisico e quelli del formato digitale (inutile specificare a favore di quale tesi). Dal punto di vista strettamente musicale, Lower Shared Descent è opera affascinante e poliedrica: parte dal noise di scuola newyorkese (Unsane su tutti), irrompe nel post-core più coraggioso, passa al setaccio i bassifondi della scena sludge, si accosta fugacemente alla psichedelia di marca Neurosis, corteggia l’approccio free jazz caro al maestro John Zorn per poi disperdersi nelle manipolazioni sonore proprie dell’industrial ambient, il tutto senza perdere mai la strada di un percorso personale che non vede un semplice sovrapporsi delle singole parti, ma un vero e proprio mutarsi della materia plasmata brano dopo brano. Ad aiutare i Dead Elephant troviamo due ospiti d’eccezione, Luca Mai degli Zu e Eugene Robinson degli Oxbow, autori di preziosi cammei all’interno di un disco che non può assolutamente passare inosservato. Se amate le sfide in note, aggiungete pure una stella al voto finale.

Vedi myspace

Lucertulas - Corale/Blues/Sperimentale

I Lucertulas non conoscono compromessi. Un suono che non concede nulla all’ascoltatore e che dal vivo fa subito selezione con un muro sonoro, che per chi non è abituato può apparire come una sonora pedata nel posteriore. La loro non è però furia cieca, non si tratta di rumore fine a se stesso.
Nel 2004 esce - con lo pseudonimo di Superlucertulas - il loro primo lavoro dal titolo “Homo Volans”, per l’etichetta indipendente 8mm records di Luca Massolin. Il disco li porterà a suonare con gruppi come Oneida, Kid Commando, Hella (per citare i più “internazionali”) e ad affrontare i loro primi tour esteri in Francia e Germania.
Ad Aprile dello scorso anno i Lucertulas incidono il loro secondo lavoro con l’aiuto di Giulio Favero (ex One Dimensional Man, ora Teatro degli Orrori e Putiferio), dal titolo “Tragol de Rova”. Noise tagliente e mozzafiato, né modaiolo né alla ricerca dell’avanguardia, ma diritto per la propria strada. Suoni noise, non per questo declinati su strutture classiche del genere, con rimandi ad una visione più psichedelica; un intrecciarsi di schegge dirette e taglienti, mescolate a strutture ambient dilatate.

Vedi myspace

27.3.08

Giovedì 27 marzo: Cosa succede in Kosovo?

Giovedì 27 marzo 2008 ore 21.00

Associazione Ya Basta Trento in collaborazione con Osservatorio sui Balcani

presentano presso il Centro sociale Bruno - via Dogana, 1 Trento

Cosa succede in Kosovo?
con Michele Nardelli dell’Osservatorio sui Balcani

Saranno inoltre presenti i ragazzi del Gruppo sull’elaborazione del conflitto di etnia serba, albanese, rom e bosniaca che presenteranno la loro esperienza di studio e di lavoro in Kossovo sull’elaborazione del conflitto.

Ospiti speciali saranno anche i due giornalisti Enver Ulaj e Slađana Kovačević Đukić, rispettivamente del Kossovo e della Bosnia, invitati dalla Associazione Trentino con il Kossovo e dalla Associazione Progetto Prijedor per uno stage in trentino presso l’ordine dei giornalisti.

Nella serata proiezione del documentario:
"RealitieS Kosova/o", regia di Eva Ciuk
Leggi
la scheda del documentario e l’intervista alla regista realizzata dall’Osservatorio sui Balcani
Ascolta
l’intervista ad Eva Ciuk realizzata da Amisnet.org

Info:
Osservatorio sui Balcani
Associazione Ya Basta

Il 17 febbraio scorso il Kosovo ha proclamato la sua indipendenza. Amministrato negli ultimi dieci anni dalle Nazioni Unite, questo paese è stato sotto tutela della comunità internazionale, caratterizzato da una forte presenza militare e ha ricevuto in questi anni una valanga di aiuti in dollari e in euro. Siamo di fronte ad uno stato sovrano?
Sicuramente il Kosovo non è diventato un territorio multietnico ma presenta profonde e laceranti divisioni.
Cosa c’è in gioco?
Il Kosovo, e non solo questo paese, è occasione per un braccio di ferro tra la Russia di Putin e l’amministrazione di Washington e ha riaperto un dibattito anche all’interno dell’Unione Europea rispetto ai movimenti indipendentisti. Partiamo dal Kosovo per ampliare lo sguardo verso altre aree di conflitto dove si consumano gli stessi giochi di guerra e di equilibrismi politici per definire l’assetto geopolitco internazionale.
Se al Kosovo si riconosce l’indipendenza, la questione curda, solo per fare un esempio, è ancora irrimediabilmente sospesa e ci porta dentro altri territori di guerra...
continua con lo speciale a cura di Sherwood Magazine>>>

22.3.08

Sabato 22 marzo open live: Dejligt e Elisa Amistadi

Sabato 22 marzo ore 22.00

Dejligt - Indie / Electro funk / Acoustic da Pordenone
www.myspace.com/dejligt
www.matteite.com


Elisa Amistadi - Acoustic da Trento
www.myspace.com/elisaamistadi



Deiligt significa amabile, speciale in danese. È un progetto, un’idea, forse un esperimento che musicalmente scivola dolcemente fra i diari e i viaggi di bordo in giro per l’Europa della inarrestabile Matteite (già Ulan Bator, Here, Meathead, Jitterbugs…) e l’equilibrio e la sensibilità musicale di Enrico Molteni (Tre allegri ragazzi morti, Fargo). Dejligt è canzoni che cambiano veste a seconda di chi sale in furgone o di chi non si è presentato all’appello perché ha dovuto lasciare all’improvviso una città speciale zompando al volo su un aereo. Dejligt è movimento, è anche voglia di correre, senza pensare troppo, di far succedere qualcosa ora, né prima né dopo: ora! Come se non ci fosse tempo da perdere…
Matteo Dainese

Elisa Amistadi è nata a Rovereto il 6 luglio 1982. Inizia da piccola a studiare chitarra per poi dedicarsi anche (e soprattutto) alla vocalità. Nel 1998 incide due brani del disco "Nel cielo dell'essere" del cantautore Fabrizio Vaccari. Nel 2000 si trasferisce al CDM - Centro Didattico Musicateatrodanza di Rovereto, dove frequenta il corso di pianoforte con Stefano Raffaelli e di vocalità con Roberta Rigotto. Inizia a comporre canzoni con l'aiuto di Paolo Fanini. Scrive i testi ed incide tre brani del disco "Cimarosa Collective", progetto di musica etno-elettronica di Stefano Raffaelli e Marcello De Angelis (Plaza De Funk), che vede coinvolti musicisti quali Gilson Silveira, Arup Kanti Das, Walter Civettini, Lorenzo Frizzera. Nel 2004 vince il primo premio al concorso nazionale "Premio Pavanello - Giovani cantautori italiani" di Trento. Approfondisce lo studio della vocalità a Firenze, con Rossana Baroncelli, insegnante del metodo Voicecraft. Nel 2005 è tra gli otto vincitori/finalisti del Festival Musicultura vincendo, con il brano "Trisomia 21", il Premio per il miglior testo ed il Premio per la migliore interpretazione. Nel 2006 incide per il cantautore brasiliano Tico Da Costa. Con formazioni diverse suona per il festival Fiemme Ski Jazz e per Dolomiti di pace. Entra a far parte Dell'Orchextra Terrestre, orchestra multietnica con cui inciderà un disco. Canta in duo con il bassista Michele Bazzanella in vari locali della regione e fuori, proponendo i suoi brani; al duo si unisce presto Michele Fanini (Kimix) alle programmazioni elettroniche, chitarra e percussioni. Ha frequentato vari seminari, tra cui quelli tenuti da Franco D'Andrea, Stefano Bollani, Jay Clayton, Sheila Jordan, Maria Pia De Vito, i seminari di Umbria Jazz e Nuoro Jazz. Ha partecipato a vari spettacoli multimediali per la regia di Paolo Fanini, quali "Strade della Terra" e "Segni del tempo". Ha frequentato il corso di specializzazione professionale presso il CDM. Dal 2002 collabora con il CDM in qualità di assistente alla classe di vocalità. Ha composto ed esegue dal vivo, insieme a M. Bazzanella, le musiche del nuovo spettacolo della compagnia di teatrodanza Abbondanza Bertoni "Capricci", in scena in vari teatri italiani.

16.3.08

Giovedì 20 marzo: Racconti ed immagini dall’altra India

Presentazione di "Osteria Calcutta" con l’autrice Marina Valente

Giovedì 20 marzo 2008 ore 21.00

Ass. Ya Basta e Ass. Fahrenheit 451 presentano:

Racconti ed immagini dall’altra India

Incontro con Marina Valente autrice di "Osteria Calcutta" - ed. Sensibili alle foglie

Nella serata proiezione di "La grazia e la violenza", di Piero Pagliani.

Le vicende di un’associazione di volontariato laica, libertaria e autogestita, attraverso le testimonianze dei protagonisti.
Difficoltà, successi, il drammatico impatto con la mafia locale. Ma anche un’esperienza, un sogno, un’utopia messa in pratica.
L’India vista dalla parte del suo popolo straordinario, da uno slum di Calcutta dove situazioni limite sono mantenute tali da un complesso intreccio di interessi, sorvegliati in armi da mafie che agiscono nell’ombra dei poteri politici.
Sullo sfondo: la situazione attuale dell’India, un Paese che si affaccia prepotentemente sulla scena internazionale, ma il prezzo della sua apertura al mercato globale e’ pagato per intero dalle basse caste, gli Adivasi, i contadini poveri, i musulmani, le donne.
Esistono tante Indie: l’India filosofica, l’India delle caste e degli slums, l’India del nucleare e della Microsoft, l’India della Pace e quella della fierezza e della dignità di antiche popolazioni tribali che resistono all’avanzare dell’economia di mercato.
Ma c’è anche l’India: il Paese dei duecento milioni di rivolte.

Ascolta le interviste a Marina Valente tratte dalla trasmissione dell’Associazione Ya Basta "Caminantes"
- Prima parte del 16 febbraio 2008
- Seconda parte del 22 febbraio 2008
- Terza parte dell’1 marzo 2008

"Osteria Calcutta" di Marina Valente
Pag. 231, Edizioni Sensibili alle foglie

Il libro racconta le vicende di un’Associazione di Promozione Sociale laica, libertaria e autogestita che ha operato all’interno di uno slum di Calcutta con caratteristiche e secondo modalità inconsuete rispetto a quelle del volontariato tradizionale.
Le difficoltà, i successi, il drammatico impatto con la mafia e gli altri poteri forti locali. Ma anche un’esperienza, un sogno, un’utopia messa in pratica.
Vengono documentate le molteplici iniziative: un Centro medico permanente, che forniva visite continuative, medicine e analisi anche specialistiche; programmi di prevenzione sanitaria; un dispensario; counseling; corsi di alfabetizzazione; attività di microcredito e iniziative periodiche, ludiche e di supporto, con donne e bambini, anche in collegamento con scuole primarie del territorio. E il modo in cui queste iniziative sono state portate avanti dai volontari, costretti a districarsi tra traffico d’organi e prostituzione minorile, operando insieme alla popolazione locale.
In questo senso, il testo spinge a riflettere su cosa significhi veramente fare “con” e non fare “per” e a interrogarsi sul significato profondo della solidarietà. Viene illustrato il metodo scelto dall’Associazione, che comportava l’impegno di volontari non professionali, provenienti anch’essi, prevalentemente, da fasce marginali: sottoproletari, operai, disoccupati, cassa integrati, persone con difficoltà’ di adattamento.
E come questo metodo abbia permesso un rapporto umano reale con la popolazione di Sarada Pally, uno slum poverissimo alla periferia sud di Calcutta, dove 2500 persone vivono in condizioni di indigenza grave e dove situazioni limite sono mantenute tali da complesso intreccio di interessi sorvegliati in armi da mafie che agiscono nell’ombra dei partiti politici.
Sullo sfondo: la situazione attuale dell’India, in un momento in cui, a 60 anni dall’indipendenza, il Paese si affaccia prepotentemente sulla scena internazionale, ma il prezzo della sua apertura al mercato globale e’ pagato per intero dalle basse caste, i musulmani, le donne.
Un Paese dove quasi il 50% della popolazione e’ ancora analfabeta e vive in condizioni di povertà estrema.
Un popolo pero’ niente affatto passivo o rassegnato come l’immaginario occidentale lo vorrebbe, ma che si ribella in molti modi a sfruttamento, degrado, marginalizzazione e morte.

“La grazia e la violenza” di Piero Pagliani
Documento filmato.
Sottotitoli in Italiano.
28 minuti

La notte tra il 6 e il 7 gennaio 2007, squadre del Partito Comunista Marxista, al governo nel Bengala Occidentale col Fronte delle Sinistre, assaltano con bombe e armi da fuoco i contadini di Nandigram che si oppongono agli espropri delle loro terre a favore di una multinazionale chimica indonesiana.
La sera stessa della strage l’autore si incontra a Calcutta con Mahasweta Devi, una delle maggiori scrittrici indiane contemporanee, candidata indiana al Nobel per la Pace. Ne nasce un’intervista che poco a poco diventa un implacabile atto d’accusa contro la nuova politica neoliberista adottata dal governo bengalese.
Fanno da contrappunto alle parole di Mahasweta Devi drammatiche immagini girate dall’autore e da operatori che fortunosamente si trovavano sui luoghi dei sanguinosi scontri di quella notte e delle successive tragiche giornate di marzo.
Il documento filmato si chiude con le parole di censura dell’operato del Fronte delle Sinistre pronunciate dal Governatore del Bengala Occidentale, Sri Gopal Krishna Gandhi, nipote del Mahatma e con uno sguardo d’amore dell’autore nei confronti della gente che popola Calcutta, la capitale di questo grande stato da sempre laboratorio sociale, culturale e politico dell’India.

9.3.08

Domenica 9 marzo: Otro Ecuador

Domenica 9 marzo 2008 ore 21.00

Associazione Ya Basta Trento presenta
al Centro sociale Bruno - via Dogana, 1

Otro Ecuador - Video narrazione della Carovana in Ecuador

Interverranno:
Eugenio Pappalardo - resoconto della Carovana di Ya Basta in Ecuador, avvenuta dal 5 al 18 gennaio 2008.
Laura Zordan - Gruppo di ricerca Amazzonia, Università di Padova

Diario di bordo:
- Viaggio tra le comunità e i pozzi in Amazzonia nella zona di Coca: Toxi-tour contro la devastazione dello sfruttamento petrolifero.
- Salango, costa pacifica: turismo comunitario e spiagge autogestite dalla "Comuna" nelle lotte indigene per la difesa della terra.
- Quito: incontro con le organizzazioni sociali e movimenti metropolitani.
- L’inarrestabile espansione della palma africana nella frontiera ecuadoriana e le sue conseguenze nelle comunità afro discendenti

Nel corso della serata è possibile avere informazioni sui viaggi in Ecuador, previsti per l’estate 2008, e sulle carovane dell’Associazione Ya Basta!

- Scarica la locandina della serata

Associazione Ya Basta Trento

Verso il 15 e 16 Marzo:
“Caminantes no hay camino, se hace camino al andar”
Incontro aperto promosso dall’Associazione Ya Basta

8.3.08

Sabato 8 marzo open live: No Seduction e Rock-Oh! DJ-Set

Sabato 8 marzo ore 22.00

No seduction - Chioggia
Garage / New wave / Alternativo


Vedi il myspace
www.myspace.com/noseduction

Rock-Oh!DJ-Set
Vedi il myspace
www.myspace.com/rockohturntable

No seduction: "raramente nel breve periodo mi è capitato d'imbattermi in un testo politico dalla pregnanza pari a the little song of yes & no: "mcdonald yes, ganja no? devolution yes, revolution no? death row yes, euthanasia no? I say we yes and you no". dietro e attorno: asciutti suoni sporchi e stoner, tiro red worm's farm, una voce di intonaco sulla forma del power trio."
Recensione da Blow Up

Altre recensioni:
Rockshock.it (Leggi il resto)
Rockit (Leggi il resto)
Su Rumore di dicembre (Leggi il resto)