4.12.11

Respingiamo l'avviso di pericolosità sociale a Milo. Difenderlo significa difendere noi stessi. Non lasciamolo solo!

Per raccogliere fondi a sostegno del ricorso al TAR pranzo sociale domenica 4 dicembre.
Per informazioni e prenotarsi: csabruno@gmail.com - 3289173733


23 / 11 / 2011
Questa mattina, al Centro sociale Bruno, si è svolta un conferenza stampa per denunciare quanto sta accadendo a Milo Tamanini, un attivista del centro sociale e referente del Gruppo d'acquisto solidale del Bruno.
In solidarietà di Milo sono intervenuti rappresentati di comitati e forze politiche, in particolare: Alternativa per i Beni Comuni, il Comitato diritto alla salute della Val di Non, il coordinamento dei collettivi studentescho e quello universitario di Trento Anomala, alcuni referenti dei G.A.S. locali, il comitato Acqua Bene Comune di Trento, Sinistra Ecologia Libertà, Rifondazione Comunista. Non è mancata la presenza e solidarietà di cittadini che sottoscrivono l'appello promosso dal Centro sociale Bruno.
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Respingiamo l'avviso di pericolosità sociale a Milo Tamanini.

"...la tranquillità è importante ma la libertà è tutto! - Assalti Frontali"

La questura di Trento qualche settimana fa ha recapitato a Milo Tamanini, attivista del centro sociale Bruno, un avviso scritto di "pericolosità sociale".
Tradotto significa che Milo è nel mirino della questura di Trento per la sua militanza politica e sociale e che se non metterà la testa a posto rischia di vedersi limitare la sua libertà personale attraverso sanzioni come l'obbligo di firma, foglio di via ecc.
A Milo vengono contestati una serie di reati che di fronte a questo sistema in crisi stanno ad indicare la sua voglia di indignarsi e costruire collettivamente un'alternativa, in modo non passivo, ma da protagonista.
Nonostante sia a tutti gli effetti incensurato la questura, per mettergli paura e farlo stare tranquillo a casa in comode pantofole, ha pensato bene di costruire l'ennesimo teorema: in una lista di atti pericolosi "che minacciano la sicurezza e la tranquillità pubblica" troviamo l'estirpazione di piante OGM, manifestazioni non autorizzate per difendere la scuola pubblica, propaganda per l'acqua bene comune, indignazione nei confronti del razzismo di Stato, l'essere il referente dello Spaccio autogestito solidale - ovvero il Gruppo d'acquisto popolare - del Bruno.
Tutte queste azioni, svolte sempre a viso scoperto e in pubblico, più che rappresentare un "curriculum delinquenziale" sono legittime iniziative politiche, alcune semmai di disobbedienza civile, messe in atto di fronte a un sistema che per il profitto di pochi sta distruggendo e privatizzando quello che è di tutti. Il suo curriculum nella realtà parla di difesa dei nostri territori, di salvaguardia della biodiversità nell'agricoltura, di lotte per una scuola pubblica accessibile a tutti, di impegno affinché l'acqua che zampilla dalla nostre montagne sia delle sue genti.
Dulcis in fundo, la questura di Trento, probabilmente per rafforzare il teorema, ma sapendo bene di barare, inserisce Milo in una fantomatica lista di "anarcoinsurrezionalisti".
L'avviso recapitato a Milo è perciò un chiaro messaggio di intimidazione a tutto il movimento che vuole costruire un'alternativa a questo modello di sviluppo ipocrita e ingiusto.
Come centro sociale Bruno non vogliamo subire passivamente questa pericolosa avvisaglia, organizzeremo una risposta pubblica e per sostenere Milo, non solo gli siamo vicini e solidali, ricorreremo al TAR per evitare che questo provvedimento possa realizzarsi.
Facciamo quindi appello a tutti e a tutte per dare la propria solidarietà a Milo e di sostenere anche economicamente l'appello che presenteremo entro la fine di novembre.
Per raccogliere fondi organizzeremo, domenica 4 dicembre, un pranzo sociale genuino e clandestino.

Cso Bruno

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